Nel portafoglio di Shedir Pharma Group ci sono oltre 60 brevetti per più di 15 aree terapeutiche. Integratori, farmaceutica e, da pochi anni, la linea per gli animali domestici. Un percorso iniziato nel 2008 e che oggi vede il Gruppo approvare una semestrale molto positiva. Nel primo semestre 2022, infatti, i ricavi sono pari a 23,76 milioni di euro, +25% rispetto alla prima metà dell’anno precedente. La Business Unit 1, ossia quella relativa alla commercializzazione di integratori, dispositivi medici e dermocosmetici ha riportato un forte incremento del fatturato (+27%) anno su anno, e la Business Unit 2 ossia quella farmaceutica fa registrare una crescita dei ricavi del 30% attestandosi sui Euro 2,9 milioni, ovvero circa il 12% del fatturato del Gruppo. L’EBITDA, pari a Euro 2,7 milioni, risulta in aumento rispetto al 30 giugno 2021 (+20%), e si attesta, come incidenza, sul 12% dei ricavi.

“Proseguiremo la nostra crescita investendo in ricerca e guardando all’estero, anche con potenziali acquisizioni – Antonio Scala, amministratore delegato di Shedir Pharma Group -. Inoltre, siamo certi che la nuova linea Pet ci darà importanti soddisfazioni”.

Quali sono le tappe dello sviluppo di Shedir Pharma Group?

Siamo partiti nel 2008 con un focus specifico sui settori degli integratori alimentari, dispositivi medici e dermocosmetici e con un approccio diverso rispetto ai nostri competitor. Le nostre proposte, infatti, fortemente innovative si propongono da sempre di portare alla classe medica, quindi ai pazienti, soluzioni per la prevenzione di diverse patologie in numerose aree terapeutiche, con l’obiettivo di aumentare la qualità di vita del paziente, offrendo al medico soluzioni coadiuvanti delle terapie classiche a base di sostanze farmaceutiche.

La stessa classe medica, che oggi pesa per oltre il 50% sulla scelta di consumo in ambito salute, ha acquisito consapevolezza dell’importanza e del ruolo svolto nelle terapie degli integratori alimentari e, anno dopo anno, questo ha portato a una crescita del settore molto sostenuta. Shedir Pharma Group è riuscita a conquistare una posizione di leadership nel mercato di riferimento, grazie a una rete commerciale capillare e a un portafoglio prodotti che copre oltre 15 aree terapeutiche.

Nel 2017, poi, abbiamo debuttato nel settore farmaceutico con la divisione Dymalife, basata sullo stesso approccio della storica divisione per gli integratori: una rete capillare di informatori e prodotti per presidiare specifiche aree terapeutiche.

Oggi guardiamo anche alla crescita geografica, siamo impegnati nell’espansione all’estero. Siamo alla ricerca di distributori esteri che apprezzino la qualità dei nostri prodotti e i 60 brevetti che possiamo vantare nel nostro portafoglio, relativi sia a integratori sia a dispositivi medici. Abbiamo anche cercato di portare a termine delle acquisizioni, che potessero coadiuvare questo nostro processo di crescita. Va in questa direzione l’operazione dello scorso giugno, che ha visto protagonista Again Life Italia, una società già presente sui mercati esteri con soluzioni proprie dedicate all’area oncologica. È presente in mercati importanti, come la Germania, la Francia, i Paesi Scandinavi. È presente con i suoi brevetti in oltre 100 Paesi nel mondo, rappresenta un ottimo volano.

Infine, siamo presenti anche nel settore Pet. Dal 2019 abbiamo studiato, sviluppato e lanciato sul mercato una linea di prodotti dedicati a cani e gatti, un settore in forte espansione. È una delle divisioni che cresce maggiormente all’interno del Gruppo.

Quali divisioni hanno trainato la crescita nel primo semestre 2022?

Hanno registrato tutte ottime performance. Quest’anno è tornata a crescere anche il comparto dei prodotti respiratori, che con il Covid-19 ha subito un forte rallentamento con l’assenza totale della curva influenzale. Bene anche la farmaceutica, che può avvalersi del contributo di prodotti unici, come Eminocs, farmaco brevettato, che ci consente di parlare alla classe medica con una proposta unica nel suo genere.

Puntiamo a crescere seguendo le linee strategiche condivise: crescita interna e integrazione del business con farmaceutico e linea PET, crescita estera, proseguendo con le acquisizioni, assumere nuove risorse, potenziando il nostro organico e acquisendo talenti.

La semestrale è il risultato di tutti gli sforzi fatti negli ultimi anni per caratterizzare la nostra offerta in modo unico e altamente qualificato: una scelta fondamentale in un mercato tanto frammentato come quello degli integratori alimentari.

Quali sono i mercati esteri più interessanti?

L’ultima acquisizione, come visto, ci consente di essere sul mercato tedesco, francese, scandinavo oltre che in altri paesi ad elevato potenziale. Solo per citarne alcuni. Puntiamo ad aumentare i volumi di vendita, potendo offrire anche sinergie basate su brevetti. Siamo presenti con una nostra società controllata in Spagna, con una piccola struttura commerciale e un portafoglio prodotti con interessanti prospettive di crescita. Una testimonianza concreta del fatto di aver adottato un modello assolutamente esportabile e scalabile. Guardiamo, senza dubbio, con grande interesse agli Stati Uniti, dove possiamo contare già su una presenza da consolidare.

Quanto conta l’R&D?

È fondamentale. Abbiamo una struttura interna, con una equipe di circa 20 persone, ma si tratta di una realtà aperta all’esterno. Gestisce il processo lungo tutta la vita del prodotto, dall’idea di sviluppo al post vendita, quando vengono raccolti i dati derivanti dagli studi clinici sul prodotto. Le Università sono un riferimento importante, sia in Italia che all’estero.

Quali sono i pilastri della strategia di crescita della società?

Il principale pilastro è “Rimanere fedeli alla salute”, un approccio al mercato che si propone di essere distintivo, basandosi su prodotti innovativi ed efficaci. Puntiamo a essere leader di settore, grazie all’esperienza e alla continua ricerca.

Quali le aspettative per la linea Pet?

Oggi siamo in linea con le nostre previsioni in termini di volumi. La linea Pet raggiungerà risultati importanti, che incideranno positivamente sui nostri numeri consolidati. È un mercato fertile e c’è spazio per crescere.