Doxee, multinazionale high-tech leader nell’offerta di prodotti in ambito Customer Communications Management, Digital Customer Experience e Paperless guarda al futuro e si fa guida per la trasformazione delle modalità di comunicazione tra imprese, Pubblica Amministrazione e utenti finali. Lo fa investendo in ricerca e sviluppo, valorizzando competenze e risorse umane, abbracciando nuovi modelli lavorativi, incentrati sul benessere delle persone e sull’importanza delle relazioni. Un impegno che si riflette anche sui risultati finanziari, che vedono il valore della produzione nel 2021 toccare quota Euro 26,1 milioni, dai 22 del 2020, e l’Ebitda attestarsi a Euro 5,3 milioni, da 4,9 milioni. “Risultati in linea con le aspettative – commenta Sergio Muratori Casali, amministratore delegato di Doxee -, che riflettono il nostro impegno sul fronte degli investimenti in ricerca e sviluppo, in sostenibilità e wellbeing”.

Sempre più centrale, nello sviluppo dell’azienda, il tema delle risorse umane e, in particolare, della gender equality. L’ultima assemblea ha approvato la nomina di Paola Leoni come consigliere indipendente, sancendo una svolta importante nella Governance della società, con la prima donna in CdA. Ulteriore spinta all’impegno di Doxee rivolto verso i criteri ESG.

Come commenta i risultati 2021?

Sono in linea con le aspettative, frutto del corretto posizionamento che ci ha permesso di avere una crescita sui ricavi del 18% anno su anno, grazie a investimenti in Ricerca e Sviluppo pari quasi al 16% del valore della produzione. Siamo cresciuti anche grazie al rafforzamento della struttura organizzativa, modellato proprio a supporto della crescita. Da non sottovalutare, poi, che quest’anno abbiamo investito anche nella componente legata al wellbeing e in quella relativa alla sostenibilità. Il nostro impegno, in particolare, è stato rivolto a ridisegnare gli spazi fisici dei nostri uffici, nell’ottica del nuovo lavoro ibrido. Abbiamo realizzato ambienti qualificanti per le relazioni interpersonali, stimolanti per la capacità di produrre innovazione, lasciando alle diverse divisioni la possibilità si scegliere i tempi e i modi più adatti al lavoro per il proprio personale. I risultati parlano da soli, con il rilascio della Doxee Platform 3,  che tramite connettori e API favorisce lo sviluppo di un ecosistema di partnership abilitando così nuovi modelli di business.

Come sta cambiando l’approccio delle imprese e della PA al digitale come strumento privilegiato per la comunicazione?

Osserviamo una forte richiesta di cambiamento nella PA sia locale che centrale, in linea con quanto accade nel mondo delle utilities. Oggi, in particolare, sono le aziende di dimensioni piccola e media a essere sempre più attente e ad avviare piani di digitalizzazione dei processi comunicativi. I clienti sono digitali, sono sempre più abituati a utilizzare questi strumenti e questi linguaggi. In questo scenario è fondamentale aggiornare le anagrafiche ed essere pronti a proporre lo stesso contenuto attraverso canali diversi, la multicanalità è fondamentale per offrire un’esperienza interattiva unica al cliente, altamente personalizzata.

La nostra tecnologia a supporto dell’evoluzione della comunicazione è particolarmente utile per avviare questa rivoluzione, in particolare la linea Doxee interactive experience che consente di creare video personalizzati e micro siti navigabili.  Sono queste le frontiere reali alla digitalizzazione. La PA digitale richiede di adeguare la comunicazione per spiegare, ingaggiare ed educare il cittadino per un’interazione incentrata proprio sulla sua esperienza. Strumenti per recuperare tempo e risorse, con il miglioramento dell’esperienza del cliente.  Anche nello scenario del Reg Tech c’è molto da fare. La digitalizzare dei processi che riguarda la fatturazione elettronica, la conservazione a norma, la firma digitale e il processo per effettuare gli ordini verso la PA richiedono prodotti sicuri, progettati e costantemente aggiornati per consentire il pieno rispetto delle normative fiscali italiane ed europee. È questo un ambito che richiede molto impegno a cui dedichiamo la linee di prodotti paperless experience.

Il PNRR lavora proprio nella direzione della digitalizzazione e la nostra società può supportare questo processo.

Quali sono i settori più promettenti?

Lavoriamo nel Finance, con assicurazioni e bancario, oltre che con telco e utilities, tutti ambiti tipicamente B2C dove la logica del miglioramento e della comunicazione interattiva è importante. Guardiamo con attenzione alla PA, presenta  opportunità di sviluppo per la componente dell’offerta interactive experience. Interessante anche le applicazioni potenziali in ambito automotive e retail, alle prese con le sfide della gestione e valorizzazione dei dati. Infine, monitoriamo anche l’universo delle digital agency e publishing che chiedono prodotti per la creazione in autonomia di video dinamici.

Cosa emerge dall’ultimo Rapporto di Sostenibilità?

Il primo aspetto è quello relativo al ruolo di primo piano che possiamo svolgere nella implementazione di documenti e processi paperless . Abbiamo assunto diversi impegni nei confronti del territorio che ci ospita e dei nostri dipendenti, investendo proprio sul fronte del wellbeing, incentivando ad esempio il lavoro in modalità ibrida e sostenendo i costi per migliorare la postazione di lavoro da casa per ogni dipendente. Continuiamo a lavorare per ottenere ulteriori certificazioni, la prossima probabilmente sarà la B Corp mentre abbiamo già ottenuto la 14001 e stiamo lavorando per assicurarci il massimo rating di legalità. Tutto questo contribuisce a creare valore per i clienti ed è fondamentale nell’ottica dell’attrattività dei talenti.