MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Redelfi ha approvato il Piano Industriale 2022-2026. I driver sui quali il Gruppo intende focalizzare la propria strategia di crescita nei prossimi 4 anni, coinvolgeranno le tre Business Units e in particolare lo sviluppo Green che rappresenterà mediamente il 60% del volume d’affari consolidato a fine piano.

Si prevede un significativo sviluppo del Gruppo nel mercato americano attraverso i progetti in ambito BESS (Battery Energy Storage System) negli Stati Uniti relativi alla vendita e al rilascio delle autorizzazioni ad investitori istituzionali, nonché la realizzazione di CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) in Italia.

L’aumento della penetrazione nella rete dell’energia prodotta da fonti rinnovabili (non programmabili e instabili) determina la necessità di creare soluzioni di stabilizzazione quali il battery storage. Il piano industriale prevede lo sviluppo delle autorizzazioni di una pipeline di progetti per circa 1,4 GigaWatt di potenza in 4 anni, per un ammontare complessivo dell’investimento del Gruppo nel 2023 di Euro 2,6 milioni.

In particolare in U.S. si prevede una significativa crescita di BESS grazie alla legge Inflation Reduction Act (IRA) approvata dal governo Biden nell’agosto 2022, che prevede un investimento pari a $ 128 miliardi destinati all’energia rinnovabile e al relativo stoccaggio. Il management di Redelfi sfrutterà per tale scopo la propria esperienza pluriennale nel campo delle energie rinnovabili e il network statunitense sviluppato nel corso degli anni dalle esperienze pregresse.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono associazioni create tra cittadini, amministrazioni locali, attività commerciali e/o piccole medie imprese con lo scopo di produrre e condividere energie da fonti rinnovabili in un’area geografica circoscritta. Redelfi, nel ruolo di investitore, sosterrà la realizzazione degli impianti fotovoltaici a servizio delle CER con un investimento complessivo pari a circa Euro 5,5 milioni entro il 2024.

La BU Martech, il cui fatturato è previsto incidere mediamente circa poco più del 30% nell’arco di piano, prevede il consolidamento dell’attività di consulenza in ambito IT, lo sviluppo e il lancio dei due prodotti Jarions (aggregatore di contenuti social in un’unica piattaforma dedicati alla gestione dei flussi aziendali) e Adest (piattaforma di dynamic product placement che utilizza la Realtà Aumentata per il posizionamento di brand e di prodotti). Il Gruppo prevede prudenzialmente il consolidamento dei primi ricavi, dopo una fase di Beta test period, a ridosso, rispettivamente, della seconda metà del 2024 e la prima metà del 2025, dal momento che entrambi i prodotti sono ancora in fase di sviluppo a causa della difficoltà di reperire personale qualificato riscontrata in questi mesi.

La BU GreenTech, infine, prevede lo sviluppo del progetto FinTech GreenQuest, che ha l’obiettivo di veicolare capitali per la riforestazione, tramite l’emissione di cryptocurrency. Secondo le previsioni da piano industriale, i primi ricavi sono previsti nel Q4 2023.

Il Valore della produzione al 2026 è previsto a 44-45 milioni di euro, con Ebitda a 23-24 milioni.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Davide Sommariva ha così commentato: “Con la presentazione del Piano Industriale 22-26, abbiamo deciso di assumere un importante impegno con il mercato, forti dell’esperienza nel settore green e della nuova struttura creata. Stiamo lavorando ai sottostanti industriali che permetteranno alla Società di realizzare lo sfidante Piano e, in considerazione degli importanti investimenti a cui dovremo far fronte principalmente nei primi due anni di piano per poter sviluppare le attività principali della business unit green, stiamo valutando alcune opzioni di finanziamento”.