marchettiMILANO (AIMnews.it) – “L’accordo con Netflix ci permette di mettere un nuovo tassello in un’area di business che si sta sviluppando in maniera molto importante e molto veloce, con player di portata internazionale. Il mercato che copre le due modalità di sfruttamento, cosiddette VoD (Video on Demand) e SVoD (Subcription Video on Demand), ha fatto enormi passi in avanti e Netflix è sbarcata da oltre un anno anche in Italia: in questo periodo abbiamo lavorato per arricchire la nostra library e poter avere un’offerta nutrita, e grazie a questo è potuta nascere la partnership”. Guglielmo Marchetti, presidente e amministratore delegato di Notorious Pictures spiega ad Aimnews le strategie della società che ha da poco sottoscritto l’accordo con il leader mondiale – oltre 86 milioni di abbonati in più di 190 Paesi – nei servizi di Internet Tv e piattaforme video-streaming.

Altri player del calibro di Amazon stanno arrivando in Italia: voi avete un’esclusiva con Netflix oppure potreste avviare altre partnership?
Netflix non è il nostro unico interlocutore, visto che abbiamo già accordi ad esempio con Tim Vision e con Sky. Quanti più player vi sono sul mercato, tanto più noi abbiamo vantaggi, visto che siamo fornitori di contenuti. Le esclusive ci sono, ma solo relativamente ai pacchetti di film selezionati insieme.

Non avete fatto disclosure sul valore economico dell’accordo, ma su questa cifra quanto pesano i vari costi?
Per contratto non possiamo rendere noto l’importo, ma il margine su questa cifra è elevato, visto che non vi sono costi a parte gli ammortamenti. Questo perché nel lancio dei film abbiamo costi di doppiaggio, di advertising, ecc., mentre l’unico costo è quello di consegnare il file digitale.

Il deal con Netflix cambia i valori del piano industriale per il 2016 e il 2017?
No, perché una voce di ricavi provenienti dagli sfruttamenti VoD e SVod già l’avevamo prevista, anche se non sapevamo ancora che sarebbe stato Netflix. Quindi in parte sono già recepiti sia per quest’anno sia per il prossimo. Piano industriale che prevede 23,3 milioni di ricavi e 5,1 di ebitda per il 2016, e di 28,6 milioni di fatturato con 14,5 di ebitda il prossimo anno.

Voi avete film in distribuzione a dicembre, che è un mese importante per la distribuzione nei cinema?
Dicembre è importante perché è un mese con una elevata affluenza nei cinema. Ma al tempo stesso è importante solo se si hanno film in distribuzione. Da parte nostra, dallo scorso 22 dicembre abbiamo “Paw Patrol”, una serie a cartoni animati che ha riscosso un enorme successo di pubblico in età prescolare in tutto il mondo. Noi abbiamo i diritti per il cinema di sei episodi inediti che poi abbiamo assemblato in un unico contenuto con la voce di Federica Fontana e con contenuti originali girati interamente nel Museo della Scienza e della Tecnica, che saranno nei cinema per tutto il periodo delle vacanze natalizie. Un prodotto destinato a bambini e famiglie, ma anche un prodotto di punta per noi, con cui contiamo di fare risultati importanti.

A che punto sono invece i vostri progetti di produzione?
Stiamo proseguendo nel progetto del remake del film francese “Plan de table”, sul tipo del blockbuster americano “Sliding Doors” in cui saremo co-produttori: siamo alla seconda stesura della sceneggiatura e riteniamo di trovare il regista a gennaio e iniziare a girare nel periodo estivo. Nel frattempo abbiamo concluso le riprese e siamo agli ultimi giorni di montaggio di “La verità vi spiego sull’amore”, un film interamente prodotto da noi e tratto dall’omonimo libro di una famosa blogger, Enrica Tesio: uscirà nelle sale tra marzo e aprile. Infine, stiamo negoziando un paio di altri progetti, uno italiano e uno internazionale.

Come si aspetta quindi per il 2017?
Abbiamo una pipeline nutrita di film nuovi e già acquisiti, con una forte valenza commerciale. Quindi confidiamo che il prossimo anno ci porterà un box office importante, grazie a film di vari generi con grandi cast. Contiamo quindi sulla crescita e su un forte consolidamento della nostra attività.

Con possibilità di crescita anche per linee esterne?
Monitoriamo il mercato alla ricerca di opportunità, ma selezionando solo società che ci possano fornire una crescita di carattere industriale apportando know how ed expertise, non semplicemente per aumentare il fatturato. Abbiamo guardato a società in Francia e Gran Bretagna ma senza trovare società della nostra “taglia”, quindi ora abbiamo iniziato a cercare anche in Italia.

Una eventuale acquisizione avverrebbe solo per cassa oppure sareste disposti a diluirvi?
Molto ovviamente dipende dalla controparte e dalla size della società target. Detto questo, però, la nostra idea sarebbe quella di abbinare cassa e azioni: l’operazione potrebbe essere quindi propedeutica a un nuovo piano industriale e al successivo passaggio allo Star. Occorrerà quindi da una parte un flottante più elevato, 35% per lo Star, e dall’altra, a quel punto, investimenti significativi per puntare ad aumentare ulteriormente la dimensione del nuovo gruppo così costituito.

State comunque pensando a un passaggio all’Mta?
Il salto di qualità potrà avvenire solo dopo un’operazione straordinaria. Visto che generiamo cassa e non abbiamo debiti, non vogliamo chiedere altri soldi al mercato solamente per ampliare il flottante. Nell’ambito della nostra attività investiamo regolarmente per l’acquisto di opere cinematografiche, ma lo facciamo senza dover nemmeno ricorrere al debito. Quindi in assenza di un’acquisizione importante non vediamo la necessità di abbandonare l’Aim, anche se va detto che le quotazioni cui passano di mano le nostre azioni sono a mio parere penalizzanti per la nostra società, alla luce dei multipli impliciti di valorizzazione.