MILANO (AIMnews.it) – Automation e green mobility sono i due settori di riferimento di Smre. La più recente matricola dell’Aim Italia ha presentato i progetti di sviluppo nel settore della Green Mobility nel corso dell’Investor Day che si è tenuto oggi a Milano. Il gruppo ha come fiore all’occhiello la propria dimensione internazionale, nonostante si tratti di una azienda con un fatturato di 9 milioni circa: il 70% dei ricavi viene dall’estero, ha una filiale negli Stati Uniti e 16 distributori (per vendita e assistenza) in altrettanti Paesi in giro per il mondo. Accanto al settore automation (macchinari per il taglio ad acqua per il settore alimentare e per materiali speciali, impianti di saldatura per tensostrutture e coperture per autotrasporti), il gruppo di Umbertide fondato nel 1999 punta sulla green mobility. Fornendo impianti elettrici completi (software, batterie, ecc.) ai principali gruppi internazionali di auto, camion e veicoli a due ruote. Un settore potenzialmente esplosivo: nel 2014 il numero di veicoli elettrici venduti è stato di circa 300mila (le vendite si sono concentrate principalmente negli Usa e in Europa): secondo i dati elaborati da EVI (Electric Vehicle Initiative), iniziativa multi governativa costituita per lo sviluppo della mobilità elettrica nel mondo, la flotta di veicoli ibridi/elettrici su strada nel 2014 è pari a circa 665mila unità (180mila unità nel 2012), ma il parco circolante elettrico al 2020 dovrebbe arrivare a 20 milioni di unità. E S.M.R.E. è in prima fila per approfittare di questo trend. Insieme a Tesla e Byd (il gruppo cinese in cui ha investito anche Warren Buffett) è l’unica infatti a essere presente contemporaneamente nel settore dei veicoli elettrici, dei pacchi batteria e dei propulsori elettrici per trazione stradale. “Il primo trimestre è andato molto bene, oltre le attese – spiega Samuele Mazzini, fondatore e Ceo della società – inoltre abbiamo tre nuovi progetti che ci attendiamo spingeranno i risultati nei prossimi due anni”. Nel frattempo il gross margin del gruppo, che finora era al 52% circa, è in miglioramento. Infine la jv strategica Tawaki con Faist per lo sviluppo e produzione di batterie anche per lo storage, un settore che sempre di più diventerà centrale per il futuro del comparto energetico mondiale.