MILANO (AIMnews.it) – Sono 16 le società che hanno effettuato il passaggio da AIM a MTA dal 2013 ad oggi, di cui il 31% appartenenti al settore Tecnologia. L’81% dei passaggi è stato effettuato a partire dal 2018 fino al primo semestre 2020. È quanto emerge dalla analisi condotta dall’Osservatorio AIM di IR Top Consulting sulle società provenienti dal mercato AIM Italia che hanno effettuato il passaggio sul mercato principale regolamentato (MTA).

La performance media dei 16 titoli dalla data del passaggio da AIM Italia a MTA rispetto al 2 luglio 2020 è positiva e pari al +34%. La performance YTD è pari al -9%; dal minimo registrato il 12 marzo a seguito dell’emergenza Covid-19 al 2 luglio 2020 l’andamento è positivo e pari al +37%.

Tra la seconda metà del 2020 e nel 2021 sono previsti ulteriori 5 passaggi, dichiarati dalle società: Salcef Group, Antares Vision, Abitare In, Somec e Fine Foods & Pharmaceuticals NTM.

 “AIM Italia si conferma un sistema efficiente per lo sviluppo strutturato, sistematico e organizzato delle PMI: può essere considerato un “training stock market” che presenta un processo semplificato ed equilibrato di IPO. – commenta  Anna Lambiase, fondatore e CEO, IR Top Consulting – Rappresenta un trampolino di lancio per il mercato dei capitali, che permette alle società di comprendere le logiche del mercato azionario e di prepararsi a una gestione più strutturata, a livello di governance e di strategia di crescita. AIM Italia ha anche l’obiettivo di facilitare la transizione graduale delle PMI quotate verso il mercato principale, attraverso procedure e adempimenti semplificati rispetto all’accesso diretto su MTA. Sono 16 le società che hanno effettuato il passaggio da AIM a MTA dal 2013 ad oggi, il 31% appartiene al settore Tecnologia e la metà dei passaggi sul mercato regolamentato è stato realizzato da società AIM provenienti da Business Combination con SPAC. L’operazione di “translisting” permette alle società di beneficiare di una maggiore visibilità sui mercati e di una maggiore liquidità del titolo, consentendo un ulteriore step evolutivo nella valorizzazione dell’equity story.”