MILANO (AIMnews.it) – Aim Italia sempre più internazionale. Sono già 80 gli investitori istituzionali presenti nelle 68 società del paniere. Di questi, 48 sono italiani (60% del totale) e 32 esteri , che nel giro di un anno passano così dal 35 al 40% del numero di operatori. nel complesso gli istituzionali detengono una quota di capitale pari a 254 milioni di euro, cioè il 9,5% del valore del mercato. In assoluto il numero delle partecipazioni è pari a 252 – in media 3 partecipazioni a testa – con un valore mediano di 0,3 milioni di euro. Il 34% delle partecipazioni è detenuto in società con capitalizzazione compresa tra 30 e 60 milioni di euro, il 24% in società con market cap tra 60 e 100 milioni. Il principale investitore internazionale è lo svizzero Patrimony 1873 che, attraverso White Fleet III Globes Italy Equity Star, primo fondo estero dedicato all’Aim Italia, detiene 14 partecipazioni; l’italiano più attivo è AcomeA Sgr, con 18 partecipazioni, seguito da Amaranto Investment Sim a quota 17.

Più interesse sul mercato significa anche più liquidità. Il controvalore medio giornaliero scambiato nei primi 5 mesi dell’anno si attesta a 101 mila euro rispetto a 45 mila euro nel primo semestre 2014; il numero di giorni con scambi sul totale dei giorni di negoziazione è pari al 74% (era il 69% l’anno scorso), la Turnover Velocity è pari al 72% (contro il 49%), la Volatilità è pari al 48% (44% nel primo semestre 2014).

Ma Aim Italia non è solo azioni. da inizio anno sono stati emessi 6 prestiti obbligazionari, minibond o obbligazioni convertibili per un valore complessivo pari a 32,8 milioni di euro, con un valore medio pari 5,3 milioni di euro. Il tasso medio è pari al 6,1%. Nel 2014 erano stati emessi 14 prestiti obbligazionari, con un valore complessivo delle emissioni pari a 101 milioni di euro: il valore medio era pari a 7,2 milioni di euro e il tasso medio al 6,2%.