MILANO (PMInews.it) – Il Controvalore Totale scambiato nella settimana è pari a 63.8 milioni di euro; 61 i titoli positivi con una media del 5,64%. L’Indice FTSE Italia Growth ha segnato +0,02%. Il FTSE Italia PIR PMI All ha segnato una performance del -0,37%.

Le 10 performance migliori della settimana:

SOCIETA’ PERFORMANCE
Visibilia Editore 50,8%
H-FARM 33,9%
Espe 23,9%
Finanza.Tech 16,3%
Expert.ai 15,6%
eVISO 12,7%
Spindox 12,1%
Datrix 11,1%
Bellini Nautica 10,6%
Reti 8,7%

 

Performance Settoriali della settimana:

 

SETTORE PERFORMANCE CMG (€) CT (€)
Commercial Services 0,8% 76.744 8.690.130
Communications -0,4% 11.097 239.759
Consumer Durables -7,0% 20.044 1.050.039
Consumer Non-Durables -0,4% 39.843 1.182.658
Consumer Services 2,3% 21.383 1.572.205
Distribution Services -1,5% 118.265 2.330.985
Electronic Technology -1,0% 124.160 3.060.462
Finance -3,3% 22.263 1.639.967
Health Services -0,1% 32.780 327.804
Health Technology -3,3% 25.309 1.088.423
Industrial Services 0,4% 111.466 6.023.379
Non-Energy Minerals 1,9% 11.694 58.470
Process Industries -0,9% 23.315 796.329
Producer Manufacturing -1,7% 30.217 3.282.501
Retail Trade 0,0% 58.582 1.949.880
Technology Services -0,3% 197.028 28.242.913
Transportation 2,1% 58.964 840.985
Utilities -0,1% 61.414 1.454.071

 

Le principali news della settimana (PMInews.it)

 

LAMBIASE (IRTOP): “Proroga Ipo segno di vision per sviluppo mercato capitali”

 

Il Decreto Milleproroghe ha approvato il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti per la quotazione in Borsa delle PMI fino al 31 dicembre 2024, disponendo uno stanziamento di complessivi 6 milioni di euro e confermando in 500.000 euro l’importo massimo del “Bonus IPO” per singola PMI.

Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Direttore Scientifico dell’Osservatorio ECM: “La proroga dell’incentivo è un segno di grande vision per lo sviluppo del mercato dei capitali, che rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’economia italiana e per la competitività delle nostre imprese in Italia e all’estero. Il Bonus IPO nel quinquennio di applicazione 2018-2022 ha favorito oltre 120 IPO con un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 50 milioni di euro. Anche nel 2023 Euronext Growth Milan ha continuato a crescere, segnando 33 nuove IPO e chiudendo l’anno con un saldo positivo di +13 società che porta il numero complessivo delle quotate a 203 (+7% rispetto a 190 al 31 dicembre 2022). Un dato che conferma il trend che ha sempre caratterizzato EGM dalla sua nascita nel 2009 e che si pone in netta controtendenza con il listino principale: Euronext Milan chiude il 2023 con 225 società quotate, in linea rispetto al 31 dicembre 2022 (224 società quotate) dopo 9 delisting, 5 IPO e 5 translisting da EGM. La finanza privata ha sostenuto il mercato Euronext Growth Milan: dal 2019 ad oggi 307 società quotate hanno raccolto attraverso la quotazione in Borsa 6,0 miliardi di euro da investitori istituzionali per finanziare lo sviluppo. La raccolta di capitale in equity si è dimostrata un forte volano per l’occupazione e la crescita economica delle PMI italiane: nel 2022 le società quotate hanno registrato una crescita media dei ricavi pari a +51% e impiegato oltre 33.000 dipendenti in crescita del +20%.”

Il Credito di Imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti per la quotazione in Borsa delle PMI (CDI) è stato istituito dall’art. 1, commi da 89 a 92, della legge n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) e dal Decreto interministeriale MISE-MEF del 23 aprile 2018. I soggetti destinatari dell’incentivo sono le PMI italiane secondo la definizione dell’Unione Europea; relativamente ai mercati di quotazione target, la norma si riferisce sia ai mercati regolamentati che non regolamentati, come Euronext Growth Milan. L’importo massimo del credito d’imposta per singola PMI è stabilito in 500.000 euro.

