MILANO (AIMnews.it) – “Il nostro focus è sugli impianti idroelettrici di piccola e media taglia, nelle tre province più ricche di risorse, Brescia, Bergamo e Cremona – spiega Alberto Rizzi, direttore generale di Iniziative Bresciane – Abbiamo 15 impianti in corso di realizzazione e 29 domande di concessione già pubblicate”. Il dividend yield 2015 (sul bilancio 2014) è stato superiore al 4%, “e non pensiamo di cambiare politica” aggiunge Rizzi. Un secondo trimestre pessimo dal punto di vista atmosferico (e quindi di produzione idro) ha portato la società a chiudere il primo semestre 2015 con 6,6 milioni di ricavi consolidati, un terzo in meno rispetto ai 9,9 milioni del 2014. La produzione di energia elettrica è stata di 39,7 GWh contro i 60,6 a giugno 2014. Il margine operativo lordo è sceso del 41% a 4,7 milioni e l’utile netto del 75% a 780mila euro. Ma l’idroelettrico resta fondaemntale per le rinnovibili italiane, visto che contribuisce al 48% della produzione energetica rinnovabile. “Vi sono ancora prospettive interessanti, investimenti su canali e captazioni non elevate – continua Rizzi – Il nostro modello di business copre tutta la filiera, dalla scelta del sito alla progettazione, dall’appalto dei lavori alla gestione dell’impianto”.