MILANO (PMInews.it) – PMI Capital Research ha aggiornato il TP di Neosperience portandolo a 3,35 euro per azione in seguito ai solidi risultati riportati dal Gruppo nell’esercizio 2022.

I ricavi conseguiti si attestano a 21,0 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente (18,2 milioni di euro) grazie soprattutto al cross-selling tra le società del Gruppo e al numero crescente di clienti rilevanti. L’EBITDA ha raggiunto i 6,4 milioni di euro (rispetto ai 5,9 milioni di euro dell’esercizio 21), mentre l’EBITDA margin si è attestato al 26% rispetto al 27% precedentemente stimato, principalmente a causa dei minori volumi di vendita. L’EBIT è pari a 1,5 milioni di euro, in linea con il risultato dell’anno precedente, con una marginalità del 6%, per effetto di significativi ammortamenti di attività immateriali che dimostrano la volontà del Gruppo di continuare ad investire in soluzioni applicative proprietarie. L’utile netto ha confermato il processo di crescita e si è attestato a 0,88 milioni di euro, registrando un significativo incremento su base annua (+13%).

La posizione finanziaria netta risulta pari a 11,6 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 7,0 milioni di euro, ampiamente giustificato dai 12,5 milioni di euro di investimenti significativi effettuati, con l’obiettivo di sviluppare applicazioni verticali della piattaforma Neosperience Cloud in segmenti di mercato di rilievo.

In un contesto macroeconomico tutt’altro che semplice, il Gruppo ha proseguito il suo processo di crescita concentrandosi sulla riorganizzazione delle attività di business, sulla razionalizzazione della struttura del gruppo e sullo sviluppo di nuove entusiasmanti soluzioni verticali della piattaforma Neosperience Cloud nei settori “HealthTech”, “LegalTech”, “Tourism” e “Security & Safety”.

La recente presentazione del piano strategico 2023-2025 ha enfatizzato le linee guida del Gruppo su tre pilastri: 1) Focus applicativo, concentrando l’evoluzione della piattaforma sul differenziale applicativo specifico del settore, piuttosto che inglobare l’intero stack tecnologico; 2) Modularità, grazie a un’architettura software modulare facilmente integrabile in qualsiasi ecosistema aziendale; 3) Facilità di adozione, accompagnando il cliente nel suo percorso evolutivo, a partire dalla risoluzione di esigenze puntuali.