a.d. Alessandro Rosso-min Nel settore dei servizi tecnici e dell’ingegneria nasce un gruppo che vanta nell’esercizio 2017 un valore della produzione consolidato proforma di circa 31,1 milioni di euro, con Ebitda consolidato proforma di circa 5,7 milioni di euro.

Sono questi numeri che danno il senso della recente operazione promossa da TPS Group, società operativa nel comparto aerospaziale, con l’integrazione del Gruppo Satiz TPM, che realizza servizi analoghi ma nel settore automotive. Un percorso che rafforza il ruolo svolto dalla società guidata da Alessandro Rosso, amministratore delegato di TPS Group, nel mondo dei servizi tecnici, della progettazione e dell’ingegneria e che ne amplia il mercato di riferimento.

TPS Group ha chiuso il primo semestre 2018 in significativa crescita, con ricavi a 9,8 milioni di euro (+10% su 1H2017) ed Ebitda a 2 milioni di euro (+3% su 1H2017).

Partiamo dai numeri, ricavi a +10% nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Quali i pilastri della crescita?

I dati della relazione finanziaria semestrale 2018 confermano il percorso di crescita avviato negli ultimi anni, fatto sia di crescita organica che di sviluppo attraverso l’acquisizione di eccellenze industriali che hanno progressivamente aumentato il nostro raggio d’azione. In particolare nel primo semestre registriamo buoni risultati nei segmenti della documentazione tecnica per il mondo aeronautico e negli sviluppi ingegneristici.

L’integrazione con il Gruppo Satiz TPM quali opportunità apre per il Gruppo TPS?

L’integrazione rafforza la nostra presenza sul mercato nazionale e riteniamo possa aprire anche a nuove opportunità in ambito internazionale. Da un lato TPS Group acquisisce una maggiore dimensione che vediamo come propedeutica a ulteriori evoluzioni. Dall’altro Satiz TPM porta in dote alcune attività molto interessanti quali lo sviluppo ingegneristico di autovetture full electric e alcune applicazioni di realtà aumentata, due direzioni nelle quali pensiamo valga la pena investire.

Quali occasioni di crescita offre sui mercati internazionali, quali i nuovi mercati a cui puntate?

Già da tempo TPS Group ha avviato un percorso che consentirà di operare negli Stati Uniti per il supporto tecnico ai costruttori di velivoli. Guardiamo anche ad alcuni altri paesi europei e stiamo programmando una presenza anche in Medio Oriente che rimane un mercato di riferimento importante per le attività legate al comparto aeronautico.

Il processo di integrazione tra le due società sarà complesso?

Abbiamo molti punti di contatto e contiamo di procedere in tempi rapidi a un’integrazione tra le due realtà. Il processo dovrà consentire sinergie sia sul fronte dei ricavi che su quello dei costi, attraverso una revisione organizzativa che consenta il migliore utilizzo delle risorse chiave del nostro Gruppo: i dipendenti.

Automotive e aerospazio, due settori di riferimento per l’economia italiana. Quali le prospettive di crescita per TPS?

L’Italia vanta in campo aeronautico uno dei principali player mondiali nella costruzione di velivoli: Leonardo S.p.A. Si tratta di un’azienda all’avanguardia in termini tecnologici e decisamente competitiva, come dimostrano anche i recenti contratti siglati proprio negli Stati Uniti per la vendita di elicotteri.

In questo settore TPS ha saputo mettere in evidenza la capacità di realizzare servizi innovativi mantenendo flessibilità, efficacia operativa e velocità di risposta. L’insieme di questi elementi costituisce un vantaggio competitivo che pensiamo ci consentirà di seguire Leonardo nei suoi sviluppi.

Quanto conta l’innovazione?

Entrambi gli ambiti in cui operiamo, quello aeronautico e quello automotive, devono essere sempre tecnologicamente all’avanguardia e necessitano di una continua ricerca di nuove soluzioni tecniche per garantire competitività, efficienza e sostenibilità. TPS Group da anni segue questo trend, con investimenti in tecnologie informatiche e con la progettazione di sistemi avanzati e innovativi per supportare i nostri clienti.