Nonostante le difficoltà del mercato, per Portobello il 2022 è stato un anno di crescita e investimenti. Dieci nuove aperture e un’acquisizione confermano il carattere resiliente di un business model basato su tre diverse anime, capaci di integrarsi e interagire contrapponendo aumento di fatturato e marginalità a uno scenario marco-economico difficile. Nel 2022 il valore della produzione si attesta a 130,5 milioni di euro (+48% rispetto al 2021) e l’EBITDA consolidato adjusted è pari a 24,6 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al valore al 31 dicembre 2021, pari a 16,5 milioni di Euro, con una variazione del 48%. “Nel 2023 continueremo ad aprire negozi – spiega Pietro Peligra, Presidente di Portobello -, in maniera mirata e favorendo l’integrazione con ePrice, il portale che ci consentirà di avere una solida presenza online e senza confini”.

Com’è stato il 2022 di Portobello?

Il 2022 è stato un nuovo anno di crescita per Portobello, per tutte le nostre business unit. Barter e media hanno registrato buone performance, ma è il retail in particolare che traina i ricavi. Nell’arco dell’anno abbiamo avviato dieci nuove aperture. Sullo sfondo, un contesto macroeconomico difficilissimo: la pandemia, l’inizio del conflitto in Ucraina, l’aumento del prezzo del gas e delle materie prima, l’inflazione. Nonostante tutto il nostro business model, ancora una volta, si è dimostrato resiliente, in un mercato in sofferenza. Non solo siamo cresciuti, ma abbiamo fatto investimenti importanti, alle dieci aperture, infatti, si somma l’acquisizione di ePrice, un asset strategico per le nostre attività. Abbiamo lavorato per rimettere in ordine e in funzione la piattaforma acquistata dal tribunale, contiamo di potenziare ulteriormente le attività marketplace e di vendita diretta nei prossimi mesi allargando la gamma dei prodotti e migliorando sensibilmente l’offerta: avremo a disposizione un negozio digitale, senza confini geografici.

Quali i risultati raggiunti?

Ci siamo posti un obiettivo: avere una catena retail capace di esprimere massa critica e volume, elementi fondamentali per sinergie di scala, sia lato costi che lato fornitori. Abbiamo accelerato il percorso di crescita: a giugno 2021 avevamo circa 5.000 mq, a giugno 2023 passeranno a circa 35 mila. In più abbiamo realizzato l’acquisizione di ePrice, un marketplace leader in Italia che si integra perfettamente con la nostra anima retail. Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo, anche grazie alla sinergia di offline e online. Stiamo conquistando quote di mercato con un modello di business omni-channel, che diventerà sempre più integrato grazie a ePrice. Nell’ambito del nostro piano strategico, siamo riusciti a ingegnerizzare in maniera strutturale anche il meccanismo del cambio merci, l’altra componente essenziale del nostro modello di business. Prima andavamo a rilevare eccedenze di magazzino da rivendere presso i nostri negozi, ora lavoriamo direttamente con alcuni fornitori e abbiamo avviato una programmazione annuale che vede protagonisti punti vendita fisici e ePrice. Creare sinergie tra le tre business unit è sempre più semplice, a mano a mano che cresciamo.

Come si integra l’acquisizione nel business model Portobello?

Il valore dell’acquisizione di ePrice è nella complementarietà del business, che ci permette di diventare un operatore attivo su scala nazionale e omni-channel. Come anticipato, è un elemento che ci consente di acquisire volume, favorendo le interlocuzioni in chiave di economie di scala con i fornitori. Adesso lavoreremo sull’ottimizzazione della catena, sviluppando sinergie con ePrice al fine di migliorare l’offerta e ottimizzare la gestione del capitale circolante eccetera, solo per fare degli esempi. i prossimi mesi saranno utili per lavorare su obiettivi interni, finalizzati proprio a migliorare l’interazione e integrazione dell’offerta al fine di avviare con successo l’attività di vendita diretta su ePrice e tradurla in marginalità.

Quali i propositi per il 2023?

Nel 2023 continueremo ad aprire negozi. Abbiamo alle spalle una crescita tumultuosa, adesso puntiamo a una modalità mirata, che vada di pari passo con l’ottimizzazione del circolante. L’obiettivo è continuare a crescere e migliorare l’integrazione con ePrice e poi avviare le vendite dirette proprio attraverso questo canale. Guardando alla business unit Media, l’anno scorso abbiamo fatto un investimento sul gruppo Class Editori. Quest’anno stiamo lavorando attraverso alcune partecipate, come il Gruppo Sae, in diverse direzioni, come l’interesse mostrato per le testate del Triveneto del Gruppo Gedi. Stiamo facendo scouting di nuove opportunità di crescita e potenziali acquisizioni.

La presenza dei punti vendita è nazionale?

Siamo in quasi tutte le regioni italiane. In programma ci sono nuove aperture, tra cui Torino e Ferrara. Nei prossimi mesi puntiamo ad aprire tra i 3 e i 4 punti vendita. A tutto ciò si aggiungerà la possibilità di vendere online.