Nel 2022 si conferma la resilienza del Gruppo TAKE OFF. Nonostante lo scenario economico complesso, la società ha chiuso l’anno con ricavi e prezzo medio di vendita in crescita e con 19 nuovi punti vendita. Importante la presenza nel nord Italia, da consolidare nei prossimi dodici mesi con almeno una decina di aperture e il closing di una acquisizione. “Il prossimo obiettivo – commenta Paolo Mongelli, CFO di TAKE OFF – è guardare ai mercati esteri per crescere al di fuori dei confini nazionali”.

Come si è chiuso il 2022 per TAKE OFF?

Il Gruppo TAKE OFF ha chiuso il 2022 con ricavi caratteristici pari a 29,8 milioni di euro e un trend di crescita del 13%, in rialzo rispetto all’anno precedente. Inoltre, abbiamo registrato un incremento del prezzo medio di vendita: passato dai 15,11 euro a 18,42, una conferma delle capacità del management di gestire al meglio le risorse. È il frutto dell’importante sforzo di efficientamento di tutto il processo messo in atto nei mesi scorsi e che ha coinvolto tutta la catena: partendo dalla logistica alle fasi di approvvigionamento, passando per il processo di vendita.

I risultati del 2022 evidenziano la resilienza del nostro modello di business, anche nell’attuale contesto di mercato globale, molto mutevole, fortemente condizionato dall’inflazione.

Proseguiremo nell’impegno relativo all’ottimizzazione dei processi, al fine di efficientare sempre più tutta la catena: dall’acquisto delle materie prime fino alla vendita al dettaglio all’interno dei nostri store.


Il Gruppo sta registrando una crescita importante nel numero di punti vendita. Quali sono i prossimi obiettivi?

Ci siamo concentrati e dedicati sulla crescita sul territorio nazionale, con apertura di numerosi punti vendita soprattutto nelle regioni settentrionali, dove eravamo meno presenti. Continueremo a portare avanti il nostro piano di espansione che poggia sulla crescita organica, attraverso un piano di aperture che proseguirà anche nel 2023, con il proposito di raggiungere i 60 punti vendita e puntare all’estero, aprendoci a una nuova fascia di consumatori. Siamo in fase di studio, la risposta ricevuta in questi primi mesi dalle nuove aperture è stata molto positiva. Abbiamo inaugurato un numero di punti vendita superiore a quelli pianificati per il 2022, una grande soddisfazione ma anche il risultato di un percorso molto impegnativo.

 

L’acquisizione resta un obiettivo da perseguire?

L’anno appena concluso, ci ha visti fortemente impegnati nel piano di aperture. L’acquisizione, però, resta una priorità, una leva strategica per favorire la crescita. Richiede tempi lunghi, un’attenta analisi e la giusta target. L’abbiamo individuata e puntiamo a finalizzare il processo di acquisizione quanto prima, entro il 2023. Come ben sappiamo, non si tratta mai di operazioni semplici, vanno valutate bene, prendendo in considerazione diversi fattori, pianificando e ipotizzando scenari diversi prima di procedere al closing.

 

Su quali altri pilastri poggia la crescita del Gruppo?

Senza dubbio sulla sostenibilità. È un tema che ci vede in prima fila, siamo impegnati nella riduzione degli impatti che la nostra attività ha sull’ambiente e puntiamo, invece, ad accresce il nostro contributo sociale. Cerchiamo di darne evidenza con il Bilancio di Sostenibilità, che verrà pubblicato a maggio. Un documento certificato, sottoposto a verifica da parte di un ente indipendente. Nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità, siamo in una posizione di consapevole responsabilità, che ci spinge ad accrescere il benessere dei nostri dipendenti e tutelare sempre più le risorse naturali. Il nostro lavoro guarda alla trasparenza e al dialogo con tutti gli stakeholder, il Bilancio di Sostenibilità diventa un ulteriore strumento per migliorare il nostro posizionamento. Abbiamo iniziato a rendicontare la sostenibilità lo scorso anno, con il Report e oggi siamo pronti per un Bilancio certificato.

 

Guardando all’estero, quali mercati sono maggiormente in linea con l’offerta TAKE OFF?

I Paesi più interessanti all’estero sono Francia, Germania, Svizzera. Attualmente, però, il focus resta sul nord Italia. Siamo partiti dal Mezzogiorno, per una questione di efficientamento logistico, e poi abbiamo iniziato a guardare alle regioni settentrionali. Nel 2022 la maggior parte dei nostri sforzi è stata dedicata proprio alle aperture: sono state 19, più di quelle preventivate, pari a circa due terzi di quelle realizzate in dieci anni di attività. Nelle prime settimane di gennaio, registriamo già una risposta positiva da questi nuovi punti vendita.

 

Quanto pesa l’inflazione sulle attività TAKE OFF?

Le difficoltà maggiori sono quelle registrate in fase di acquisto, di approvigionamento. I rincari si sono riflessi dalle materie prime alla logistica, ma siamo riusciti a gestirli proprio grazie al nostro modello di business. Gestiamo in house la logistica, abbiamo il controllo delle nostre flotte e delle nostre risorse, a beneficio della marginalità. Sull’Ebitda ha inciso la serie di aperture portate avanti nel 2022, che piano piano entreranno a regime.

 

Quali obiettivi per il 2023?

Puntiamo a realizzare una possibile acquisizione e aprire circa 10 nuovi punti vendita per Take OFF. Inoltre, proseguirà il nostro impegno sul fronte della sostenibilità. È una richiesta che arriva dagli investitori, oltre che un impegno assunto nei confronti del mercato.