La norma è stata introdotta nel 2018 e nella sua definizione l’Osservatorio ECM Euronext Growth Milan di IRTOP Consulting ha fornito un’analisi approfondita degli impatti della quotazione in Borsa sulla crescita del fatturato e del numero di occupati delle società quotate, un’indagine empirica sui deterrenti alla quotazione percepiti dagli imprenditori (che ha portato all’individuazione della variabile costi come prioritaria rispetto ai temi della governance e della trasparenza) e la verifica dei costi correlati al processo di quotazione su Euronext Growth Milan (che ha portato all’individuazione delle singole voci di costo – fisse e variabili – e all’individuazione di un importo medio correlato alla raccolta media di capitale).

La Legge di Bilancio 2018 ha previsto uno stanziamento complessivo di 80 milioni di euro per le ammissioni del triennio 2018-2020; l’incentivo è stato successivamente prorogato annualmente dalle Leggi di Bilancio 2021, 2022 e 2023, con uno stanziamento annuo pari a 10 milioni di euro. Il “Bonus IPO” ha rappresentato la forma di incentivo a favore dell’impresa più adatta al modello di mercato azionario per le sue caratteristiche di immediata comprensione e facilità di implementazione: secondo i dati dell’Osservatorio ECM Euronext Growth Milan di IRTOP Consulting, nel quinquennio di applicazione 2018-2022 l’incentivo ha favorito in maniera significativa le quotazioni in Borsa, con oltre 120 IPO e un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 50 milioni di euro.

Euronext Growth Milan, il listino di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita, si caratterizza per un processo di quotazione semplificato, con minori requisiti in fase di ammissione e adempimenti informativi post quotazione. Il binomio Piani Individuali di Risparmio (PIR) e del Credito di imposta sui costi di IPO (CDI) ha favorito negli ultimi anni l’accesso delle PMI italiane al mercato azionario. Gli imprenditori riconoscono nella quotazione in Borsa un’opportunità per:

– aumentare la capacità competitiva: grande ritorno mediatico e visibilità a livello internazionale e maggior credibilità e forza contrattuale e competitiva del brand;

– favorire il passaggio generazionale: un’adeguata pianificazione del passaggio generazionale richiede un processo articolato che interessa tutta la struttura aziendale e prevede il rafforzamento della governance mediante l’ampliamento del CDA, la managerializzazione dell’impresa nelle funzioni apicali e la facilitazione della vendita di quote da parte di azionisti non più interessati alla permanenza nel capitale;

– finanziare la crescita: diversificazione delle fonti di finanziamento, con riduzione della dipendenza dal canale bancario e nuove risorse per finanziare piani di sviluppo dimensionale.

Il “Bonus IPO” si pone in continuità con il DDL Capitali, che prevede interventi per migliorare l’attrattività del mercato dei capitali italiano e accelerare il processo di quotazione in Borsa, in attuazione al Libro Verde del MEF: i principali pilastri riguardano la governance, la semplificazione del processo di quotazione, l’ampliamento della base investitori e l’educazione finanziaria.

Il “Bonus IPO” si pone in continuità con il DDL Capitali, che prevede interventi per migliorare l’attrattività del mercato dei capitali italiano e accelerare il processo di quotazione in Borsa, in attuazione al Libro Verde del MEF: i principali pilastri riguardano la governance, la semplificazione del processo di quotazione, l’ampliamento della base investitori e l’educazione finanziaria.

La comparazione tra le principali Borse Europee evidenzia la necessità di dare impulso alle quotazioni in Italia per ridurre il gap sia in termini di numero di emittenti che di capitalizzazione. Considerato l’elevato numero di PMI nel tessuto imprenditoriale italiano, EGM ha le potenzialità per raggiungere le dimensioni che oggi esprimono (sulla base dei dati al 31 maggio 2023) mercati come AIM UK, con 800 società quotate per una capitalizzazione di 100 miliardi di euro ed Euronext Growth Paris, che conta 272 società per una capitalizzazione di 22 miliardi di euro.

