MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Monnalisa ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023, redatta ai sensi del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan.
Christian Simoni, Amministratore Delegato di Monnalisa, ha commentato: “Stiamo proseguendo nell’attuazione del nostro nuovo progetto industriale, che integra le strategie di branding e distribuzione del precedente piano con la crescita attraverso accordi di licenza o produttivi con brand della moda per adulti, con l’obiettivo non solo di aumentare i ricavi, ma ancor più la profittabilità del gruppo. Il processo di trasformazione che abbiamo eseguito nell’ultimo quinquennio, con enormi investimenti sulle nostre competenze e capacità, di sviluppo prodotto, produttive, logistiche e distributive, ci consentirà, infatti, di sfruttare un significativo effetto leva operativa, potendo crescere senza far ricorso a ulteriori investimenti e con una crescita meno che proporzionale dei costi operativi. In tale contesto, il lancio del progetto La Martina ha un significato importante di progresso nel nostro percorso di cambiamento, prima ancora che costituire un nuovo stream di ricavi, con risultati che saranno visibili dalla seconda metà del prossimo anno. Parallelamente, stiamo andando avanti con il miglioramento della qualità della distribuzione, che ci ha premiato con una crescita del 7% dei ricavi retail a cambi costanti, pur in un momento di grande incertezza in alcuni dei mercati per noi molto importanti. La crescita dell’incidenza del fatturato retail, combinata con un’attenta gestione dei costi di produzione, ci ha consentito di realizzare un sostenuto balzo in avanti della marginalità. Il miglioramento dell’outlook di medio termine del rating ESG di Standard Ethics, che ci classifica come un’assoluta eccellenza nel sistema moda a livello globale in termini di sostenibilità, insieme ai numerosi riconoscimenti che in questi mesi abbiamo ricevuto per il nostro progetto di blockchain confermano che stiamo facendo progressi significativi anche nell’attuazione del nostro piano di sostenibilità, fondamento della nostra resilienza. Guardiamo con fiducia al nostro futuro percorso a medio-lungo termine, pur nella consapevolezza del perdurare di un contesto macroeconomico globale volatile, con incertezze legate a rischi di recessione, alla continua pressione inflazionistica e all’instabilità geopolitica, soprattutto in mercati dall’elevato peso specifico per la nostra azienda”.
Nel primo semestre 2023 la Società ha registrato ricavi consolidati pari a Euro 21,9 milioni, con un decremento del 3% a cambi correnti (2% a cambi costanti) rispetto ai 22,6 milioni al 30 giugno 2022.
Il canale retail ha registrato un incremento del 5%, 7% a cambi costanti, rispetto ai volumi di vendita del semestre 2022 corrispondente, con ricavi pari ad Euro 8,2 milioni rispetto a Euro 7,8 milioni del primo semestre 2022. Sul totale del fatturato, il peso del canale retail è passato dal 35% al 38% in linea con la strategia che sta perseguendo il Gruppo sempre più orientata al canale direct to consumer con un conseguente aumento della marginalità complessiva.
Il canale wholesale ha registrato una flessione del 6%, sia a cambi costanti che a cambi correnti. Sui risultati del canale ha inciso significativamente l’incertezza geopolitica internazionale, ed in particolare il perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina, con impatti negativi su mercati e clienti in cui il gruppo era fortemente esposto. A pesare, inoltre, è la forte spinta inflattiva che ha determinato un peggioramento del clima di fiducia dei consumatori e, conseguentemente, una maggiore cautela negli acquisti da parte dei clienti wholesale multi-marca, soprattutto di brand con una minore storicità. I ricavi del canale si attestano, per effetto di quanto sopra, a Euro 12,4 milioni, sia a cambi correnti che a cambi costanti, rispetto a Euro 13,2 milioni al 30 giugno 2022.
I ricavi del canale e-commerce diretto registrano un decremento nel semestre del 16% rispetto allo stesso periodo del 2022. Anche in questo caso incide negativamente la chiusura di un mercato strategico come la Russia, cui si aggiunge la progressiva voglia di ritorno della clientela all’acquisto “fisico” presso i punti vendita rispetto all’acquisto online, che aveva avuto una grande esplosione nei precedenti esercizi, soprattutto durante i lockdown. Il canale online diretto mantiene comunque un’incidenza del 6% sui ricavi totali.
