MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di CONFINVEST ha approvato il progetto di Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2021.

 

I Ricavi sono pari a 30,3 milioni di euro, rispetto a 41,1 milioni di euro nel 2020. È opportuno ricordare come il fatturato sia naturalmente collegato all’andamento dell’oro, che fa crescere i valori a parità di quantità intermediate quando il sottostante aumenta e di converso riduce l’importo dei ricavi quando cala il valore sul mercato: dopo un 2020 eccezionalmente positivo grazie alla funzione di bene rifugio dell’oro in un momento di grande instabilità e incertezza, l’oro è entrato in una fase riflessiva con la riduzione di parte delle posizioni accumulate nel corso dell’anno, con un conseguente calo sia del prezzo che degli scambi. La pandemia ha portato a nuovi lock-down che hanno impedito la circolazione della clientela nel primo trimestre, riducendo significativamente l’attività tradizionale, già poco stimolata dai prezzi dell’oro. I servizi accessori offerti dalla Società, quali i Piani di Accumulo e la custodia di oro fisico, non hanno invece registrato significativi scostamenti.

Il 58% dei ricavi si riferisce alla negoziazione di oro fisico da investimento sotto forma di monete d’oro (sterline, marenghi, krugerrand, dollari USA, corone, ecc.), il 42% si riferisce alla negoziazione di lingotti d’oro certificati dalla LBMA. I ricavi realizzati all’estero (principalmente Austria e Svizzera) sono pari a 4,77 milioni di euro (16% del totale).

Il canale bancario rappresenta il 16% circa dei ricavi, in crescita rispetto al 2020 (6%), mentre l’e-commerce contribuisce con una quota pari all’11% (10% nel 2020). Il canale diretto, che beneficia del presidio online per la canalizzazione delle richieste, rappresenta il 73%, rispetto all’84% del 2020.

Il Primo Margine si attesta a 1,72 milioni di euro, rispetto a 3,08 milioni di euro nel 2020.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) si attesta a 63 migliaia di euro, rispetto a 1,42 milioni di euro nel 2020.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) si attesta a -128 migliaia di euro, rispetto a 1,22 milioni di euro nel 2020, dopo ammortamenti e svalutazioni per 191 migliaia di euro (198 migliaia di euro nel 2020) principalmente attribuibili all’ammortamento della piattaforma tecnologica andata in produzione nel corso del 2020.

Il Risultato ante imposte (EBT) è pari a -141 migliaia di euro, rispetto a 1,21 milioni di euro nel 2020, dopo oneri finanziari per 13 migliaia di euro (8 migliaia di euro nel 2020).

L’Utile Netto si attesta a -100 migliaia di euro, rispetto a 819 migliaia di euro nel 2020, beneficiando di un effetto fiscale per 40 migliaia di euro (imposte per 393 migliaia di euro nel 2020).

Le Rimanenze costituiscono il magazzino di oro fisico, assicurato con una primaria compagnia assicurativa internazionale e depositato presso un istituto bancario: il valore di mercato, calcolato ai prezzi spot del circuito LBMA al 31 dicembre 2021 (51,63 euro al grammo) è pari a 2,73 milioni di euro. Il valore contabile a FIFO è pari a 2,59 milioni di euro: la differenza tra il valore contabile e il valore di mercato è un ulteriore buffer di marginalità potenziale esprimibile alla data di chiusura del bilancio. L’oro fisico è un asset importante per Confinvest sia per un supporto strategico commerciale che come buffer di liquidità qualora la Società necessiti di risorse per finanziare operazioni commerciali di acquisto.

La Posizione Finanziaria Netta è cash positive per 1,05 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta adjusted presenta un saldo positivo di 3,31 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 4,23 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Il Patrimonio Netto è pari a 6,05 milioni di euro, rispetto a 6,87 milioni di euro al 31 dicembre 2020, principalmente per effetto della distribuzione di un dividendo pari a 700 migliaia di Euro, della perdita di periodo e dell’aggiornamento del valore della riserva legata al piano di stock options e stock grant.

