MILANO (PMInews.it) – Il CdA di Clabo si è riunito per prendere visione dei dati consolidati al 30 giugno 2023. Le Vendite Nette si attestano a Euro 32,9 milioni e risultano in aumento del 20,3% rispetto al I semestre del 2022 grazie al buon andamento dei ricavi in Nord America ed in Asia. In particolare, le vendite sul mercato domestico cinese stanno gradualmente tornando sui livelli pre-Covid dopo il cambio di politica di gestione sanitaria della pandemia avvenuta nel corso del mese di gennaio 2023.

L’Ebitda risulta in significativo incremento a 5 milioni di Euro, +51,6% rispetto ai 3,3 milioni di Euro al 30 giugno 2022, grazie alla crescita dei ricavi ed alla sistematica attività di ottimizzazione dei costi industriali (consumi e manodopera) oltre che alla costante azione di contenimento dei costi di struttura perseguita su tutti gli stabilimenti del gruppo.

La marginalità media sugli ordinativi in portafoglio risulta in linea rispetto a quella dei primi sei mesi dell’esercizio in corso.

La PFN adj., ovvero al netto degli effetti IFRS 16 ed ESMA 05/21, risulta in miglioramento ad Euro 35,7 milioni rispetto a Euro 37 milioni del 30 giugno 2022.

Gli Ordini Confermati nei primi sei mesi 2023 sono pari a Euro 33,8 milioni, in crescita del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2022.

Il Presidente esecutivo di Clabo S.p.A., Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: “I risultati preliminari che abbiamo esaminato oggi in Consiglio di Amministrazione registrano la significativa crescita del gruppo Clabo che prosegue anche nel corso di questo primo semestre 2023. Nonostante la complessità degli scenari macroeconomici e geopolitici, Clabo continua ad affermarsi sui mercati mondiali grazie alle scelte strategiche compiute negli ultimi anni. Gli USA si confermano come il primo mercato del gruppo, in forte espansione. A breve verrà implementato un ulteriore progetto volto al miglior sfruttamento di tutte le possibili sinergie, sia commerciali che industriali, tra la nostra consociata americana e quella cinese. Oltre alla crescita dei ricavi, sono di particolare soddisfazione l’aumento dell’Ebitda consolidato che supera i 5 milioni di Euro in sei mesi (+51,6% YoY) ed il calo della PFN operativa a 35,7 milioni di Euro rispetto ai 37 milioni del 30 giugno dello scorso anno, malgrado l’aumento dei tassi di interesse e quindi dei costi del servizio del debito. Dopo i terribili anni del Covid, le bolle speculative legate ai prezzi delle materie prime e dell’energia e, non ultima, l’incredibile quanto assurda vicenda giudiziaria relativa al sequestro che ha coinvolto la società italiana nel secondo semestre 2022 arrecando danni enormi all’operatività di Clabo, conclusasi con l’annullamento completo e definitivo da parte della Corte di Cassazione con sentenza del 13 dicembre 2022, oggi il gruppo ha ripreso con vigore il suo percorso di crescita, di recupero della redditività e di generazione di cassa. In termini di guidance sull’anno in corso, è ragionevole pensare di raggiungere i 62/63 milioni di Euro di Ricavi complessivi e superare i 60 milioni di Euro di vendite nette”.