MILANO (AIMnews.it) – Il Governo ha previsto un massimale di Euro 500.000 per PMI che si quotano; ciò consentirebbe un minimo di 160 IPO nel triennio 2018-2020.

Il Ddl Bilancio 2018 autorizzato dal Presidente della Repubblica alla presentazione in Parlamento che verrà depositato domani in Senato, ha introdotto il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti per l’operazione di IPO  fino al 31 dicembre 2020, con una misura di complessivi Euro 80 milioni nel triennio  2019-2021.

Anna Lambiase, CEO IR Top: “Tra 2 e 50 milioni di euro di fatturato, questo è il target di imprese cui la manovra si riferisce, a completamento del pacchetto di incentivi del Governo “Finanza per la crescita”, con l’obiettivo di spingere le PMI familiari a fare il salto di qualità aprendo il capitale ad Investitori Istituzionali e ad elevare il proprio standing allo status di società quotata con tutti i benefici che questo comporta in termini di visibilità, di crescita dimensionale e di valorizzazione del capitale economico. Questo sistema di incentivi fiscali alle PMI si pone in un momento di mercato molto favorevole grazie alla normativa dei PIR della scorsa Finanziaria che ha visto un afflusso di liquidità importante e la nascita di fondi Small Cap alla ricerca di nuove opportunità di allocation. La quotazione permette il ribilanciamento delle fonti di finanziamento a favore dell’Equity, una managerializzazione delle aziende e una crescita del livello occupazionale con effetti positivi sull’efficienza del sistema finanziario e sul PIL italiano. Queste le ragioni di una valida norma che il Governo propone a favore delle PMI e della crescita del Paese che auspicabilmente dovrà essere approvata dal Parlamento entro dicembre 2017.”