È il listino per le PMI ad alto potenziale di crescita. Dalla sua nascita ha visto sbarcare a Piazza Affari alcune tra le più rilevanti eccellenze del made in Italy, e non solo. Ma se c’è una storia di successo che l’AIM Italia ha visto prendere forma, anno dopo anno, è senza dubbio quella di Elettra Investimenti, holding industriale operante sul territorio nazionale nel settore della produzione di energia elettrica e termica secondo l’approccio della Generazione Distribuita (prevalentemente impianti di cogenerazione/trigenerazione e fotovoltaici), nell’efficienza energetica IoT, nel FV e nel car sharing. Nei sei anni di quotazione, infatti, l’azienda ha visto “raddoppiare fatturato, aree di business e redditività”, come racconta ad AIMnews.it Fabio Massimo Bombacci. Oggi, la società – quotata con prezzo di IPO pari a 6,00 euro nel 2015 – è protagonista di un importante accordo tra il socio di maggioranza B FIN e Cogeninfra pronta ad acquistarne la partecipazione di maggioranza al prezzo di euro 9,75 per azione ordinaria e di euro 0,75 per ciascun warrant, oltre ad un earn out massimo pari ad euro 0,85 per azione ordinaria e ad euro 0,85 per ciascun warrant. L’acquirente, poi, promuoverà un’OPA obbligatoria tramite una Newco al prezzo di euro 10,60 per azione ordinaria e di euro 1,60 per ciascun warrant.

Presidente, nei sei anni a Piazza Affari il percorso di crescita di Elettra Investimenti è stato costante. Quali i driver?

Dopo la quotazione, abbiamo messo in atto una strategia di crescita per linee esterne che ci ha visti protagonisti di diverse acquisizioni. Dal 2015, anno in cui siamo arrivati a Piazza Affari, l’azienda è più che raddoppiata in termini di fatturato, aree di business e redditività. Al di là degli anni in cui abbiamo registrato, anche per eventi straordinari, oltre 11 milioni di Ebitda, oggi possiamo contare stabilmente, nonostante il Covid-19, su un margine operativo lordo che sia attesta tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Dati che offrono una conferma importante della nostra stabilità.

Dalla IPO a 6,00 euro per azione a un accordo che prevede una OPA a 10,60 euro l’una. Come commenta questi risultati?

Chi ha sottoscritto le nostre azioni nel 2015, in fase di quotazione, ha ricevuto anche azioni e warrant gratuiti, oltre a dividendi per 1,03 euro nel corso degli anni. Oggi, l’investitore che ha creduto in noi fin dall’inizio può registrare il 158,9% di profitto, che diviso per i sei anni di quotazioni equivale al 26,5% l’anno.

Quanto ha contribuito essere su AIM?

È stato fondamentale. Al 2015, Elettra Investimenti aveva conseguito un suo posizionamento di mercato e aveva alle spalle una propria storia. La quotazione, però, ci ha consentito di fare un salto in avanti importante.

Come nasce l’accordo di investimento con Cogeninfra?

Si è concluso un altro ciclo di vita dell’azienda e avevamo bisogno di un partner solido con cui affrontare le trasformazioni del settore. Il processo di aggregazione dei player è in atto e coinvolge anche i grandi protagonisti del mercato. Per affrontare queste sfide si è reso necessario un partner con numeri, competenze e solidità finanziaria in linea alle nuove opportunità. Elementi che abbiamo ritrovato in Cogeninfra.

Quali le nuove sfide del mercato dell’energia?

È un mercato in evoluzione, con un modello di business in radicale trasformazione. La generazione distribuita è diventata un punto fermo del mercato, le comunità energetiche si stanno affermando. E ancora: il settore affronta la sfida della digitalizzazione e le rinnovabili assumono nuova centralità, senza contare le problematiche legate al bilanciamento delle reti. Sono questi i nuovi temi che chiamano al confronto gli operatori.

Perché Elettra Investimenti, in questo scenario, è un player che può garantire competitività?

Il piano di sviluppo della società è sempre stato tale da far fronte all’evoluzione del mercato. Abbiamo guardato con interesse all’insorgere dei nuovi trend e abbiamo sempre cercato di non farci cogliere impreparati. Siamo presenti in tutti i campi nuovi, dal bilanciamento delle reti alle comunità energetiche solo per citarne alcune. L’attenzione alle evoluzioni del mercato è stato uno dei fattori che ha trainato la nostra crescita. Il Covid-19 ha messo a nudo le fragilità delle aziende, in questo contesto è diventato ancora più rilevante il nostro modello di business che ha saputo resistere alle difficoltà.