L’impronta sostenibile caratterizza Industrie Chimiche Forestali dalla sua fondazione, nel 1918. Un’azienda chimica, da sempre green, capace di realizzare un progetto di crescita nel medio-lungo periodo fondato sulla sostenibilità economica e su quella sociale. “Sono principi – racconta Guido Cami, presidente e amministratore delegato di Industrie Chimiche Forestali – che fanno parte della nostra quotidianità, del nostro DNA. È il nostro modus operandi. Non si tratta di un’etichetta ma del nostro modo di vivere”.

L’impegno sul fronte della sostenibilità caratterizza Industrie Chimiche Forestali, quale il percorso fatto fino a oggi?

Il rispetto per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile sono stati da sempre, dal 1918, di primaria importanza per le persone che lavorano in azienda. I primi passi per la realizzazione di un Sistema Integrato di Gestione Aziendale sono stati intrapresi sin dal 1997 con l’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001 e l’adesione al progetto “Responsible Care” di Federchimica. Nel 1998, quando nessuno discuteva ancora del tema, abbiamo adottato il Sistema di Gestione Ambientale in conformità alla norma UNI EN ISO 14001 e al Regolamento UE. n. 2017/1505, e del Sistema di Gestione per la Sicurezza in accordo alla norma OHSAS 18001 nel 2009. Dal 2010, abbiamo lavorato per consolidare i Sistemi di Gestione conseguiti e abbiamo applicato il modello 231, con un organismo di vigilanza composto da due persone: un avvocato con competenze normativo-giuridico e un dottore in chimica. Infine, quest’anno abbiamo pubblicato il primo Bilancio di Sostenibilità, che si sofferma sulla sostenibilità economica, sociale, ambientale, e ottenuto la Certificazione per il settore automotive IATF16949. Ci siamo anche dotati di un Comitato Safety & Environment, composto da tre chimici. Con il rinnovo del CdA, inoltre, su sette consigliere, tre hanno competenze ingegneristico-chimiche, sottolineando ancora una volta l’attenzione che – anche sul fronte Governance –riveste il tema della sostenibilità per la nostra azienda.

Quali le azioni sul fronte della sostenibilità economica?

Negli ultimi dieci anni abbiamo investito quasi 11 milioni di euro. La sostenibilità economica è quella che consente all’impresa di crescere nel medio-lungo periodo, generando risorse da reinvestire per produrre ulteriore sviluppo. Un tema strettamente legato alla competitività. Forestali ha investito molto in impianti e in ricerca e formazione, riuscendo ad affrontare i mercati internazionali. Abbiamo tre laboratori con 22 persone (su 120) che fanno ricerca e sviluppo. Mantenendo sempre un riferimento importante: il nostro patrimonio etico e di valori.

Su quello della sostenibilità ambientale?

L’innovazione è il driver di riferimento. Siamo impegnati nella realizzazione di adesivi sempre più in linea con la tutela ambientale, sempre più ecocompatibili a basso contenuto di VOC. Negli ultimi 10 anni, la quota di adesivi solvent free e base acqua è più che raddoppiata premiando l’azienda che ha identificato in questi prodotti a basso impatto ambientale la svolta per un concreto impegno ambientale sfidando anche pregiudizi e metodi di lavoro e tecnologie consolidate nel tempo. Nel 2020, il 50% della nostra produzione di adesivi sarà o solvent free o base acqua, è un record. Nell’ambito aziendale l’impegno si è concretizzato nel mantenimento della certificazione ambientale ISO 14001 e nella Dichiarazione Ambientale in linea con il Regolamento EMAS, oltre che nell’uso per i processi produttivi di energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili. Siamo anche dei formatori, un esempio sull’utilizzo di nuove tecnologie.

Cosa vuol dire per Industrie Chimiche Forestali sostenibilità sociale?

Può essere rappresentata in diversi modi, offrendo opportunità di lavoro qualificato e sostenibile nel tempo. L’asset più prezioso della nostra aziende è rappresentato dalle persone, è fondamentale che si sentano valorizzate. Le assunzioni effettuate da Forestali negli ultimi anni mostrano indicatori significativi per una realtà industriale medio piccola: è aumentata la percentuale di laureati e diplomati. Inoltre, i dipendenti sono coinvolti nella formazione continua. Gli stipendi sono mediamente più alti di altri comparti industriali e ogni anno viene erogato un premio di partecipazione legato a indicatori di redditività aziendale, indicatori di qualità di ambiente e di sicurezza. L’Industria Chimica è stata la prima a dotarsi di strumenti settoriali di responsabilità sociale come FONCHIM, il fondo settoriale di previdenza integrativa, e FASCHIM, quello sull’assicurazione sanitaria. Una testimonianza del valore rappresentato, per tutto il comparto, dalle risorse umane. Un altro modo per rappresentare la sostenibilità sociale è quello della salute e sicurezza all’interno dell’azienda. Nonostante Forestali ricada nel campo di applicazione del D. Lgs. 105/2015 e venga definita “Azienda a rischio di incidente rilevante”, i suoi processi possono essere definiti più sicuri di altri settori produttivi. È possibile grazie a un sistema normativo e di controlli avanzato, continua attività di ricerca e sviluppo che propone materiali, processi e impianti sempre più orientati alla sicurezza, l’impegno sugli investimenti. Già è avviata la nuova sfida con l’economia circolare: un modello in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto nel sistema economico il più a lungo possibile, attraverso efficienza e attività di prevenzione, riuso, raccolta e riciclo dei rifiuti.

Come avete affrontato la fase più buia della pandemia?

Siamo un’azienda che lavora a livello mondiale, serviamo circa 84 nazioni. Il Covid-19 non ha impattato tutti i mercati nello stesso modo, anche solo facendo riferimento al fattore temporale, così abbiamo evitato di subire un colpo secco su tutti i fronti. Siamo sempre rimasti aperti e non abbiamo utilizzato nemmeno un’ora di cassa integrazione. Abbiamo sempre pagato tutti i fornitori. In questo contesto, abbiamo avviato anche una nuova linea di igienizzanti, per rispondere internamente alla carenza di questi prodotti sul mercato. Abbiamo realizzato tessuti per chi fa le mascherine, grazie all’accordo con Ahlstrom. Infine, da luglio è attivo il canale di e-commerce, con la vendita degli igienizzanti e poi dei prodotti della linea fai da te e quelli per i calzolai.