Il Digital si rinnova e innova. L’incontro con nuovi algoritmi e tecnologie, cambia il volto di un comparto strategico per la competitività delle aziende. Tra le ultime IPO a Piazza Affari arriva IDNTT, a testimoniare proprio come sta cambiando il mondo della produzione di contenuti. La MarTech Content Factory è attiva nella produzione di contenuti Omnichannel e in fase di collocamento ha raccolto 2,9 milioni di euro.

“Le risorse della quotazione – spiega Christian Traviglia, fondatore e presidente di IDNTT – ci consentiranno di accelerare il percorso di crescita, sia organico che per vie esterne, attraverso operazioni di M&A sul mercato europeo”.

Perché la scelta dell’AIM per IDNTT?

Il primo obiettivo è accrescere la notorietà del brand e Piazza Affari offre la possibilità di beneficiare di una vetrina importante. I nomi dei nostri concorrenti sono noti e spesso, in contesti di gare, si tratta di un vantaggio non banale. L’AIM Italia può essere uno strumento capace di contribuire a consolidare la nostra storie e, al tempo stesso, aumentare la conoscenza del marchio in un mercato altamente competitivo. Inoltre, puntiamo a sostenere la crescita internazionale della società.

Quali i mercati di riferimento?

Oggi abbiamo sede in Svizzera e siamo presenti anche in Spagna e Romania, con un vasto portfolio di clienti anche in Italia. Guardiamo con interesse, per operazioni di M&A, a realtà che operano sul mercato italiano, spagnolo e nord europeo.

Quali i driver della strategia di crescita?

Anche la crescita per linee organiche sarà fondamentale nel nostro percorso. Puntiamo a un incremento dell’EBITDA già dal prossimo anno. Ci proponiamo di soddisfare la fame di contenuti producendo contenuti daily per i diversi touchpoint dei nostri clienti. Contenuti che sono fondamentali per intercettare i consumatori e convertire l’interesse in acquisto, sia online sia offline.

Esistono due diverse modalità di produzione contenuti: la prima è quella tradizionale, legata al fattore tempo, la seconda, quella che abbiamo scelto, segue un modello industriale e facilita l’incontrò tra la tecnologia e l’organizzazione di processo, dove la creatività diventa un asset sempre più “data driven”.

Questo accade grazie alla possibilità di avvalersi di software per la produzione di contenuti dotati della capacità di apprendere e migliorare di volta in volta nella produzione di bozze sempre più finalizzate. In questo modo, al grafico spetta il compito di perfezionare il lavoro, aumentando al tempo stesso la propria capacità produttiva.

Quali i mercati di principale interesse?

La moda rappresenta un settore a cui guardiamo con attenzione, certi della necessità di reinventare il proprio marketing soprattutto dopo la pandemia. Anche l’elettronica di consumo e il mondo della pubblica amministrazione sono ambiti nei quali siamo pronti a offrire un contributo importante in termini di innovazione dei contenuti.

Quali le prospettive del mercato di riferimento?

È un mercato in forte crescita. In Italia la concorrenza è polverizzata, il discrimine è rappresentato dal fatturato: sopra o sotto i 5 milioni di euro. Molte sono le realtà, con fatturato tra i 3 e i 4 milioni di euro, che non riescono a finalizzare il salto verso i 5 e restano in una sorta di limbo. Ci sono potenzialità di crescita importanti: in Italia, come in Europa.