MILANO (AIMnews.it) – “Negli ultimi cinque anni la crescita media del gruppo è stata del 59% annuo – racconta Giandomenico Sica, amministratore di MailUp – Siamo nati nel 2002 con cinque soci e 15mila euro di capitale. MailUp è stata una delle iniziative che abbiamo lanciato ed ha avuto successo, tanto da chiudere le altre iniziative per concentrarci solo su questa”. Raggiungendo i 19 milioni di ricavi al 2015. E finora il finanziamento è servita solo per acquisizioni, non per finanziare le operazioni: i servizi offerti sono infatti su abbonamento, quindi i flussi di cassa per la società sono costanti. “L’Ipo è servita per raccogliere nuove risorse, circa 3 milioni, e diventare il numero uno in Italia e crescere anche all’estero, che ormai vale il 30% del fatturato – continua Sica – Abbiamo comprato Acumbamail in Spagna e Globase in Danimarca, oltre ad Agile Telecom in Italia. Aumentando quindi il fatturato, ma soprattutto migliorando la marginalità”. Ora MailUp punta agli Usa, con il nuovo prodotto Beefree su cui sono stati investiti 750mila euro e cinque persone dedicate: presentato negli Usa ha finora ottenuto un ottimo successo nella Silicon Valley e a gennaio è stata lanciata sul mercato. I risultati sono confortanti: la crescita è del 10% mensile. I 2mila utenti attivi sono sparsi in tutto il mondo, ma molti sono proprio nella Silicon Valley. Il mercato non sembra però rispondere adeguatamente, visto che da maggio il titolo è andato in controtendenza, tornando verso i prezzi di Ipo, nonostante ricavi triplicati e margini cresciuti anche di più.