L’Osservatorio ECM, nato nel 2014, è il centro di ricerca finanziaria curato dall’Ufficio Studi di IRTOP Consulting, dedicato istituzionalmente a Euronext Growth Milan. Think Tank sugli SME Equity Capital Markets, elabora studi e statistiche sul mercato e sull’operatività delle PMI quotate, affiancando le autorità nello sviluppo del mercato dei capitali per renderlo più efficiente in un contesto in cui il tema della finanza alternativa e delle misure governative a favore delle PMI sono sempre più rilevanti per la competitività del Paese. È il riferimento per la quotazione delle PMI, per le quali realizza analisi ai fini della valutazione ECM, grazie a un know-how verticale su financials, normativa e logiche di riferimento per la quotazione delle PMI. È la fonte primaria di informazione su EGM, costruita su un database proprietario unico per livello di dettaglio e ampiezza di dati raccolti, diffusi anche attraverso PMI Capital, piattaforma verticale su EGM. All’interno del Comitato Scientifico dell’Osservatorio ECM, IRTOP Consulting propone le seguenti misure:

– mantenere e rafforzare gli Incentivi alla quotazione: rendere il CDI «bonus IPO» una misura strutturale per le PMI; sensibilizzare le istituzioni a livello regionale sull’importanza della quotazione e introdurre nuove forme di finanziamento per le PMI;

– introdurre nuovi incentivi destinati al reporting di sostenibilità;

– promuovere iniziative di education finanziaria e di «equity culture» per gli imprenditori e per la sensibilizzazione delle tipologie di investitori poco presenti sul mercato (fondi pensione, casse di previdenza, assicurazioni).

 

Digital Magics: fusione con LVenture operativa da 1° aprile 2024

 

Digital Magics e LVenture Group hanno sottoscritto un atto ricognitivo nel quale, tra le altre cose, le parti si sono impegnate ad addivenire alla stipula dell’atto di Fusione entro tre giorni lavorativi dalla data di pubblicazione del Prospetto Informativo, indicando nell’atto di Fusione come data di efficacia della Fusione il primo giorno del mese successivo alla data di pubblicazione del Prospetto Informativo (ovvero, sulla base della tempistica ipotizzabile alla data odierna, il 1° aprile 2024).

L’unica condizione sospensiva ancora in essere per addivenire alla stipula dell’atto di Fusione è costituita dall’approvazione da parte della CONSOB del Prospetto Informativo e dalla sua successiva pubblicazione da parte di LVenture. Il documento riporta alcuni dati economici previsionali consolidati della Combined Entity attesi per l’esercizio 2024 estratti dal Piano Industriale, nonché una descrizione delle relative direttrici strategiche e delle principali assunzioni sottostanti il Piano Industriale per il triennio 2024-2026.

Ricavi e proventi diversi, EBITDA e risultato netto consolidato della Combined Entity sono previsti essere positivi nel 2024 e crescenti nell’arco di Piano (non considerando l’impatto positivo nell’esercizio 2024 del badwill derivante dalla Fusione).

I dati previsionali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 della Combined Entity evidenziano: ricavi e proventi diversi tra 11,5 e 12,7 milioni; un Ebitda tra 1,3 – 1,9 milioni; un indebitamento finanziario netto tra 4,2 e 5,1 milioni.

Le attese riguardo alla crescita di EBITDA e risultato netto in arco di Piano sono riconducibili alle assunzioni circa la crescita dei ricavi e proventi diversi principalmente delle linee di business Innovation e Investment della Combined Entity. Con riferimento al risultato netto della gestione investimenti della Combined Entity, il Piano Industriale prevede un valore ricompreso tra un utile di Euro 0,7 milioni e un utile Euro 1,2 milioni per l’esercizio 2024, imputabile a plusvalenze da realizzazione di disinvestimenti (ricomprese tra Euro 0,5 milioni ed Euro 0,9 milioni) e a dividendi da partecipazioni in portafoglio (ricompresi tra Euro 0,2 milioni ed Euro 0,3 milioni). Per gli esercizi 2025 e 2026, benché siano previste cessioni di partecipazioni in portafoglio, il Piano Industriale non considera alcuna variazione prospettica netta del fair value degli investimenti, assumendo che le svalutazioni degli investimenti attese in detti periodi siano compensate da rivalutazioni attese di pari importo.

