MILANO (AIMnews.it) – La Green economy europea è cresciuta nel 2014 del 12% sia in termini di fatturato che di Ebitda: presenta ricavi medi pari a 212 mln di euro, un ebitda margin del 23% e una capitalizzazione di 131 mln. Sono i numeri che emergono dal report “Green economy on capital markets”, giunto alla IV edizione e presentato ieri a Milano nell’ambito del Green Investor Day, l’evento nazionale dedicato all’incontro tra finanza innovativa e impresa green organizzato da VedoGreen (gruppo IR Top) con il supporto di Borsa Italiana.

In questo contesto l’Italia si distingue per tassi di crescita e si conferma il Paese a marginalità media più elevata; la performance borsistica da inizio anno delle 25 aziende dell’Indice VedoGreen Italia si attesta a +13%, con una capitalizzazione complessiva di 1,6 miliardi di euro.

“L’apertura verso il mercato dei capitali con la quotazione in Borsa si è rivelata un percorso di successo per l’apporto di capitali, visibilità e standing internazionale per numerose aziende tra loro molto differenti ma accomunate da un business model sempre più basato su innovazioni di processo e di prodotto a minore impatto ambientale” ha spiegato Anna Lambiase, ad di VedoGreen.

Lo studio è stato realizzato su un campione di 91 società green quotate – di cui 25 italiane – con una market cap inferiore a 600 milioni e appartenenti ai 10 settori della green economy individuati e mappati nel database proprietario VedoGreen.

L’indice VedoGreen Italia comprende: Agronomia, Alerion CleanPower, Ambienthesis, Biancamano, BIO-ON, Ecosuntek, Elettra Investimenti, Energy Lab, Enertronica, Ergy Capital, Falck Renewables, Fintel Energia Group, Frendy Energy, GreenItaly1, Gruppo Green Power, Iniziative Bresciane, Innovatec, Isagro, K.R. Energy, Ki Group, Kinexia, Landi Renzo, PLT Energia, TE Wind, TerniEnergia. Nella compagine azionaria delle aziende green italiane predominano i capitali esteri: su un totale di 66 investitori istituzionali presenti, il 74% è straniero, principalmente di provenienza svizzera (18%), statunitense (14%) e britannica (12%). Tra gli investitori più attivi si segnalano: Intesa Sanpaolo, AcomeA SGR, Norges Bank Investment Management, Arca SGR, Kairos Partners, Zenit SGR, AZ Fund Management, Casa 4 Funds, Swiss & Global Asset Management, Dimensional Fund Advisors.