Roberto Spada, Presidente di CONFINVEST, commenta: “Il 2021 è stato un anno caratterizzato da eventi che hanno impattato significativamente il business della Società. Da un lato, l’esercizio appena concluso riflette le mutate circostanze del mercato dell’oro da investimento rispetto al 2020, due periodi resi eccezionali, seppur in senso opposto, dalla pandemia COVID-19 e dalla reazione che ne è seguita sul mercato dell’oro; dall’altro denota il rallentamento nell’adozione della piattaforma Conto Lingotto® e una conseguente minor penetrazione di mercato. Infine nel corso dell’esercizio appena concluso la Società ha rinnovato il proprio management, comportando una riorganizzazione aziendale i cui risultati si potranno apprezzare solo nel medio periodo. La Società conferma il suo focus sul business tradizionale della compravendita dell’oro da investimento, sia attraverso il consolidato business tradizionale, sia mediante nuovi percorsi di sviluppo e integrazione con altri operatori riconducibili al mercato tradizionale e al mondo finanziario. Inoltre, rimane alta la concentrazione sulla penetrazione del mondo fintech, grazie allo sviluppo del modello di business B2B della piattaforma proprietaria Conto Lingotto®. Alla luce di queste considerazioni, la strategia futura sarà improntata su decisioni che mirino a concretizzare le idee del nuovo management al fine di sfruttare al massimo la scalabilità del business nell’ottica di riprendere il percorso di crescita intrapreso nel 2020 e interrottosi nell’esercizio appena concluso. Esaminando il 2021 emerge con chiarezza che una maggior fiducia legata ai sostegni macroeconomici ha portato il pubblico a rivedere le logiche di investimento in beni rifugio, tra cui l’oro da investimento, generando un’inevitabile riduzione dei prezzi e, come spesso accade, con una reazione che è stata più rapida e significativa dell’eccesso che l’ha causata.

Come conseguenza di un minor appetito per l’oro e di un generale calo del prezzo del sottostante, nel 2021 si è verificata una significativa contrazione a livello di fatturato (-26%), che conseguentemente si è riflessa anche a livello di EBITDA, che resta comunque positivo dimostrando come anche nelle improvvise avversità la Società riesca a mantenere la propria posizione sul mercato grazie ad un ormai consolidato rapporto instauratosi con la clientela. Alla luce delle scorte di magazzino in eccesso, se liquidate, l’EBITDA adjusted per il 2021 sarebbe stato pari a 208 migliaia di euro. La grande leva operativa della Società, che era stata fatta crescere negli esercizi precedenti, in un anno di calo di fatturato ha sicuramente avuto un impatto negativo sul risultato aziendale, ma resta un punto di forza di Confinvest pensando ai futuri piani di sviluppo del business. Lavorando in un business anticiclico, ciò che aveva premiato la Società nel 2020, ha invece avuto un impatto negativo nel 2021. La struttura patrimoniale societaria continua a rimanere molto solida e garantisce le risorse finanziarie per supportare le iniziative di sviluppo di business che si intendono portare avanti, in particolare quelle approntate dall’insediamento del nuovo management, che si focalizzeranno sul consolidamento del business tradizionale e sul business B2B relativo al Conto Lingotto®.

Guardando al futuro a breve termine l’arrivo di un’inflazione galoppante, rischia di erodere un’alta percentuale dei risparmi e alla luce di questi dati sull’inflazione, molti Stati, tra i quali la Cina, gli Usa e la stessa Europa, potrebbero avere gravi ripercussioni, anche sotto un profilo sociale, industriale e finanziario. Senza trascurare ovviamente la parte geopolitica e in particolare quanto sta succedendo in Ucraina, che sta rendendo il mercato dell’oro (e non solo) del tutto instabile ed imprevedibile.

In questo contesto di instabilità il prezzo dell’oro nel 2022 è in costante crescita (+10% da inizio anno) e nei primi mesi dell’anno si è notato un notevole aumento di richieste di oro fisico (considerato il bene di rifugio per eccellenza), che, se confermata anche nei mesi a venire, consentirebbe alla Società di riprendere il trend di crescita che ha caratterizzato lo scorso triennio. Pertanto nella prima parte del 2022 l’oro sicuramente è sotto i riflettori e Confinvest ne sta beneficiando, ma – come anticipato – essendo la situazione estremamente fluida, la Società fonderà la propria strategia di crescita a prescindere dall’aumento del prezzo dell’oro e dalla attuale domanda “emotiva” per lo stesso. Ed è anche su questi presupposti che si basa la volontà di continuare a sviluppare la soluzione proprietaria fintech Conto Lingotto®, che dopo il lancio commerciale verificatosi nel 2020 e la successiva pausa della sua crescita nel 2021 per una serie di motivi endogeni, ora, finalmente terminato il suo sviluppo tecnico-commerciale, si propone come un prodotto sempre più accessibile a tutti per l’acquisto e la vendita di oro da investimento, in particolare attraverso lo sviluppo di un modello di business B2B con la sua integrazione nell’offerta di altri player del mercato.”