Luigi Giannotta foto

MILANO (AIMnews.it) – “Il mercato Aim Italia si sta dimostrando un ottimo territorio per le piccole e medie imprese italiane che hanno l’obiettivo di crescere sul mercato dei capitali. E le 64 società quotate, di cui la maggior parte negli ultimi due anni – sette soltanto da inizio 2015 – ne sono la prova”. È conciso Luigi Giannotta, direttore generale di Integrae Sim: il broker milanese è fra i principali player su questo mercato e ha portato a termine metà delle 18 Ipo avvenute nel 2014 e due di quest’anno. “In totale abbiamo portato in quotazione 21 delle 64 società di questo listino, ma in pipeline su Aim Italia ci sono ancora fino a cinque imprese che potenzialmente potrebbero quotarsi entro il primo semestre e altrettante che presentano i requisiti per l’IPO nella seconda parte dell’anno” aggiunge Giannotta.

Che parametri dovrebbe almeno avere un’azienda per sbarcare all’Aim?
“In realtà non possiamo parlare di dimensioni minime, quanto piuttosto di business model e di prospettive di crescita. Idealmente possiamo considerare un collocamento che va da un  minimo di 3- 5 milioni di euro e quindi una valorizzazione pre money di una ventina di milioni di euro almeno. Il vantaggio di Aim Italia è poi che gran parte dell’investimento per la quotazione si presenta solamente quando l’IPO è certa, mentre in caso di rinuncia il costo è minimo”.

Quali sono i settori più gettonati?
“Green e rinnovabili, Servizi finanziari, Media e Digital sono attualmente i comparti in cui rileviamo una maggiore presenza di società sul mercato e che attirano maggiormente l’interesse degli Investitori Istituzionali. Tuttavia notiamo anche un crescente interesse da parte di esponenti dell’industria, soprattutto meccanica ed elettromeccanica, ma anche nella chimica-farmaceutica. Un buon segnale, dato che rappresenta il nucleo del tessuto imprenditoriale italiano. E il fatto che anche questo settore inizi a essere attratto dalla Borsa significa a nostro giudizio che Aim Italia si sta muovendo nella direzione giusta e sta centrando il proprio obiettivo: essere il listino delle Pmi italiane e la base di partenza per supportarne la crescita”.

Un dato supportato dal fatto che il collocamento azionario in occasione delle IPO avviene tramite aumento di capitale, segno quindi che non si tratta di un disimpegno degli azionisti di maggioranza quanto piuttosto della volontà di reperire risorse per la crescita dimensionale delle società in via di quotazione. Una crescita che siete pronti a supportare oppure seguite solo l’operazione di collocamento?
“Come indica anche la nostra denominazione, il nostro obiettivo è integrare le nostre funzioni, affiancando nel tempo le iniziative delle società nostre clienti: non solo quindi nella fase di IPO, ma anche come consulenti e nelle eventuali operazioni di finanza straordinaria – continua Giannotta – Infatti l’obiettivo principale di Aim Italia è di agevolare le imprese nel primo passo verso una crescita dimensionale che porti, come conseguenza, dopo qualche anno, al salto dimensionale e alla quotazione sul mercato di Borsa principale”. Escludendo i casi di società che potrebbero fare il “salto” all’MTA in seguito a operazioni straordinarie – ad esempio Gala – a vostro parere vi sono già aziende pronte al passaggio? “Diciamo che entro un paio di anni potrebbero essere diverse le aziende promosse”.

Tornando all’attualità, come giudicate, dal punto di vista settoriale, i conti del 2014?
“Ci sembra che il comparto delle rinnovabili e dell’efficienza energetica abbia registrato buoni numeri e confermi il proprio buon trend di crescita – continua Giannotta. – Anche il settore digitale ha evidenziato risultati interessanti, seppure in questo caso il mercato sia più selettivo e, giustamente, stia premiando i casi di eccellenza del comparto. Questo effetto lo si rileva anche per quanto riguarda i titoli industriali quotati, con gli investitori che hanno premiato le aziende migliori”.