a.d. FOPE_DiegoNardinLo stile di vita italiano continua a far sognare il mondo e sostiene la crescita di Fope, marchio storico dell’oreficeria made in Italy, protagonista nel settore della gioielleria di alta gamma. L’azienda, fondata a Vicenza nel 1929, nel 2018 ha registrato ricavi netti pari a Euro 31,26 milioni, in crescita del +11,5% rispetto a Euro 28,03 milioni nel 2017, e un EBITDA pari a Euro 6,10 milioni, in crescita del +56,4% rispetto a Euro 3,90 milioni nel 2017, corrispondente a un EBITDA margin del 19,5% (13,9% nel 2017). A trainare i ricavi è soprattutto la crescita sui mercati esteri, “che resta – spiega Diego Nardin, amministratore delegato di Fope – il riferimento principale per lo sviluppo della società”.

Nel 2018 crescono ricavi e marginalità. Qual è il motore dello sviluppo?

I risultati del 2018 sono stati molto soddisfacenti. Abbiamo registrato una crescita dei ricavi del 11,5% anno su anno, che ha interessato tutti i mercati ma in particolare quelli esteri. Quello italiano, infatti, pesa per il 20% sul nostro fatturato, lo sviluppo è trainato soprattutto dai mercati europei e da quello nordamericano. Dall’anno della quotazione, il 2015, siamo passati da un fatturato pari a 20 milioni di euro a oltre 31 milioni. Lo stesso incremento interessa la marginalità, passata da un Ebitda margin pari al 9% del 2015 al 19,5% del 2018. L’aumento dei ricavi si riflette direttamente su quello dell’Ebitda.

L’estero è una priorità per Fope. Quali i mercati di riferimento?

Fope è presente in tutto il mondo, fatta eccezione per Cina e India. I mercati di riferimento, però, restano quello europeo, con Germania e Regno Unito nelle prime posizioni, e quello nordamericano: USA, Canada e Caraibi. È importante focalizzare la nostra attenzione su alcuni mercati per favorire le strategie di crescita. L’internazionalizzazione è uno dei nostri pilastri, proprio come il rapporto con i nostri concessionari. I mercati esteri apprezzano i gioielli Fope, espressione di un prodotto esclusivo, che si caratterizza dal punto di vista del design e che presta attenzione alla componente tecnologica.

Quanto conta il brand “made in Italy” per Fope?

I nostri gioielli sono espressione dello stile di vita italiano che affascina e conquista i mercati esteri. Si tratta di un elemento culturale importante che, unito a quello tecnologico, che ci consente di realizzare una maglia flessibile, riesce a catturare l’attenzione dei nostri interlocutori e a unire la tradizione italiana a uno sviluppo incentrato sull’innovazione. Investiamo molto in questa direzione, in tecnologia, senza rinunciare a un design accattivante e alla qualità. Utilizziamo la tecnologia per accrescere la qualità dei nostri prodotti, non la quantità. Una filosofia che gli investitori hanno ben compreso e apprezzato.

Quali i progetti per il futuro?

Procediamo sulla strada seguita fino a oggi, puntando proprio sui mercati selezionati. Ci piacerebbe replicare la nostra esperienza della boutique di Venezia anche su un mercato estero, è un progetto sul quale potremmo lavorare in futuro.