Parte da Piazza Affari la sfida di TAKE OFF, gruppo pugliese attivo nel retail trade di abbigliamento e accessori per adulto e bambino, presente su tutto il territorio nazionale con 143 negozi, di cui 26 gestiti direttamente e 117 tramite accordi di affiliazione. Una storia imprenditoriale nata nel 2012, che ha saputo imporsi come nuova realtà capace di innovare il mercato della moda che ruota intorno agli Outlet e di affermare modelli di business nuovi, capaci di generare marginalità senza mai perdere di vista la priorità: creare convenienza per il cliente. “La scelta della quotazione – racconta Aldo Piccarreta, presidente e amministratore delegato di TAKE OFF – è frutto della volontà di accelerare la crescita sul territorio nazionale, anche attraverso acquisizioni di catene non performanti”. La società, infatti, si propone di perseguire un progetto di sviluppo strategico basato sull’espansione dei punti vendita facendo leva su 5 vantaggi competitivi: conoscenza delle preferenze di un’ampia categoria di clienti, forte attenzione verso la customer experience, elevata competenza operativa, forti relazioni con i fornitori ed efficaci politiche di acquisto.

A Piazza Affari da poco di un mese, perché la scelta della quotazione?  

Ci proponiamo di accelerare il percorso di crescita. Il nostro gruppo nasce nel 2012 e innova il mondo dell’outlet. Fino a quel momento, infatti, erano due i modelli tipici: l’outlet village, corner delle case-madri, e monomarca tradizionali. Mancava, quindi, una vera e propria catena. Quando abbiamo fondato TAKE OFF, a Monopoli, vendendo brand di terzi, ci siamo resi conto, dopo sei mesi di osservazione, che il vero problema e la vera opportunità di crescita era rappresentato dalla rottura di stock: comprando le rimanenze di magazzino, capitava frequentemente che mancassero taglie o colori di alcuni capi. La mia esperienza trentennale nel settore dell’abbigliamento è alla base del modello che abbiamo adottato, creando nuovi brand, nostri, capaci di rispondere a queste esigenze. Abbiamo registrato sei brand proprietari, tre da uomo e tre da donna, per ampliare la gamma di taglie e colori, offrendo ai clienti delle nostre fashion boutique la possibilità di fare acquisti con la consapevolezza di trovare ciò di cui è alla ricerca.

Quali sono le caratteristiche di TAKE OFF?

Abbiamo sei brand e ci rivolgiamo a un pubblico molto ampio, per tutte le fasce di età – oltre che per capacità di spesa. Le nostre proposte di prezzo sono democratiche, abbiamo brevetto e vantiamo il copyright per un novo modello di applicazione dello sconto, che non lo moltiplica ma lo divide. Ogni pezzo che vendiamo ha un valore retail, la sua carta di identità, quella è la partenza, il prezzo al pubblico. Per far capire da subito al cliente a quanto compra il capo abbiamo introdotto la divisione. Partiamo con il diviso due, fino ad arrivare al diviso dieci nel corso della stagione. Nei primi anni non potevamo andare oltre il diviso cinque, ma con la crescita della catena è cresciuto anche il nostro potere d’acquisto. Senza contare che ci ispiriamo ai principi dell’economia circolare, ogni fine stagione ritiriamo il 10% della rimanenza, lo ricontrolliamo, lo ricodifichiamo e lo portiamo in punti venditi diversi. Per i clienti di quei punti vendita si tratta di nuove proposte e possiamo riproporle applicando una divisione per due. Un aspetto che ha effetti molto positivi sulla marginalità e che ha destato grande interesse tra gli investitori, durante il road-show. Per il sistema moda, la rimanenza rappresenta sempre un problema: per noi è un’opportunità.

Quali i pilastri della strategia di crescita?

Vorremmo accelerare lo sviluppo, oggi siamo presenti più nel Sud e in Puglia, dove siamo nati. Vogliamo crescere anche al Centro e al Nord, per affermare il brand ed efficientare al massimo la logistica. Nel 2019 abbiamo sfiorato i 33 milioni come gruppo, con Piazza Affari vorremo puntare a tornare a questi numeri crescendo sul territorio. Guardiamo con interesse anche all’acquisizione di mini-catene non performanti. Abbiamo già dialogato in passato con Gruppi importanti, ma non si sono finalizzate. Piedi a terra e testa sulle spalle è la nostra filosofia e il risparmio rappresenta il primo margine. Partiamo dal presupposto che il vantaggio economico debba essere del cliente, sempre al  centro dell’attenzione.

Quanto conta l’e-commerce?

Lo consideriamo un supporto per inostri clienti, non un canale privilegiato. È stato lanciato tre anni fa, ma ai clienti piace il rapporto fisico con lo shopping.