“La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale”

di Anna Lambiase

FRANCOANGELI Editore

Il libro fornisce un quadro aggiornato del mercato AIM Italia, il listino azionario di Borsa Italiana dedicato alle PMI, in termini di società quotate, capitali raccolti, politica di dividendi, progetti strategici, investitori istituzionali, practice di Investor Relations e regole di accesso e permanenza.

Il volume rappresenta la prima analisi completa realizzata sul mercato AIM Italia ed è nato dalla volontà di fornire le chiavi interpretative del suo successo rivolgendosi ai principali target di riferimento, in particolare gli imprenditori italiani.

Prefazioni a cura di Barbara Lunghi (Head of Mid&Small Caps – Primary Markets, Borsa Italiana – LSEG), Franco Bertoletti (Dottore Commercialista – Revisore Legale) e Marco Rosati (Amministratore Delegato Zenit SGR).

I temi trattati:
– Il processo di quotazione sull’AIM Italia
– Gli attori della quotazione
– Statistiche e risultati economico-finanziari delle società
– Investitori istituzionali nel capitale e gestione delle relazioni strategiche
– Liquidità e trasparenza

Completano il volume alcuni case study di successo con testimonianze dirette degli imprenditori.
AIM Italia presenta minori requisiti di ammissione, accoglie imprese appartenenti a molteplici settori dell’economia nazionale con dimensioni di fatturato prevalentemente inferiori ai 30 milioni di euro e si caratterizza per un’elevata dinamicità nel mercato secondario (aumenti di capitale, minibond, M&A). Dopo una sintesi delle principali fasi del processo di quotazione viene fornita una fotografia attuale delle società AIM Italia, dei risultati economico-finanziari, delle performance azionarie, della governance, dei prezzi di IPO e dei multipli di mercato, il profilo delle singole aziende e dei modelli di business.

Il libro prosegue con le statistiche relative alla liquidità del mercato, l’analisi della compagine azionaria delle società quotate e la descrizione delle logiche di investimento degli investitori istituzionali italiani ed esteri più attivi. La raccolta di capitale di rischio richiede infatti il cambiamento culturale prioritario che consiste nella capacità di gestire la relazione con l’investitore aprendosi alla trasparenza; e ciò vale sia in fase di IPO, sia nel nuovo status di azienda quotata.

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