MILANO (PMInews.it) – Il CdA di Clabo ha preso visione dei dati consolidati gestionali relativi ai primi nove mesi dell’anno in corso (non soggetti a revisione contabile).

Le vendite nette si attestano a Euro 42,0 milioni rispetto a Euro 47,8 milioni del medesimo periodo dell’esercizio 2023, con un trend in calo che prosegue dai trimestri precedenti e legato al rallentamento nelle vendite della controllata USA, Howard McCray, parzialmente compensato dalle buone performance della Capogruppo e di Easy Best.

Si conferma l’incremento della redditività con l’Ebitda che si attesta a Euro 7,2 milioni, in crescita del 4,8% rispetto al 30 settembre 2023 (Euro 6,9 milioni) e un incremento ancora più rilevante della redditività con Ebitda margin al 16,0% (14,1% al 30 settembre 2023).
L’incremento dell’Ebitda sia in valore assoluto che, come incidenza relativa sui ricavi totali, è dovuto principalmente al continuo miglioramento dei margini industriali su tutti gli stabilimenti produttivi grazie alla maggior efficienza nell’impiego della manodopera e alla riduzione dei costi di acquisto delle materie prime e componenti.

La PFN Adj, pari a Euro 40,8 milioni, risulta in linea rispetto al dato al 30 giugno 2024 (Euro 40,2 milioni) nonostante l’esborso effettuato per l’acquisto dell’immobile strumentale di Jesi per Euro 3 milioni.

La PFN reported (inclusi effetti IFRS 16 ed ESMA 05/11) è pari a Euro 52,1 milioni, in lieve aumento rispetto ad Euro 50,8 milioni al 30 giugno 2024. L’incremento rispetto al 30/06/24 è legato alla stipula di nuovi contratti di noleggio relativi a macchinari ed attrezzature destinate alla produzione nello stabilimento della capogruppo.

La Società comunica inoltre di aver ottenuto la rateizzazione di complessivi Euro 6,4 milioni di tributi e contributi previdenziali comprensivi di oneri da ravvedimento ed interessi da dilazione, che sono inclusi nella PFN reported per la loro quota oltre i 12 mesi pari ad Euro 4,8 milioni.
Gli ordini confermati nei primi 9 mesi del 2024 sono pari a Euro 44,0 milioni rispetto a Euro 48,7 milioni dei primi 9 mesi del 2023. Nel dettaglio, si evidenzia una crescita significativa per il mercato europeo ed asiatico, mentre il mercato nord americano registra una flessione di circa 6 milioni di Euro dovuta essenzialmente ad alcuni grandi clienti che hanno rallentato il piano degli investimenti in nuove aperture.

Il Presidente e Amministratore Delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: “I primi 9 mesi del 2024 confermano il trend iniziato nel primo trimestre con il mercato nord americano in rallentamento a causa della minore predisposizione all’investimento da parte di alcuni grandi clienti su quell’area. Sono invece in decisa crescita le vendite sia in Europa che in Asia. Nonostante la diminuzione dei volumi complessivi, il Gruppo è riuscito ad aumentare la propria marginalità sia in valore assoluto che in termini di incidenza sui ricavi totali grazie alla continua ricerca di maggior efficienza nell’utilizzo della manodopera ed alla diminuzione dei prezzi di acquisto di alcuni materiali. Rimaniamo confidenti su una chiusura di anno positiva con marginalità in linea rispetto ai precedenti trimestri.”