 

Xenia acquisisce Hotel Principe di Piemonte di Cuneo e porta a 7 le strutture taragate Phi Hotel

 

Xenia Hôtellerie Solution Società Benefit comunica l’acquisizione dell’azienda alberghiera Hotel PRINCIPE DI PIEMONTE di Cuneo.

L’Operazione, coerente con le strategie di sviluppo e il piano industriale delineato in sede di IPO, rafforzerà la linea di business Phi Hotels. Con l’Hotel Principe di Piemonte, che assumerà dal 1° aprile 2024 la denominazione Phi Hotel Principe di Piemonte, sale a 7 il numero di strutture della compagnia alberghiera di Xenia.L’albergo 4 stelle è la struttura di riferimento della città di Cuneo, posizionata nella centralissima Piazza Galimberti, con 50 camere di standard elevato e una clientela consolidata italiana e internazionale.La destinazione è tra le più importanti del nord ovest, con flussi di leisure e di business travel in aumento. Il territorio è molto dinamico con attrattive turistiche e un distretto industriale di grande interesse.L’Operazione è stata definita con la struttura interna di due diligence della Società, i suoi Consulenti e con il supporto dei professionisti di TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti e PricewaterhouseCoopers Business Services S.r.l.

La Famiglia Maccario è stata assistita dal Dott. Marco Caviglioli e dall’Avvocato Enrico Narciso.

“La presenza in Piemonte – in particolare nel cuneese – era nelle previsioni del nostro piano aziendale. Aver acquisito un’azienda eccellente come l’Hotel Principe di Piemonte, ottimamente condotto dalla Famiglia Maccario, permette al nostro brand Phi Hotels di accrescere la nostra offerta di grande qualità anche nel territorio piemontese” dichiara Ercolino Ranieri, Amministratore Delegato di Xenia. “La nuova acquisizione ci consentirà di rappresentare il nostro modello di ospitalità e la nostra cura del servizio in un contesto a vocazione sia leisure che corporate. La presenza storica in città e le persone presenti in albergo saranno un punto di partenza importante per Phi Hotels” – aggiunge Donato Sambuco, Phi Hotels Development Manager della Società.

 

Relatech: ricavi 2023 a 91 mln, in crescita rispetto ai 61 mln del 2022

 

Il Cda di Relatech ha esaminato taluni dati gestionali consolidati economico-finanziari, non assoggettati a revisione contabile, al 31 dicembre 2023.

I ricavi delle vendite consolidati sono pari a Euro 91 milioni, rispetto a Euro 61 milioni consolidati e a Euro 92 milioni proforma, realizzati nel 2022. La componente verso l’estero del 2023 è pari a Euro 26 milioni, in crescita del 45% sui dati consolidati e del 7% sui dati proforma 2022.

Nel 2023 la quota di ricavi ricorrenti è pari a Euro 35 milioni, corrispondente al 39% dei ricavi dalle vendite, in crescita di circa il 68% sui dati consolidati e di circa il 2% sui dati proforma 2022.

Al 31 dicembre 2023 la Posizione Finanziaria Netta è di Euro 22 milioni, rispetto a Euro 9,5 milioni 31 dicembre 2022.

Pasquale Lambardi, Presidente e Amministratore Delegato di Relatech, afferma: “Nonostante un andamento di mercato sfidante causato da incertezze geopolitiche internazionali, i risultati conseguiti oggi, testimoniano il nostro impegno nel valorizzare la nostra offerta end-to-end completa e flessibile. Assicuriamo al nostro Ecosistema, una partnership solida in tutte le fasi della Digital Evolution, e la sinergia operativa, amplificata dalla nostra piattaforma RePlatform, ci permette di rispondere efficacemente ad un mercato in continua evoluzione, in cui è l’Umanesimo Digitale la vera rivoluzione. In questo contesto, la nostra ricerca si concentra sulle tecnologie emergenti, come l’AI generativa, la cybersecurity e l’IoT, ambiti su cui Relatech ha pionieristicamente investito, anticipando il loro impatto trasformativo ben prima che diventassero tendenze dominanti”.

