Il closing per l’acquisto della maggioranza di Fope da parte di CoMo, società di investimento italiana facente capo a Claudio Costamagna e Andrea Morante, è atteso per aprile. La storica azienda orafa vicentina, legata dalla sua fondazione alla famiglia Cazzola, si prepara a una svolta, per consolidare il percorso di crescita che la caratterizza. A guidare la nuova fase sarà ancora Diego Nardin, riconfermato nel ruolo di amministratore delegato: “più che un riconoscimento personale, una conferma per il lavoro svolto dalla squadra fino a oggi”.

Fope si prepara a una nuova fase. Cosa ha spinto la famiglia Cazzola alla ricerca di nuovi soci?

La cessione, con Opa da parte dei nuovi soci, si concluderà ad aprile. La famiglia Cazzola, che ha fondato e guidato la società fino a oggi, ha preso questa decisione per favorire l’ulteriore sviluppo di Fope. Il dialogo con i nuovi soci è stato improntato pensando alla crescita della Società ed al mantenimento delle radici territoriali. CoMo può contare sull’esperienza di due businessman di successo. Claudio Costamagna è stato Presidente di Cassa depositi e prestiti, Morante l’amministratore delegato di Pomellato per nove anni. Hanno scelto di investire in un progetto che li ha convinti e che è piaciuto. La mia riconferma come amministratore delegato è una dichiarazione della validità del lavoro svolto dalla squadra, del valore dei nostri collaboratori e del loro operato.

Quali sono i punti di forza di Fope?

Il percorso di successo e la solidità aziendale ci caratterizzano. Abbiamo un prodotto interessante, apprezzato sui mercati interazionali.

Fope nasce come azienda a conduzione familiare. Oggi è una quotata, riconosciuta nel mondo come espressione dell’eccellenza del made in Italy. Quali i prossimi passi per la crescita?

Tre anni fa Fope ha scelto di quotarsi e aprire il proprio capitale sociale. Il confronto con il mondo finanziario ha permesso all’azienda di crescere, attraverso il dialogo quotidiano con soci e investitori. Fope è arrivata a Piazza Affari con alle spalle una storia solida, guidata da una famiglia imprenditoriale con una visione illuminata della gestione aziendale. Determinante è stata anche l’attenzione che Fope ha sempre attribuito all’organizzazione aziendale. È un punto di partenza molto buono sul quale innestare progetti di investimento e crescita.

L’estero vale l’80% del fatturato Fope. Quali i mercati principali?

Germania, Regno Unito e USA sono i mercati sui quali abbiamo investito fino a oggi. Il nuovo piano imprenditoriale terrà ovviamente conto delle direttrici che verranno fuori dal confronto con i nuovi soci.

L’apertura della boutique di Londra che valore ha avuto per l’azienda?

Old Bond Street è il cuore della gioielleria londinese. Un luogo simbolo e un motivo di soddisfazione importante. È un progetto a cui abbiamo lavorato a lungo, Londra è la location per eccellenza dei mercati internazionali: vanta la presenza di tutte le nazioni. Abbiamo realizzato questa iniziativa grazie al nostro retailer, The Watches of Switzerland, che lavora con i più importanti brand di orologeria e gioielleria. Abbiamo progettato e ristrutturato la boutique, che oggi porta la nostra insegna e che contribuisce a rafforzare la nostra brand awareness. La nostra presenza a Londra, con un punto vendita monomarca, dà ai clienti l’impressione chiara del tuo brand, di ciò che sei e fai.