IDNTT, MarTech Content Factory attiva nella produzione di contenuti omnichannel, diventa sempre più un punto di riferimento internazionale per il settore. Recentemente ha siglato un  importante accordi di cooperazione con l’Università ENSIT – École Nationale Supérieure ‘Ingénieurs de Tunis (ENSIT) per formare talenti. In particolare, IDNTT selezionerà giovani talenti tunisini, laureati in Tecnologie Digitali per avviare un percorso formativo e dotarli di strumenti e competenze per potersi formare professionalmente collaborando con i team di produzione multicanale del Gruppo.

Un riconoscimento importante che apre nuove opportunità per la società guidata da Christian Traviglia, che ha da poco approvato una brillante semestrale. “La crescita di Idntt – commenta IL CEO e Fondatore – poggia su linee organiche e testimonia il giusto posizionamento della nostra realtà in un mercato in forte crescita. Siamo al lavoro, però, per avviare anche un percorso di sviluppo basato su linee esterne, guardando al mercato italiano e a quello spagnolo in particolare”.

La semestrale riflette ricavi a € 4,7 milioni (+25,5% yoy) ed Ebitda a circa € 1,21 milioni, in crescita del 25,1% rispetto al primo semestre 2021, con marginalità pari al 25,9%. Come commenta questi risultati?

La semestrale è stata molto positiva, continua la nostra crescita organica. Un elemento capace di dimostrare che l’azienda è posizionata in modo corretto in un mercato in espansione, che registra incrementi a doppia cifra. IDNTT segue il trend di mercato, basti pensare che nel 2019 abbiamo registrato un fatturato annuale pari all’attuale semestrale. È un percorso che ci dà grandi soddisfazioni.

Altro aspetto da non sottovalutare, nell’analisi dei risultati finanziari, è quello relativo all’Ebitda, così come alla Posizione finanziaria netta. Se il fatturato si limita a crescere, senza tradursi in valore per gli stakeholder non ha senso. La nostra è una crescita sana, cresce il fatturato e cresce l’Ebitda, a ritmi sostenuti e costanti. Il nostro business ha una sua stagionalità, si concentra soprattutto nella seconda parte dell’anno e siamo sicuri che l’Ebitda margin toccherà valori importanti con la chiusura del 2022.

Anche la PFN è rilevante, l’Ebitda deve trasformarsi in Cassa. Al 31 dicembre 2021 era a 2,8 milioni e al primo semestre è di 3,1 milioni, con una spesa rilevante per il piano di buy-back che ci porta a detenere l’1% circa del capitale sociale in proprio.

Quali le linee strategiche per la crescita futura?

Alla crescita organica vogliamo affiancare quella per linee esterne. Stiamo selezionando delle target capaci di dialogare con le nostre attività e il nostro business. Guardiamo, quindi, alle società attive nella produzione di content. Non vogliamo essere una azienda conglomerata nel digitale, la nostra forza è anche nella forte specializzazione nella produzione di contenuto. Il nostro obiettivo è far sì che IDNTT sia in grado di produrre qualsiasi tipo di contenuto utile per la nostra clientela, per convertire la comunicazione in vendite. Fondamentale è guardare al fenomeno dei contenuti generati dagli utenti, basti pensare agli influencer, al fenomeno YouTube. È una realtà nella quale vogliamo essere presenti, anche in modo importante, avviando collaborazioni con le società che li rappresentano e non escludendo la possibilità di acquisizioni in questa direzione. Vengono selezionati talent in funzione dell’interesse nel mercato e vengono supportati nella produzione dei contenuti quotidiani, finalizzati ad aumentare l’audience ma anche a trovare brand che vogliono farsi raccontare. Non è più un contenuto servizio ma un contenuto prodotto, che diventa esclusivo.

Quali le caratteristiche di una potenziale target e quali sono i mercati di maggior interesse per IDNTT?

Puntiamo a crescere in Italia, dove non siamo presenti con una sede. Anche la Spagna rappresenta un’area geografica di grande interesse, anche perché apre al mercato latino-americano. Per quanto riguarda le acquisizioni, invece, guariamo a potenziare e aggregare content factory e talenti, produttori di contenuti validi. Per gli influencer siamo interessati a soggetti con alle spalle un’agenzia in grado di coprire almeno 30 milioni di utenti unici in Italia. Il bilancio è un altro elemento a cui prestiamo attenzione nella valutazione di operazioni di M&A, vogliamo dialogare con realtà capaci di produrre content e allo stesso tempo prestare la dovuta attenzione al conto economico.