Con la ripresa del traffico SMS e la forte attenzione delle PMI all’ecommerce e al marketing digitale, che ha subito una importante accelerazione nel corso del 2020, Growens si prepara a una nuova fase di crescita. Gli ultimi risultati economici riflettono ottime premesse: nel terzo trimestre 2021, la crescita del fatturato è pari al 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2020, a 17,5 milioni di euro. Sensibile la crescita della linea SaaS (+25,5% rispetto al Q3 2020), il cui fatturato rappresenta più del 40% del complessivo del trimestre. “Le opportunità future – commenta Nazzareno Gorni, fondatore e amministratore delegato di Growens – verranno dalle piccole e medie imprese, che negli ultimi anni si sono avvicinate all’ecommerce e al mondo del digitale”.

Growens cresce nel 2021, quali le leve su cui avete puntato?

Abbiamo assistito a una chiara ripresa del traffico SMS, che rappresenta un pilastro dei nostri ricavi complessivi. Traffico legato soprattutto al retail, alla gdo ma anche al comparto eventi e al travel. Con il lockdown ha registrato una battuta d’arresto ma da giugno c’è una ripresa, che va consolidandosi. Questo fenomeno impatta non solo Agile Telecom ma anche MailUp. Altro fenomeno importante è legato a BEE (beefree.io), startup americana, che nei primi sei mesi dell’anno ha registrato tassi di crescita del 30% e nell’ultimo trimestre cresce del 107%: a farle da traino sono un mercato effervescente e un settore, quello della mobile content creation, che è in forte espansione.

Vediamo anche una ripresa in termini di Ebitda, legata non solo ai ricavi, ma anche ai primi frutti degli investimenti fatti nel 2020. Un risultato che si riflette anche sulle performance di Datatrics, che ha sofferto di più la pandemia a causa dell’alto numero di clienti nei settori travel e hospitality, molto colpiti dalla crisi. L’anno scorso è cresciuta del 21%, sulla scia dei risultati 2019, poi ha rallentato ma nell’ultimo trimestre la decrescita frena: un chiaro segnale di ripresa e recupero.

Nel complesso è significativo sottolineare la crescita della parte SaaS, dove stiamo concentrando gli investimenti.

Com’è cambiato il vostro mercato di riferimento?

Negli ultimi anni è cambiato molto, con il diffondersi di nuovi social network e l’impatto del mobile, oltre che con la generazione di grandi volumi di dati. Questi ultimi hanno rappresentato una nuova sfida: volumi enormi di informazioni e difficoltà nell’utilizzo. Due le tecnologie che sono venute in aiuto: big data e intelligenza artificiale, che consentono di collegarli, interpretarli, utilizzarli. In questo modo è possibile offrire comunicazione personalizzata e non più massiva, massimizzandone i risultati in termini di conversioni.

Due gli strumenti che ci aiutano a rispondere ai cambiamenti: BEE, che permette di creare contenuti digitali in modo semplice, veloce e intuitivo, e Datatrics, che propone customer journey personalizzate grazie al ricorso all’intelligenza artificiale.

Quali i pilastri della strategia di crescita?

Operiamo in un mercato dinamico in termini di innovazione e operatori. Ci sono nicchie specifiche, barriere all’ingresso basse. Le nostre leve per competere sono gli investimenti in R&D e la possibilità di sfruttare il fatto di essere quotati per crescere per linee esterne. Guardiamo all’Europa e all’America, in particolare. La target di interesse ha un range di fatturato tra i 5 e i 15 milioni di euro, margini positivi e opera nel settore del software marketing. Valutiamo al momento una realtà italiana ma ne stiamo già considerando una spagnola per un secondo deal.

Quali i settori trainanti per il futuro?

Le principali opportunità arriveranno dalle pmi, che hanno iniziato a guardare al digitale e all’ecommerce negli ultimi anni. Puntiamo a offrire soluzioni standardizzate e accessibili.