Alessandro RossoMILANO (AIMnews.it) – Collocata a fine marzo a 3,2 euro per azione, Tps Group ne vale ora oltre 4,4 euro circa: un rialzo di quasi il 40% rispetto al +11% circa messo a segno dal Ftse Aim. “Siamo ovviamente soddisfatti di questo trend che dimostra l’apprezzamento del mercato per il nostro progetto industriale e da parte nostra stiamo portando avanti le strategie annunciate in fase di Ipo – ci spiega Alessandro Rosso, Ad del gruppo di Gallarate, leader nel settore dei servizi tecnici e ingegneristici in campo aeronautico – Abbiamo infatti utilizzato parte dei proventi dell’aumento di capitale con cui siamo sbarcati all’Aim per fare due importanti acquisizioni.

Perché sono state importanti?
Con ICB portiamo nel gruppo competenze nell’avionica e la progettazione di software che regolano il funzionamento degli apparati aeronautici. Si tratta di un’azienda con competenze tecniche di altissimo livello e che costituisce una vera eccellenza che andrà proposta anche a nuovi clienti.
Con Stemar acquisiamo competenze nel cosiddetto Cost Engineering, ovvero in quelle metodologie di analisi e progettazione che consentono la riduzione del costo dei componenti di sistemi complessi. Si tratta di processi ormai consolidati in molti settori industriali, quali l’automotive, che per ovvie ragioni si stanno estendendo rapidamente. Vale la pena segnalare che il principale cliente di Stemar è Ferrari.

Altre operazioni in vista?
In questo momento ci stiamo concentrando sull’integrazione nel nostro Gruppo delle società che abbiamo acquisito. Non escludiamo che possano concretizzarsi nuove opportunità: abbiamo diversi dossier sul tavolo, italiani ma anche esteri, ma per ora è prematuro dire se si potranno sviluppare entro l’anno. Il percorso che stiamo portando avanti è di un consolidamento interno delle nostre attività e di acquisizione di nuove competenze.

E a livello di crescita organica?
Le aziende del gruppo stanno andando bene, i risultati sono in linea con le nostre previsioni. Se consideriamo anche alcuni progetti aeronautici che abbiamo acquisito e che partiranno nella seconda parte dell’anno possiamo ritenere che gli obiettivi che ci eravamo dati siano decisamente alla nostra portata.

Il core business rimarrà comunque preponderante anche nei prossimi anni, pur con l’avvio di una fase di diversificazione?
Il nostro core business rimane quello dei servizi tecnici e dell’ingegneria in campo aeronautico: è e resta il driver principale della nostra attività. Con le nuove acquisizioni stiamo aggiungendo componenti a questa nostra catena del valore. L’operazione di diversificazione effettuata ci permetterebbe di allargarci eventualmente anche ad altri settori industriali, ma riteniamo che in ogni caso quello aeronautico rimarrà il nostro settore di riferimento.

Come descriverebbe il settore?
Il settore aeronautico è fatto di pochi grandi player a livello internazionale, tra i quali sicuramente l’italiana Leonardo costituisce un’eccellenza, intorno ai quali operano molte aziende come la nostra che offrono servizi di ingegneria, di strumentazione, di progettazione e di produzione di parti e componenti.
Quello dei servizi tecnici per il mondo aeronautico è un settore nel quale c’è una forte competizione, certamente sui prezzi ma anche e soprattutto sul livello qualitativo delle attività e sulle tempistiche di reazione. Stiamo sempre parlando di macchine che volano e che, se hanno un problema, non si possono parcheggiare a lato strada… L’aspetto tecnico di conseguenza è curato in ogni dettaglio e in misura molto maggiore che in altri comparti industriali. In questo contesto, riteniamo che non vi siano, in Italia, altre aziende che possano gareggiare con noi sull’intera catena del valore offerto.

E la qualifica di Pmi Innovativa in cosa eventualmente vi può agevolare?
Lo status di Pmi innovativa certifica il percorso di investimenti in R&D che abbiamo realizzato negli ultimi e che continueremo a portare avanti. Da un lato abbiamo sviluppato una serie di strumenti informatici che consentono l’erogazione dei nostri servizi tecnici con modalità innovative e con una maggiore efficienza, dall’altro continuiamo a investire nell’attività di progettazione e in particolare nella ricerca di soluzioni aeromedicali per mantenerci all’avanguardia. Credo quindi che la qualifica di PMI sia per noi un riconoscimento a quanto fatto negli ultimi anni, e costituisce anche un potenziale vantaggio per chi decide di investire nella nostra azienda. Una sorta di bollino di qualità di quel che sappiamo fare.