MILANO (PMInews.it) – Neosperience annuncia la collaborazione di Neosperience Health con CGM Telemedicine parte del gruppo CGM Italia, presentata nell’edizione di Exposanità, in corso a Bologna dal 17 al 19 aprile.

Insieme le due realtà in ambito digital health introducono un nuovo modo per i professionisti sanitari di interagire con i loro pazienti, migliorando significativamente la comunicazione e l’efficienza. La collaborazione ha dato vita a tre casi d’uso progettati congiuntamente e presentati in fiera, dedicati al monitoraggio dei pazienti affetti da scompenso cardiaco e all’assistenza virtuale per i professionisti sanitari per la corretta esecuzione di esami diagnostici.

Nel primo scenario, pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico partecipano a un programma di telemonitoraggio utilizzando dispositivi connessi che registrano e inviano i loro dati vitali a un sistema centralizzato. Questi dati vengono poi analizzati da una piattaforma che genera notifiche seguendo protocolli specifici.

Un assistente virtuale, guidato da un’intelligenza artificiale empatica, comunica direttamente con il paziente per indagare ulteriormente le cause degli avvisi e raccoglie informazioni cruciali per il team medico responsabile della cura del paziente.

Nel secondo scenario invece professionisti medici e farmacisti utilizzano un assistente virtuale per eseguire accuratamente esami diagnostici in ambito di telemedicina. L’interazione tra il personale sanitario e l’assistente virtuale avviene tramite una conversazione fluida tramite un sistema di messaggistica.

“Siamo molto felici per la collaborazione con CGM Telemedicine, che si allinea perfettamente con i nostri obiettivi comuni di migliorare il percorso del paziente all’interno delle strutture sanitarie” ha dichiarato Emanuele Cerquaglia, presidente di Neosperience Health. “I casi d’uso mostrati in fiera rappresentano un’opportunità straordinaria per combinare le nostre forze e applicare tecnologie avanzate che non solo si prendono cura dello stato di salute dei pazienti, ma anche mirano a ridurre le attività a basso valore aggiunto per i nostri operatori sanitari. Questi miglioramenti sono essenziali per elevare la qualità dell’assistenza che possiamo offrire e per rendere il sistema sanitario più efficiente e responsivo alle esigenze di tutti gli attori coinvolti”.