MILANO (AIMnews.it) – Il 2017 è stato l’anno record per l’Aim Italia: 24 Ipo (di cui 8 spac) contro le 11 del 2016 e il precedente picco di 22 nel 2015), 1,26 miliardi di raccolta di equity a seguito dei collocamenti e un flottante medio delle Ipo – spac escluse – al 26%: sono i dati dell’Osservatorio Aim Italia di IR TOP Consulting relativi all’analisi delle Ipo 2017. Il mercato Aim conta così ora 95 società e una capitalizzazione complessiva di 5,7 miliardi, quasi il doppio rispetto a fine 2016. ”Il 2017 è stato l’anno di svolta dell’Aim, che ha confermato la sua funzione di finanza alternativa al canale bancario, favorendo la raccolta di capitale per lo sviluppo delle Pmi – spiega Anna Lambiase, Ad di IR TOP Consulting – I Pir hanno giocato un ruolo strategico nella crescita del mercato, catalizzando l’interesse di nuovi investitori istituzionali e professionali, con effetti positivi riscontrati nell’incremento della liquidità di Aim che ha segnato una crescita di 6 volte rispetto alla media del 2016, delle perfomance azionarie e del numero di Ipo. Nel 2017 le quotazioni sono state 24, più che raddoppiate in un anno, con una raccolta di capitali pari a Euro 1,3 miliardi; è importante ora monitorare l’evoluzione delle società e mantenere un livello di informazione economico-finanziaria continuo che permetta agli investitori di verificare la capacità delle imprese quotate di rispettare i piani industriali e le promesse annunciate in fase di quotazione; la nascita della prima piattaforma fintech su Aim, pmicapital.it, risponde alla domanda di informazione qualificata e analisi indipendente rivolta agli investitori italiani ed esteri che vogliano investire su questo mercato in maniera consapevole e selettiva su titoli e settori di Aim. Nel 2017, con una performance dell’indice Ftse Aim che ha segnato un +23% rispetto a +16% dell’indice Mib, i multipli di mercato si sono sensibilmente apprezzati, pertanto occorre focalizzarsi ora su società più liquide, che hanno piani di crescita strutturati, progetti di espansione sostenibili e track record di qualità”.
Con l’introduzione dei Pir, il mercato Aim ha riscontrato una significativa crescita della liquidità e degli investitori specializzati Pir Compliant, oltre che una performance positiva dell’indice Ftse Aim Italia. Il controvalore medio giornaliero nel 2017 è stato di 130mila euro (24mila nel 2016), il controvalore totale di 2 miliardi di euro (295 milioni nel 2016) e l’indice Ftse Aim Italia ha registrato una performance del +23% (-16% nel 2016).