Eneron punta a rivoluzionare il modo in cui i consumatori interagiscono con l’energia, mettendo al centro trasparenza, efficienza e consapevolezza. Da “Effi100” alla sperimentazione di reti in corrente continua, fino alla spinta sul modello del prosumer. “Le isole, Sicilia e Sardegna, sono il nostro laboratorio per la transizione energetica e la generazione distribuita – commenta Luigi Martines, ceo del Gruppo Eneron -. Qui si scrive il futuro dell’energia”.

Eneron porta avanti un modello energetico innovativo, centrato sul prosumer. Come si traduce tutto questo in attività concrete e come viene recepito dal mercato?

Il nostro progetto ruota attorno all’evoluzione del prosumer, il consumatore che è anche produttore. Dieci giorni fa abbiamo presentato i risultati di un progetto di ricerca sostenuto da fondi europei in Sicilia e Sardegna. In quell’occasione abbiamo mostrato un modello di rete a bassa tensione in corrente continua, niente più 220 volt, ma distribuzione attraverso prese USB a 12V, un’idea che riduce sprechi e aumenta l’efficienza. Con noi c’era anche Prysmian, multinazionale leader nei cavi elettrici. Abbiamo idee innovative e concrete da portare sul mercato.

Nel vostro portafoglio c’è anche una pipeline da 120 MW tra fotovoltaico e idrogeno. Come si sta sviluppando questo fronte?

Stiamo portando avanti circa 80 MW tra fotovoltaico e idrogeno. Il fotovoltaico è maturo, affidabile, e sappiamo gestirlo. L’idrogeno è una sfida più incerta: il quadro normativo è ancora lacunoso, quindi chi investe lo fa con prudenza. Ma ci crediamo. Intanto, riprendiamo anche l’attività commerciale, soprattutto in Sicilia e Sardegna. Vendere energia e gas — anche se a margini limitati — ci permette di mantenere un contatto con il cliente finale, capire i suoi bisogni, e calibrare i nostri servizi innovativi.

Uno dei vostri strumenti principali è “Effi100”. Come funziona?

“Effi100” è uno strumento di controllo e monitoraggio nato per rendere comprensibile la bolletta energetica a tutti. Parla in euro, non in chilowattora. Sembra banale, ma la maggior parte delle persone vuole solo una cosa: risparmiare. Gli utenti con “Effi100”, grazie all’app collegata, sanno in modo chiaro dove si spende di più: ti dice se il frigorifero ti è costato 100 euro, se le lampadine incidono per 30 euro, solo per fare degli esempi. Suggerisce interventi immediati, concreti, spesso a costo zero. È un modo semplice per accompagnare le persone in un percorso di consapevolezza. Chi lo segue, vede risultati già dal mese successivo.

Qual è la sua opinione sulla nuova bolletta dell’ARERA?

È un passo avanti. Il nuovo formato dell’ARERA rende le bollette più confrontabili. Le voci sono più chiare, il layout aiuta il confronto tra operatori.

Guardando al territorio, voi operate soprattutto in Sicilia e Sardegna. Perché proprio queste regioni?

Perché sono il futuro dell’energia. Il fotovoltaico rende il 30% in più rispetto al Nord Italia. Sono le “terre promesse” della generazione distribuita. Ma proprio perché sono isole, hanno anche più vincoli di rete e maggiori costi infrastrutturali. Questo rende ancora più urgente un modello decentralizzato, basato sul prosumer e sulla generazione locale. Noi vogliamo portare lì il cuore dell’innovazione. Stiamo lavorando anche allo sviluppo di soluzioni portatili e accessibili, come i pannelli plug & play che si installano come elettrodomestici. Sono ideali per case vacanza o seconde case.