Doxee scommette sul Sud America per la crescita. Lo fa con una partnership importante: quella con Bantotal, la piattaforma leader dedicata al mondo bancario in America Latina, in grado di risolvere operazioni mission – critical in modo semplice, completo e preciso per gli enti bancari e istituti finanziari, annunciano l’avvio di una forte partnership tecnologica globale per la fornitura di servizi di comunicazione digitale rivolti a banche, società di credito cooperative e istituti di credito.

“Si tratta di una regione interessata dalla trasformazione digitale. – commenta Sergio Muratori Casali, amministratore delegato di Doxee – Gli effetti si vedranno nel medio-lungo periodo. Consapevolezza e partecipazione sono le nostre parole chiave”.

Quanto conta nella strategia di crescita di Doxee la partnership con Bantotal?

Bantotal è un player di riferimento per crescere nella regione sudamericana, fortemente interessata dalla trasformazione digitale, soprattutto nel comparto bancario. L’intesa è incentrata sulla tecnologia che guarda alla clientela. Si tratta di un accordo che avrà effetti concreti nel medio-lungo periodo, oggi abbiamo avviato un dialogo che poggia proprio sull’idea di nuovi modelli di comunicazione e coinvolgimento della clientela.

Quali sono i principali elementi della strategia di crescita di Doxee?

Puntiamo sulla crescita organica, legata soprattutto alla document experience. In particolare, siamo in up-selling sull’interactive experience, che consente di creare conversazioni con i clienti sfruttando bidirezionalità e personalizzazione in totale multi-canalità. La trasformazione digitale apre mercati ampi e di grande interesse, si vengono a creare nuovi ecosistemi digitali. In particolare, stiamo registrando performance molto positive nell’uso di video personalizzati creati con il nostro prodotto Doxee Pvideo®. Le richieste provengono dai più disparati settori, Banking & Insurance, Telco, Utility, dalla Pubblica Amministrazione al mondo retail. Si tratta di strumenti che facilitano la comunicazione e avviano una call to action per i cittadini, a cui rispondono con maggiore facilità rispetto ai solleciti tradizionali. Consapevolezza e partecipazione, questi gli obiettivi che vogliamo raggiungere, in un’ottica di semplificazione dei rapporti.

Che peso hanno le attività di ricerca e sviluppo?

Sono fondamentali, investiamo il 13% del fatturato ogni anno nello sviluppo della nostra Doxee Platform. Implementarla è una priorità.

Puntate anche a un percorso di sviluppo per linee esterne?

Certo, la nostra strategia è mista. Da una parte guarda allo sviluppo della nostra tecnologia, dall’altro valutiamo la possibilità di crescere attraverso linee esterne. Consideriamo, in particolare, direzioni coerenti con il nostro percorso di sviluppo. In particolare, siamo interessati a rafforzare l’offerta per le pmi, soprattutto quella relativa ai servizi per la fatturazione elettronica. Valutiamo anche realtà estere, il nostro fatturato vanta già un 12% generato oltre confine.

Doxee è l’ultima IPO del 2019, è possibile tracciare un primo bilancio di questa esperienza?

Siamo arrivati a Piazza Affari il 19 dicembre. L’IPO rappresenta un’opportunità importate per la raccolta di capitali e per sostenere il percorso di crescita tracciato dall’azienda, permettendoci anche di rafforzare la nostra rete commerciale e favorire operazioni straordinarie. Abbiamo scelto di adottare già prima della quotazione modelli di organizzazione interna in linea con quelli delle pmi quotate. Questo ha di certo facilitato il nostro processo di società quotata a Piazza Affari.