MILANO (AIMnews.it) – “Il numero complessivo delle imprese in Italia è di gran lunga maggiore che in qualsiasi altro Paese europeo. Secondo i dati Eurostat, infatti, l’Unione europea conta 24 milioni di imprese, di cui 6 milioni in Italia – dice Antonello Lapalorcia, Dirigente MISE, intervenendo nel corso della presentazione del report annuale dell’Osservatorio AIM di IR Top Consulting -. Nel nostro Paese, quindi, hanno sede ¼ delle imprese Ue ma con una dimensione media che è la metà della media europea. Inoltre, il numero di imprese quotate è in proporzione e in valore assoluto di gran lunga minore che in qualsiasi Paese europeo. Questo dato motiva l’esigenza di un nuovo strumento agevolativo, il credito d’imposta per le imprese che decidono di quotarsi. Uno strumento – aggiunge Lapalorcia – che rappresenta un progetto pilota, mai provato prima, che consentirà di capire se andiamo nella giusta direzione. Dobbiamo tutti impegnarci per farne un successo e porre le premesse perché il legislatore ne valuti l’estensione temporale”. Lapalorcia, poi, accende i riflettori su un tema ancora avvolto dall’incertezza: la possibilità di applicare il credito di imposta anche alle Spac. “Spero che si arrivi a una risposta definitiva prima del 30 marzo”, conclude il dirigente Mise.