Al via il piano di acquisto di azioni proprie di Relatech. Due le direzioni che seguirà il programma: mediante l’esecuzione di un’offerta pubblica di acquisto volontaria e parziale e, in parte, mediante un piano di buyback. “Una scelta – spiega Pasquale Lambardi, presidente e amministratore delegato di Relatech – fatta per accelerare il percorso di crescita della società”. Una strada da perseguire grazie alla valorizzazione e all’incentivazione dei talenti e attraverso acquisizioni di realtà diverse tra loro ma complementari al business model della società.

 

Quali sono gli obiettivi del programma di acquisto di azioni proprie?
Il programma nasce con l’obiettivo di contribuire alla crescita aziendale, accelerandola. Questo strumento è utile per dotarsi delle leve necessarie per sostenere lo sviluppo per linee interne, con i piani di incentivazione, e per linee esterne, con le acquisizioni. Il piano di stock option e quello di stock grant, in particolare, sono finalizzati a valorizzare e attrarre talenti, trattenendoli. L’ambito in cui operiamo, infatti, è molto competitivo e si rendono opportuni strumenti capaci di trattenere le risorse umane più promettenti.

 

Quali sono le aziende target per le acquisizioni?
La nostra azienda ha sempre portato avanti una politica di crescita basata su acquisizioni. Guardiamo a due diverse tipologie di target. La prima riguarda aziende con know how altamente specializzato, capace di integrare il nostro, come quelle che operano in ambito cloud. Si tratta di imprese con un forte spirito innovativo e tecnologico. L’altra tipologia di azienda è quella capace di apportare un parco clienti importante, con fatturato attivo. Guardiamo con interesse sia al know how, anche di aziende piccole, che ai clienti e al fatturato. La crescita per linee esterne segue queste due direttive.

 

Per le acquisizioni a quali mercati guardate?
Puntiamo a crescere in Italia. Abbiamo partnership importanti con player internazionali del settore che operano nel nostro Paese ma al momento guardiamo soprattutto a realtà italiane per le operazioni straordinarie. Nel nostro futuro, però, c’è la possibilità di varcare i confini nazionali, non solo con i prodotti. In particolare, Europa e America settentrionale rappresentano le aree geografiche di maggior interesse, sono anche quelle dove a oggi siamo già presenti.

 

Che anno sarà il 2020 per Relatech?
Un anno importante, in cui punteremo a rafforzare e confermare la crescita in Italia, iniziando anche a prendere in considerazione l’estero in termini di internazionalizzazione. Le acquisizioni saranno sicuramente uno degli stimoli per imprimere un’accelerazione a questo percorso di sviluppo.

 

Quanto ha contato la quotazione per la crescita di Relatech?
Siamo quotati da poco meno di un anno ed è presto per parlare di effetti veri e propri. A trainare la crescita, a oggi, sono state soprattutto le acquisizioni fatte in passato. Piazza Affari, però, ci ha consentito di beneficiare di strumenti importanti, per portare avanti la nostra strategia, e ha avuto un effetto diretto e immediato nelle relazioni con la clientela.