Laboratorio Farmaceutico Erfo accelera sul fronte dell’innovazione grazie a un nuovo progetto supportato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso il Fondo per la Crescita Sostenibile. Si tratta del programma di investimenti PLANTS (Produzione e Laboratori per Adiuvanti Nutraceutici su Terreni Smart), che vede la società siciliana capofila di un partenariato di primario standing tecnico-scientifico tra cui: l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Cedel – Cooperativa sociale educativa ELIS, Campus Bio Medico s.p.a. Partecipano anche Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Università Campus Bio-Medico, C.O.T. Cure Ortopediche Traumatologiche s.p.a. ed il Consorzio Mediterranean Health Innovation Hub. Il progetto, le cui attività saranno avviate nel secondo semestre 2024 e si completeranno in 36 mesi, assume una rilevanza strategica fondamentale per Erfo, perché è finalizzato a sviluppare innovativi prodotti nutraceutici green rivolti alla prevenzione e miglioramento della sintomatologia nei casi di osteopenia e/o sarcopenia. La forte innovazione tecnologica che caratterizza il progetto è quella di e realizzare un impianto pilota di serra smart, dotato di sofisticati ed avanzati sistemi sia di controllo delle condizioni di crescita delle piante che della modalità di azione degli operatori.
“I continui investimenti in ricerca e innovazione – commenta Daniele Travisano, Cfo Laboratorio farmaceutico Erfo – ci permettono di portare sul mercato soluzioni in grado di differenziarsi. È possibile grazie al supporto della rete scientifica create negli anni”.
Erfo cresce grazie alla ricerca. Quale il contributo del recente progetto approvato e finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy?
Le attività della divisione R&D sono da sempre strategiche e di grande rilevanza per il nostro business, soprattutto quando parliamo della nuova linea Medical Division, nata nel 2021 e che si aggiunge al business storico della società legato alla dietetica (Diètnatuaral). Su questa linea di business stiamo investendo tanto sull’innovazione di prodotto, per penetrare – con un forte vantaggio competitivo – nuovi segmenti di mercato finora non presidiati.
Il nuovo progetto è all’avanguardia, si propone di creare serre smart alimentate o comunque supportate da un meccanismo di intelligenza artificiale dotato di sofisticati ed avanzati sistemi di controllo delle condizioni di crescita delle piante e della modalità di azione degli operatori, che permetterà di potenziare la resa produttiva delle specie vegetali, che si tradurrà in una maggiore resa estrattiva e di conseguenza in prodotti nutraceutici dalle potenzialità e prestazioni mirate. Un progetto che abbiamo l’onore di guidare come capofila di un network di R&D che vede università e centri di ricerca protagoniste.
Le attività di R&D sono uno dei pilastri della strategia di crescita di Erfo, quali gli obiettivi che vi siete posti per lo sviluppo della società anche sul fronte dell’internazionalizzazione?
Stiamo sviluppando business in Francia e Belgio, dove siamo sbarcati all’inizio del 2023 con l’acquisizione di una società francese che ha sviluppato un format di centri di dimagrimento in franchising molto affine al nostro e dislocati su tutto il territorio francese (“BodySano”). Con la controllata, che oggi si chiama Erfo France, sviluppiamo nel territorio francofono entrambe le linee legate a dietetica e nutrizione: Diètnatural e BodySano.
Sul fronte della medical division, invece, la priorità in questa fase è acquisire quote di mercato sul territorio nazionale, attraverso l’innovazione di prodotto.
Quali gli obiettivi sul mercato italiano?
Il nostro obiettivo è aprire nuovi punti vendita sia diretti che in franchising a marchio Dietnatural in Italia.. Allo stesso tempo investiamo in R&D, perché attraverso queste attività acquisiamo vantaggio competitivo che si riflette anche sul business più tradizionale, quello che riguarda la nutraceutica a supporto di specifiche aree terapeutiche. In particolare, quella della gastroenterologia, neurologia, muscolo-scheletrica. Questi progetti di ricerca, supportati dal Ministero, ci permetteranno di individuare e brevettare linee di prodotto uniche nel panorama di riferimento, in grado di rispondere alle esigenze dei clienti.
Quali sono le principali opportunità offerte dal mercato di riferimento?
La nutraceutica da oltre dieci anni è in forte evoluzione, il mercato è in grande fermento. C’è una forte frammentazione dei player e una sovrapposizione dei prodotti, mentre sono pochi gli attori in grado di differenziarsi realmente. La differenza la fa la capacità di promuoversi e di presentare soluzioni diverse dalle altre. Stiamo provando a giocare una partita nuova, partendo dall’innovazione di prodotto proprio per partire da basi differenti. Stiamo investendo molto nell’area muscolo-scheletrica. Innovazione e ricerca sono i principali driver della nostra crescita. Puntiamo a sviluppare prodotti nutraceutici in grado di intervenire sulla sintomatologia, in riferimento alle patologie legate al tessuto osseo.
Può tracciare un bilancio dell’esperienza Erfo a Piazza Affari?
La quotazione ha offerto un boost importante al nostro sviluppo, anche dal punto di vista motivazionale. Abbiamo lavorato per potenziare il nostro network, abbiamo imparato molto e investito ulteriormente in ricerca e innovazione. La scelta di Piazza Affari è stata rilevante anche per completare l’acquisizione della realtà francese e avviare il nostro percorso di crescita in questo mercato. Non è mai stata una scelta dettata da tematiche finanziarie, ma di reputazione e consapevolezza.