MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Longino & Cardenal ha approvato la Relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2022.

I Ricavi sono pari a Euro 14,3 milioni, in crescita del 56,3% rispetto a Euro 9,2 milioni del primo semestre 2021 grazie al positivo andamento delle Società del Gruppo. Nel primo semestre 2022 la Capogruppo evidenzia una significativa accelerazione, con ricavi pari a Euro 11,2 milioni in crescita del 61,8% rispetto al 30 giugno 2021, in particolare con le positive performance del canale tradizionale B2B, mentre sono sostanzialmente stabili le performance del canale e-commerce B2C (Euro 0,4 milioni) rispetto al 2021 (Euro 0,5 milioni); quest’ultimo era stato positivamente influenzato dalle chiusure degli esercizi commerciali. Le vendite del Satiro Danzante verso terzi sono pari a circa Euro 0,4 milioni con un incremento di oltre il 137% rispetto all’1H2021. Analogo andamento positivo anche per la controllata di New York con ricavi pari a Euro 0,5 milioni, +136% rispetto al primo semestre 2021. La controllata di Dubai prosegue la sua crescita a doppia cifra, chiudendo il semestre con ricavi superiori a Euro 1,43 milioni, +45,4% rispetto a Euro 0,98 milioni al 30 giugno 2021. La controllata di Hong Kong ha registrato un fatturato di 0,7 milioni di Euro, in lieve calo rispetto a Euro 0,8 milioni nell’1H21, nonostante il rilevante impatto della politica locale di zero contagi che ha indotto alla chiusura le attività commerciali. Sono attesi segnagli positivi con l’eliminazione delle restrizioni a partire dalla fine del mese di settembre.

Il Margine di Contribuzione si attesta a Euro 3,0 milioni, in crescita del 54,5% rispetto a Euro 1,9 milioni dell’1H2021.

Principalmente per effetto della ripresa delle attività operative e degli investimenti in marketing, nonché dell’aumento generale dei prezzi, l’EBITDA si è attestato a Euro -0,99 milioni, in lieve contrazione rispetto a Euro -0,85 milioni al 30 giugno 2021. L’EBIT è pari a Euro -1,3 milioni, rispetto a Euro -1,1 milioni al 30 giugno 2021.

Il Primo semestre si chiude con un Risultato Netto di Euro -0,9 milioni, in linea rispetto a Euro -0,9 milioni al 30 giugno 2021.

L’Indebitamento Finanziario Netto è pari Euro 5,8 milioni (debito) rispetto a Euro 3,5 milioni (debito) al 31 dicembre 2021, principalmente per effetto degli investimenti conseguiti nel semestre relativi allo sviluppo dell’e-commerce B2B e B2C per l’estero e agli upgrade del sistema ERP. Per quanto riguarda la gestione finanziaria si prevede un regolare rimborso dei finanziamenti stipulati incluso il sostenimento delle controllate.

Il Patrimonio Netto è pari ad Euro 4,5 milioni, rispetto a Euro 5,5 milioni al 31 dicembre 2021, per effetto del risultato di periodo.

Riccardo Uleri, Presidente e Amministratore Delegato di Longino & Cardenal, ha commentato: “il primo semestre del 2022 è stato caratterizzato da due eventi di segno opposto. La progressiva fine dell’emergenza pandemica, seppur ancora impattante nel mese di gennaio per la ristorazione, e lo scoppio del conflitto russo-ucraino che perdura ancora oggi. Le conseguenze in ambito macroeconomico sono state soprattutto gli aumenti del prezzo dell’energia e dell’inflazione. Il famoso rimbalzo annunciato dopo la fine dell’emergenza legata alla pandemia che avrebbe garantito crescite importanti per i prossimi anni, è stato rapidamente annullato dai problemi originati dal conflitto e adesso gli analisti stimano una possibile recessione nei prossimi mesi.

Gli impatti di tale contesto sul nostro business sono stati anch’essi contrastanti, se da un lato la voglia di uscire della gente dopo due anni di restrizioni ha garantito un forte lavoro ai nostri clienti e ci ha permesso di crescere di oltre il 56% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dall’altro, l’aumento soprattutto dei costi dell’energia ha indotto una parte dei nostri clienti ristoratori a tagliare i costi delle materie prime, non potendo fare lo stesso con quelli dell’energia e del personale.

L’e-commerce ha dovuto affrontare una doppia problematica, comune al settore: il confronto con l’anno passato che aveva “beneficiato” della chiusura della ristorazione creando un boost agli acquisti on-line e, di contro, la preferenza da parte dei consumatori di dirottare i consumi verso le uscite dopo il periodo di interdizione durante la pandemia. Tuttavia, già dal mese di maggio, l’e-commerce ha ricominciato a crescere e tale indicatore ci rende ottimisti sulle vendite per la seconda parte dell’anno.

Considerando la stagionalità del nostro business che comporta maggiori ricavi nel secondo semestre e maggiori costi in investimenti in marketing e comunicazione nel primo, guardiamo con maggiore positività alla chiusura dell’esercizio.”