Shedir Pharma Group cresce e continua a investire in Ricerca e Sviluppo. Presente sull’intero territorio nazionale, il Gruppo chiude il 2022 con ricavi consolidati pari a Euro 54,6 mln, in crescita di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. L’Ebitda, pari ad Euro 11,3 milioni, cresce del 30% rispetto al dato del 2021. Un trend positivo che prosegue nel primo trimestre del 2023, che registra ricavi netti consolidati per Euro 14,2 milioni in crescita del +44% rispetto al primo trimestre 2022 (dati non auditati).

“Vantiamo 80 brevetti, di cui 11 estesi anche all’estero” – commenta Umberto Di Maio, Presidente di Shedir Pharma Group -. “Stiamo investendo in innovazione sia attraverso acquisizioni sia attraverso creazione interna di brevetti. Questa la strada per la crescita dei prossimi anni”.

L’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo agli azionisti pari a Euro 2.000.000, pari ad Euro 0,1749781 per ciascuna azione, con data stacco della cedola l’8 maggio 2023.

Nel 2022 crescono ricavi e marginalità, quali le leve su cui investire?

Il 2022 è stato un anno molto positivo. Turbolento sotto il profilo macroeconomico, che ha visto alternarsi due semestri opposti. Nel corso del primo, quello più difficile, la resilienza del Gruppo ci ha permesso di lavorare moltissimo per raccogliere i risultati nella seconda metà dell’anno. Si tratta di risultati fondamentali su cui creiamo la base per la crescita futura. Stiamo diversificando, dal punto di vista commerciale, la nostra offerta medica. La linea veterinaria sta assumendo un’importanza crescente ma grandi soddisfazioni sono arrivate dalla divisione farmaceutica Dymalife, che presenta prospettive di crescita interessanti.

Il 2023 è iniziato sulla scia dell’anno precedente. Nel primo trimestre 2023, il Gruppo Shedir ha registrato ricavi netti consolidati per Euro 14,2 mln in crescita del +44% rispetto al primo trimestre 2022. La divisione nutraceutica Shedir passa a Euro 12 mln (+39%) mentre la divisione farmaceutica Dymalife passa a Euro 2,2 mln (+71%).

Nel corso dell’anno investiremo ulteriormente nel settore osteoarticolare, dove le nostre soluzioni e il nostro farmaco brevettato Eminocs hanno una posizione di mercato sempre più rilevante.

Inoltre, nel 2023 puntiamo anche ad incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo portando a termine il laboratorio di ricerca presso i nostri stabilimenti in provincia di Salerno. I nuovi laboratori ci consentiranno, tra l’altro, di sviluppare processi di estrazione di materie prime mediante tecnologie innovative ed arrivare a prototipi di prodotto finito e materie prime assolutamente innovativi.

L’innovazione è il tratto distintivo del Gruppo. Come sono organizzate le attività di R&D?

L’area dello sviluppo scientifico è un nostro fiore all’occhiello e, a oggi, vantiamo, come già detto, circa 80 brevetti, di cui 11 estesi all’estero. L’area ricerca, a seguito dell’acquisizione della Again Life, si è ampliata anche in ambito oncologico nell’ambito dei prodotti “supportive care” che puntano a migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici. Partendo da brevetti già consolidati in tale area terapautica in diversi mercati esteri e da pochi mesi lanciati anche in Italia, punteremo allo sviluppo di nuove applicazioni delle biotecnologie acquisite anche in altre aree terapeutiche. Il comune denominatore è la nostra mission “fedeli alla salute”.

L’Assemblea dei Soci ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo?

Sì, procederemo quest’anno a staccare un dividendo e ciò grazie alla consolidata capacità del gruppo di generare liquidità. Ciò è in linea con quanto fatto anche gli altri anni, in risposta al nostro impegno con gli azionisti di impostare un rapporto di comunicazione e trasparenza continuativa.

Avete in programma nuove acquisizioni? Quali le caratteristiche delle target?

C’è fermento, diverse trattative sono in corso. Lo scopo è quello di far crescere il nostro Gruppo. Per questo analizziamo con attenzione struttura societaria e prodotti in portafoglio. Guardiamo al mercato nazionale ma anche fuori Italia cercando di mantenere l’equilibrio giusto tra crescita e valorizzazione degli asset disponibili sul mercato.