MILANO (AIMnews.it) – Capital for Progress 1 , la SPAC per lo sviluppo delle medie imprese italiane, ha raggiunto un accordo per l’integrazione con GPI SPA, azienda trentina attiva nel settore informatico e dei servizi amministrativi per l’healthcare.
GPI, fondata nel 1988 da Fausto Manzana Presidente e AD, è tra i principali fornitori business process outsourcing per le strutture sanitarie italiane pubbliche e private. La Società è oggi controllata al 90% circa da FM Srl, holding della famiglia Manzana e partecipata per la restante quota dal Fondo Information & Communication Technology gestito da Orizzonte S.G.R., che a sua volta ha investito anche nei minibond emessi da GPI.
Il Gruppo GPI ha sede a Trento, numerose filiali su tutto il territorio nazionale, crescente presenza internazionale e conta oltre 3.000 dipendenti. Il bilancio consolidato al 31 Dicembre 2015 del Gruppo GPI in principi contabili italiani evidenzia un valore della produzione di 98.2 MLN/€, un margine operativo lordo (EBITDA6) di 16.3 MLN/€ ed una posizione finanziaria netta di 40.9 MLN/€.
L’operazione prevede che la liquidità di Capital for Progress 1, che ha raccolto 51 milioni di euro da investitori professionali italiani ed esteri, sia utilizzata per finanziare lo sviluppo del gruppo GPI. La famiglia Manzana non cederà alcuna azione della Società; al contrario, incrementerà la propria partecipazione rilevando circa il 3% del capitale da Orizzonte. FM e Orizzonte saranno sottoposte ad un lock-up di 28 mesi.
Capital for Progress 1 sarà incorporata in GPI che quindi approderà all’Aim con l’obiettivo di passare successivamente all’MTA.
La conclusione dell’operazione è condizionata all’approvazione da parte delle assemblee di CFP1 e GPI, al mancato recesso da parte di soci CFP1 per un ammontare di capitale superiore al 30 %, all’ammissione a quotazione di GPI. E’ previsto che il perfezionamento della fusione si concluda entro la fine del 2016.
La società è stata valorizzata 100 milioni di euro e il flottante sarà fino al 33%, il flottante sarà pari a circa il 33% del capitale complessivo nell’ipotesi in cui CFP1 apporti la sua intera dotazione di risorse (51.1 MLN/€) e a circa il 26% nell’ipotesi di recessi massima dei soci di CFP1 (apporto di circa 36 MLN/€ ).
Gli attuali soci convertiranno le loro azioni ordinarie in azioni a voto multiplo che consentiranno ad FM di continuare a controllare la Società post fusione. FM e CFP1 hanno concordato un meccanismo di aggiustamento prezzo qualora il bilancio consuntivo del Gruppo GPI non raggiunga nell’esercizio 2016 almeno 21.7 MLN/€ di EBITDA e 5.9 MLN/€ di utile netto e nell’ esercizio 2017 almeno 23.0 MLN/€ di EBITDA.
Le azioni Azioni ordinarie (Isin IT0005123085) e i Warrant (WCFP – Isin IT0005123077) Capital for Progress1 sono al momento sospesi dalle negoziazioni.