Prosegue la crescita a tre cifre di Portobello. Nel 2019 ricavi, marginalità e utile netto fanno segnare incrementi, anno su anno, superiori al 100 per cento. “È solo un punto di partenza”, commenta Roberto Panfili, Co-founder e COO di Portobello. Una società giovane, con un business model anticiclico che le consente di raggiungere risultati importanti anche in contesti complessi, come quello attuale. Dal retail ai media, le aree di riferimento macinano successi per il terzo anno di fila.

Crescono ricavi, EBITDA e utile netto. Qual è l’elemento chiave del successo di Portobello?

Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti, che rappresentano un punto di partenza e non possono essere considerati un punto di arrivo. La leva strategica è il nostro modello di business, unico in Italia e in Europa. Grazie al barter, alla visibilità offerta attraverso i nostri media in cambio di prodotti da rivendere presso i nostri store, riusciamo a proporre alla clientela finale merce di alta qualità a prezzi più competitivi delle piattaforme di e-commerce, offrendo una buona esperienza di acquisto. Siamo anticiclici e questo ci permette di ottenere risultati positivi anche in contesti complessi. Siamo convinti che il negozio di prossimità rappresenti il futuro, più dell’online e dei grandi centri commerciali. Permette di entrare in possesso della merce subito, favorisce un’esperienza di acquisto buona, a prezzi altamente competitivi. È in grado di competere con Amazon. Abbiamo registrato una quantità di barter, inoltre, ben oltre le nostre aspettative.

Quali i prossimi passi?

Abbiamo espresso ancora poco del nostro potenziale. La piena operatività della rete franchising sarà un buon traino per  lo sviluppo futuro. Interesserà l’intero territorio nazionale, con le sole eccezioni di Lombardia e Lazio dove abbiamo scelto di essere presenti con punti vendita diretti. Siamo già partiti con la campagna pubblicitaria che vede protagonista Paolo Bonolis. In due giorni abbiamo ricevuto circa 400 (ndr al 27 marzo) richieste di affiliazione. Il nostro è un modello di business rivoluzionario, basata sui principi dell’economia circolare.

Su quali principi poggia la strategia di crescita Portobello?

Lo sviluppo della rete distributiva e di quella commerciale. Il barter è in crescita anche grazie alla presenza di agenti sul territorio nazionale che propongono e promuovono il nostro marchio. Attraverso il  cambio merci si sviluppa anche l’area media. Media e retail sono, senza dubbio, le due aree di attività dalle quali aspettiamo la crescita più sostenuta nei prossimi anni. Il B2B, invece, crescerà meno.

Qual è l’impatto della diffusione del Coronavirus sulle attività Portobello?

Cresce l’attenzione delle aziende verso il barter. Il cambio merci sarà uno strumento utile per la ripresa dopo la pandemia. Le aziende potranno contare su meno cassa ma la merce rappresenterà una strada per riavviare le attività. Anche i bonus fiscali relativi alla pubblicità, come previsto dal Cura Italia, amplifica le opportunità in questa direzione con sgravi al 30 per cento. Il nostro modello organizzativo, inoltre, ci consente di affrontare questo momento di difficoltà con serenità, grazie a una struttura snella.