IR TOP: IMPATTO PIR SU AIM ITALIA A 3,3 MILIARDI DI EURO, RIVISTA AL RIALZO LA STIMA DOPO LE NUOVE PREVISIONI DEL GOVERNO
PIR: AFFLUSSO DI CAPITALE PER NUOVE MATRICOLE A PIAZZA AFFARI ORA COMPETE ALLE PMI PUNTARE SUL MERCATO AZIONARIO OBIETTIVO 50 IPO ENTRO IL 2018
POST INTRODUZIONE DEI PIR:
- +23% la performance del FTSE AIM Italia
- +257% il Controvalore Medio Giornaliero vs 2016
- 76% le società con performance positiva (+63%)
Milano, 12 giugno 2017
IR Top, Partner Equity Markets di Borsa Italiana – LSE Group, leader in Italia nella consulenza specialistica sulle Investor Relations e Advisor per l’IPO, ha aggiornato lo studio “PIR: STIMA DELL’IMPATTO SU AIM ITALIA” a seguito della nuova previsione del Governo che, sulla base dei risultati effettivi della raccolta di capitale dai Piani Individuali di Risparmio nei primi 3 mesi 2017, ipotizza Euro 10 miliardi nel 2017 ed Euro 50 miliardi in 5 anni.
Sulla base della metodologia utilizzata da IR Top la stima aggiornata dell’impatto generato dai PIR sul mercato AIM Italia è pari a Euro 3,3 miliardi nei prossimi 5 anni.
Anna Lambiase, Amministratore Delegato IR Top: “Abbiamo aggiornato la nostra iniziale stima dell’impatto dei PIR su AIM a Euro 3,3 miliardi in 5 anni (dai precedenti Euro 1,25 miliardi) a seguito della review del dato di raccolta da parte del Governo. La nostra stima tiene conto anche dell’impatto dei PIR sulle Small-Mid Cap nei primi cinque mesi dell’anno 2017 che ha portato un incremento delle performance e della liquidità a livello complessivo. In particolare AIM ha raggiunto per la prima volta Euro 4 miliardi di capitalizzazione con una performance positiva media del +63% per tre quarti del mercato e una performance dell’indice FTSE AIM del +23%. L’obiettivo del Governo con l’introduzione dei PIR è valorizzare il ruolo del mercato dei capitali nella crescita delle PMI per diversificare le fonti di finanziamento con un impatto migliorativo anche sulla qualità del sistema bancario. Per questo ritengo che l’afflusso di liquidità debba ora canalizzarsi su nuove quotazioni e che oggi ci siano le premesse per il coinvolgimento di nuovi investitori specializzati sul mercato delle PMI; lo confermano le operazioni di IPO degli ultimi giorni che hanno registrato un’oversubscription con una domanda superiore all’offerta. Serve una maggiore consapevolezza da parte degli imprenditori a valutare la quotazione come concreta ipotesi di finanziamento: questa consapevolezza parte da una maggiore conoscenza della quotazione in Borsa, del mercato AIM, delle sue logiche di funzionamento e della modalità di approcciare gli investitori. In questo contesto economico fortemente dipendente dal sistema bancario, noi intendiamo svolgere un ruolo attivo nell’avvicinare le PMI alla Borsa per una maggiore efficienza del mercato AIM con l’obiettivo di raggiungere almeno 50 nuove IPO entro il 2018.”
Universo investibile PIR Mid/Small Cap: focus AIM Italia e confronto con MTA
Le regole relative alla composizione del portafoglio prevedono che almeno il
21% del valore complessivo degli investimenti del PIR sia investito in strumenti finanziari emessi da società italiane ed estere (UE e SEE) con stabile organizzazione in Italia diverse da quelle rilevanti ai fini del FTSE MIB o di altri indici equivalenti.
Al 31 maggio 2017 l’universo investibile dei PIR in Italia, relativamente al 21% del valore complessivo dell’investimento, è formato da
274 titoli che rappresentano una capitalizzazione complessiva di Euro 127 miliardi.
In particolare è possibile investire in
63 MID CAP per una capitalizzazione complessiva di Euro 104 miliardi, e 211 SMALL CAP per una capitalizzazione di Euro 23 miliardi.