Xenia porta su EGM le competenze e le innovazioni di un gruppo attivo nell’ambito ospitalità da oltre trent’anni. La scelta della quotazione è frutto della volontà di essere al passo con i tempi in un settore, come quello del turismo, alle prese con trasformazioni costanti. Per Ercolino Ranieri, amministratore delegato di Xenia Società Benefit, “la quotazione contribuirà a favorire il processo di riorganizzazione, accrescendo robustezza e visibilità del nostro brand. Inoltre, siamo convinti che questa scelta favorirà la possibilità di nuove partnership commerciali”. L’Ipo resta un punto di partenza, una nuova fase nella storia di una realtà pronta a scrivere nuove pagine in uno dei comparti di riferimento dell’economia nazionale.

Quali le attività di Xenia?

La nostra storia inizia nel 1992, con un’altra denominazione ma operavamo già in ambito turistico, in particolare nel business travel. Questo l’assetto fino al 2015, anno in cui abbiamo anche ceduto il ramo d’azienda legato al business travel a un’importante multinazionale per concentrati sul progetto di Hospitality Company che intendeva capitalizzare tutta l’esperienza maturata negli anni. Operiamo – sia lato domanda che lato offerta – in questo settore con tre linee di business: l’accommodation, in cui rientra anche la gestione dell’intero processo dei servizi alberghieri per gli equipaggi di compagnie aeree, ferroviarie, marittime etc.; la gestione del nostro gruppo alberghiero con brand Phi Hotels e la distribuzione di camere e tariffe di hotel partner su sistemi professionali attraverso la piattaforma proprietaria XENIAtoBOOK. Sul primo fronte ci occupiamo di individuare soluzioni ricettive, non solo alberghi, per conto di clienti prevalentemente B2B: corporate, tour operator, grossisti, agenzie. La seconda linea di business è quella relativa al nostro gruppo alberghiero, identificato dal brand Phi Hotels, che oggi conta sei strutture di categoria quattro stelle. Il progetto legato allo sviluppo di questa linea di business si concentra soprattutto nel Nord Italia. Infine, la terza linea di business è XENIAtoBOOK, un sistema distributivo per alberghi di terze parti che attualmente raggruppa circa 1200 strutture tra Italia ed estero, si tratta di un canale B2B, destinato a operatori professionali.

Quali gli obiettivi che Xenia si propone di realizzare con la quotazione?

Il turismo è in continua trasformazione, la pandemia ha impresso una forte accelerazione a questi cambiamenti e siamo convinti che nei prossimi anni le sfide e le conseguenti opportunità continueranno ad aumentare. Il nostro obiettivo è quello di coglierle e non farci trovare impreparati. La quotazione contribuirà a favorire il processo di riorganizzazione, accrescendo robustezza e visibilità del nostro brand. Inoltre, siamo convinti che questa scelta favorirà la possibilità di nuove partnership commerciali. Circa dieci anni fa abbiamo avviato un processo di riorganizzazione aziendale che ci ha permesso di essere pronti alle sfide richieste dal processo di IPO, con amministratori indipendenti e una governance strutturata.

La quotazione resta, però, un punto di partenza per lo sviluppo delle nostre attività e la crescita del gruppo.

Come è cambiato il turismo con la pandemia?

La pandemia ha accelerato le trasformazioni in corso, a partire da quella digitale. Evoluzioni importanti erano già attive, basti pensare alle trasformazioni dettate dall’avvento di piattaforme per gli affitti brevi. Il turismo attraversa, da sempre, grandi fasi storiche: l’avvento delle compagnie aeree low cost, ad esempio, che ha moltiplicato le destinazioni turistiche. Oggi forse si sono ridotti i tempi di permanenza ma aumenta la frequenza con cui si viaggia. Cresce il numero degli aeroporti, con il conseguente sviluppo di nuovi territori, con una crescente concorrenza geografica. Queste trasformazioni incidono anche su altri aspetti, è cambiata anche l’offerta della ristorazione. Per fare ancora un esempio, oggi parliamo di business travel non più come viaggi d’affari ma come esperienze in grado di offrire e affiancare al lato business anche l’aspetto leisure, il cosiddetto bleisure. Infine, pensiamo all’impatto del fenomeno delle recensioni sulle scelte degli utenti. Tutte queste trasformazioni richiedono anche nuove figure professionali, come il revenue manager, e investimenti continui in tecnologia e prodotti. Non bisogna mai dimenticare che questo è un settore dove spesso è l’offerta che genera la domanda. Le sfide da affrontare nei prossimi anni sono davvero numerose, essere pronti a coglierle può trasformarle in opportunità.