pietro_peligra E’ la pmi italiana più giovane a debuttare sull’Aim. A venti mesi dalla sua nascita, Portobello, azienda di fornitura di prodotti di qualità a prezzi accessibili e nella distribuzione di servizi media anche attraverso attività di barter, suona la campana di Piazza Affari e, dallo scorso luglio, viene ammessa alle negoziazioni del titolo sul listino dedicato alle pmi. Piccola ma con piani di crescita ben precisi. “Tre le direttrici da seguire – spiega Pietro Peligra, consigliere della società -: aumento dei punti vendita, crescita dei media proprietari o in esclusiva, avvio del franchising”. Nel 2017 i ricavi sono pari a 10 milioni di euro, l’Ebitda è a 0,5 milioni, l’utile netto supera gli 0,3 milioni.

La quotazione a venti mesi dall’avvio delle attività. Cosa vi ha spinto verso Piazza Affari?

La quotazione rappresenta un’ottima opportunità di crescita per la società e di rafforzamento della nostra brand awareness. Abbiamo costruito insieme l’azienda e la quotazione. Un momento impegnativo ma, allo stesso tempo, un acceleratore dello sviluppo imprenditoriale. La raccolta è stata di 2 milioni di euro, una cifra capace di imprimere slancio alle nostre attività e, cosa ancora più rilevante, attraverso l’AIM acquisire maggiore visibilità. Un aspetto determinante per il successo della strategia basata sul franchising che ci prepariamo a perseguire. Piazza Affari è sinonimo di affidabilità, trasparenza, credibilità. Per un gruppo nato da poco sono aspetti da non sottovalutare.

Che riflesso avrà il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari su Portobello?

Sono stati fatti passi avanti rispetto al 2017, con i decreti attuativi, e attendiamo la comunicazione relativa al rinnovo per il 2019. Il credito di imposta è un incentivo, una leva utile per convincere i dubbiosi o spronare gli attuali investitori a incrementare il budget destinato a questa spesa. Per noi, per il modello evoluto a cui facciamo riferimento – e che si basa, prevalentemente, sul cambio merci – è una notizia positiva, uno strumento capace di dare nuovo impulso a un settore caratterizzato, troppo a lungo, da stagnazione. E’ una misura che accelera un percorso di crescita, della quale i nostri partner potranno beneficiare sia per quanto riguarda gli investimenti diretti sia per quanto riguarda quelli legati allo scambio merci.

Nei prossimi mesi apriranno nuovi punti vendita. Perché scegliere i negozi nell’era dell’e-commerce?

Il consumatore italiano è spinto all’acquisto da due leve: prezzo e marchio. Alcuni studi dimostrano che, a differenza di quello che accade negli Usa o in altri Paesi europei, a spingere gli italiani verso le piattaforme di e-commerce è solo la convenienza economica. Viene così meno, però, la gratificazione dell’esperienza d’acquisto, che in Italia rimane importante. Portobello supera questo gap, offrendo agli acquirenti i tre elementi chiave dello shopping: il vantaggio economico, con offerte numerose e sempre nuove, la marca, l’acquisto presso un punto vendita accogliente. Qui, tra l’altro, è possibile imbattersi nell’esperienza della scoperta. Si entra per acquistare un determinato prodotto ma poi si scoprono opportunità nuove, tanto che il nostro scontrino medio conta 5 articoli.

Tre le linee guida per la crescita di Portobello nei prossimi mesi. Ce le racconta?

Il nostro obiettivo è quello di far crescere la presenza di Portobello sul territorio nazionale, con propri punti vendita. Per farlo, daremo un forte impulso allo sviluppo della business unit dedicata alle attività media, incrementando il numero di media proprietari o in esclusiva, anche con acquisizioni. Questi investimenti vanno letti soprattutto in un’ottica di crescita del business principale, che è quello legato al retail. Gli spazi pubblicitari vengono utilizzati proprio seguendo il modello dello scambio merci, che ci permette di accedere a un’ampia offerta di prodotti a costi vantaggiosi. Due elementi che vanno, inevitabilmente, a migliorare l’esperienza d’acquisto dei nostri clienti. Inoltre, proseguiremo con l’apertura di punti vendita, al momento nel Lazio. Una scelta, quella di concentrare le aperture in un territorio definito che ci aiuta ad accrescere la visibilità. Infine, il franchising ha l’obiettivo di portare Portobello al di fuori dei confini regionali, con una presenza su tutto il territorio nazionale. Un obiettivo che contiamo di perseguire a partire dal 2019, mentre entro la fine dell’anno ci proponiamo di individuare i nostri partner.