Il Gruppo ha finalizzato un progetto online diretto geo-localizzato in Russia, che ha iniziato ad essere operativo alla fine del primo semestre 2023 e che darà i primi risultati positivi nella seconda parte dell’esercizio corrente. L’incidenza del canale online, sia diretto che indiretto, si attesta al 13% sul totale del fatturato di gruppo.
I ricavi per area geografica evidenziano un decremento nelle aree Italia ed Europa (rispettivamente -8% e -14%), parzialmente compensato da un incremento del 12% nell’area Resto del mondo, nonostante l’impatto non favorevole dell’andamento dei cambi. Cambia conseguentemente, rispetto allo scorso semestre, la distribuzione percentuale dei ricavi per zona. A cambi costanti, l’area geografica Resto del Mondo arriva a pesare fino al 39% del fatturato complessivo del gruppo.
L’EBITDA reported si attesta a circa Euro 1,5 milioni, pari al 7% sul fatturato, a seguito del pianificato aumento degli investimenti, soprattutto quelli nel marketing e nella comunicazione. L’EBITDA adjusted ammonta a Euro 2 milioni (Euro 2,2 milioni al 30 giugno 2022). Nonostante le difficoltà relative al quadro politico-economico generale che ha avuto riflessi importanti sulla contrazione del fatturato, il gruppo ha registrato un recupero di marginalità rispetto allo scorso semestre corrispondente, in linea con le proprie linee guida strategiche orientate sempre più ai canali DTC. È proseguita nel corso del primo semestre la già avviata politica di revisione dei costi finalizzata a contenere quelli non strategici o procrastinabili, senza influenzare la qualità dei prodotti e le prospettive di medio termine dell’attività; tali politiche hanno avuto effetti meno espliciti per il proporzionale incremento di alcune voci di costo correlate a fattori esogeni difficilmente prevedibili e contenibili.
Inoltre, nel primo semestre del 2023, in coerenza con il piano strategico di sviluppo, la società ha ripreso alcune importanti attività di marketing e promozione: dopo tre anni dall’ultimo fashion show, ed una sequenza di eventi interrotta soltanto dalla pandemia, è ritornata a sfilare con la collezione autunno-inverno 2023, ricreando una importante occasione di visibilità su scala globale e di incontro con i principali buyer. In generale, l’aumento dei costi di marketing spiega da solo quasi la metà della differenza di Ebitda rispetto al primo semestre dell’anno scorso, ma rappresenta un investimento importante a supporto della strategia di branding dell’azienda.
L’EBIT si attesta a Euro -2,1 milioni e si mantiene sostanzialmente stabile rispetto al 30 giugno 2022. Migliora del 15% l’EBIT adjusted, negativo per Euro 1,5 milioni. Il Risultato Netto è negativo per Euro 3,6 milioni (negativo per Euro 1,5 milioni nel primo semestre 2022). L’indebitamento finanziario netto (Posizione Finanziaria Netta), comprensivo degli effetti derivanti dall’applicazione del Principio contabile IFRS 16, si attesta a Euro 29,4 milioni rispetto a Euro 28,9 milioni al 31 dicembre 2022. L’indebitamento finanziario netto adjusted, calcolato escludendo le passività correnti e non correnti relative ai contratti di leasing, ammonta a Euro 11,3 milioni.
Il Gruppo, nel corso del semestre, ha confermato la sua capacità di produrre cassa attraverso la gestione operativa. La strategia di crescita del Gruppo orientata verso il canale D2C, caratterizzato da un ciclo del circolante più contenuto sta contribuendo a portare benefici a livello di generazione di cassa. Ciò ha consentito peraltro di rimborsare l’indebitamento di lungo periodo di ulteriori Euro 1,2 milioni.
L’attività di investimento, al netto degli incrementi correlati ai nuovi contratti di lease, ha assorbito risorse finanziarie per circa euro 1,1 milioni, costituiti nello specifico da spese sostenute su beni di terzi per le nuove aperture del semestre (Parigi Giverny e Taiwan Taichung) e per gli interventi di rinnovo/restyling dei punti vendita già in essere, nonché all’acquisto dell’immobile uso negozio nel centro di Firenze che risulta attualmente affittato a terzi parti. L’acquisto è stato coperto, solo in parte, attraverso un finanziamento a medio-lungo termine.
Il Gruppo ha un Patrimonio Netto di Euro 20,4 milioni.