MILANO (AIMnews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Industrie Chimiche Forestali  ha reso noti i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2020. I Ricavi sono pari a circa Euro 60,5 milioni rispetto a Euro 71,7 milioni dell’esercizio precedente. L’EBITDA è pari a circa Euro 7 milioni rispetto a Euro 9,1 milioni dell’esercizio precedente.

La contrazione dei risultati è dovuta sostanzialmente alla performance del Q2 2020 caratterizzato dal primo lockdown che ha generato effetti negativi nell’economia globale con la chiusura nei mesi di aprile e maggio di una parte rilevante delle aziende clienti; nei successivi trimestri il Gruppo ha progressivamente recuperato sui livelli pre-Covid. Nonostante la riduzione dei ricavi il management ha tempestivamente attuato misure volte a tutelare la redditività, senza fare ricorso alla Cassa Integrazione per i propri dipendenti, mantenendo un EBITDA margin a doppia cifra, pari a circa l’11,6% dei ricavi.

Prosegue la riduzione dell’Indebitamento Netto che si attesta a circa Euro 3,5 milioni rispetto a Euro 4,5 milioni al 31 dicembre 2019 ed a Euro 6 milioni al 30 giugno 2020, grazie alla generazione di cassa nel 2020 per circa Euro 3,5 milioni al netto degli acquisti per “buy back” di Euro 1,4 milioni e dell’acquisto straordinario di un immobile industriale adiacente l’headquarter per Euro 1 milione.

 “Il 2020 è stato un anno pieno di ostacoli che hanno messo a dura prova le aziende a livello globale. – commenta Guido Cami, CEO e Presidente di Industrie Chimiche Forestali – Grazie al contributo di tutti i nostri collaboratori, abbiamo ben gestito le difficoltà emerse consolidando un buon risultato complessivo sia per gli aspetti economico-finanziari che per gli aspetti sociali e imprenditoriali. Non abbiamo mai interrotto la produzione ed il servizio alla clientela, non abbiamo fatto ricorso alla Cassa Integrazione, abbiamo pagato tutti i fornitori, i servizi e gli stipendi. Abbiamo investito in macchinari, impianti e immobili, sviluppato nuove linee di prodotto per il “bene comune” e promosso con vigore le attività rivolte alla Sostenibilità ambientale, etica ed economica. Come abituale per noi dal 1918”.