 

Clabo: esercitata call su azioni minoranza Howard McCray

 

Clabo informa che ha esercitato l’opzione “call” contrattualmente prevista sulla totalità delle quote di minoranza detenute dalla socia Diane Scott in Howard McCray, società allo stato già controllata in maggioranza dal Gruppo Clabo e facente parte del perimetro di consolidamento dello stesso.

Si ricorda che a seguito della prima operazione di acquisizione perfezionata nel marzo 2018 e del successivo esercizio dell’opzione PUT da parte di William Warren nell’ottobre 2020, Clabo detiene, per il tramite della controllata Clabo Holding USA il 65,70 % del capitale con diritto di voto ed il 26,18% del capitale senza diritto di voto, corrispondenti al 57,7% del capitale complessivo della Howard McCray.

Nel dettaglio, mediante esercizio dell’opzione Call HMC prevista nell’Operation Agreement, Clabo Holding USA (società controllata da Clabo s.p.a.) acquisterà da Diane Scott in qualità di socio venditore:

(i) la partecipazione in quote di classe A di HMC pari al 34,30% delle quote di classe A (con diritto di voto), ad un prezzo pari al 29,8605% del patrimonio netto di HMC al 1 marzo 2018 (data di acquisto del 51% delle quote di classe A di HMC e successivamente incrementato al 65,70% per effetto dell’acquisizione della stessa classe di quote di proprietà di William Warren da parte di Clabo Holding USA) incrementata del 29,8605% degli utili non distribuiti fino alla data di acquisto e

(ii) la partecipazione in quote di classe B (senza diritto di voto) di HMC pari al 73,82% delle quote di classe B, ad un prezzo pari al 11,265% del patrimonio netto di HMC al 1 marzo 2018 (data di acquisto del 22,95% delle quote di classe B di HMC e successivamente incrementato al 26,18% per effetto dell’acquisizione della stessa classe di quote di proprietà di William Warren da parte di Clabo Holding USA) incrementata del 11,265% degli utili non distribuiti fino alla data di acquisto.

Sulla base del succitato meccanismo, delle rettifiche ed integrazioni conseguenti ai diversi criteri di formazione del valore del capitale tra i principi IFRS16 (criterio di competenza) ed i principi US GAAP (criterio di cassa) e della situazione contabile della HMC alla data del 31 gennaio u.s., il prezzo delle quote di proprietà di Diane Scott sarebbe pari a USD 5.124.446,00 (corrispondenti a Euro 4.741.345,30 al cambio Euro/Dollaro di chiusura del 28 febbraio 2024).

Sulla base degli accordi contrattuali, il valore definitivo del controvalore della transazione verrà fissato con riferimento alla situazione contabile della Howard McCray al 29 febbraio 2024, all’esito delle verifiche contabili di prassi che verranno effettuate nel corso del mese di marzo 2024.

Pertanto ai sensi dell’articolo 12 del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan, dovrà essere considerato l’effettivo prezzo finale per l’esercizio della Call HMC che sarà determinato sulla base della situazione contabile chiusa al 29 febbraio 2024; in ragione del calcolo del controvalore della transazione sopra riportato sulla base della situazione contabile della HMC al 31 gennaio 2024, e tenuto conto dell’evoluzione dei tassi di cambio Euro/Dollaro, potrebbe determinarsi il superamento della soglia del 25% dell’indice di rilevanza relativo al controvalore, rendendo l’operazione significativa; pertanto, il presente comunicato reca le informazioni richieste ai sensi della Scheda 4 del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan.

Il pagamento delle quote di Diane Scott avverrà integralmente al closing per cassa utilizzando le risorse già a disposizione del Gruppo Clabo. Il Gruppo si riserva, in seguito, di valutare formule alternative di finanziamento per poter mantenere la necessaria flessibilità operativa sotto il profilo finanziario.

Al fine di poter disporre del tempo necessario per le verifiche contabili e darne adeguata informativa nel fascicolo di Bilancio 2023, l’Amministrazione Delegato di Clabo proporrà l’estensione del termine di approvazione del bilancio al 2 maggio 2024 ed il conseguente slittamento dell’Assemblea al giorno 31 maggio 2024. Seguirà a breve un comunicato con l’aggiornamento completo del calendario societario.

Il Presidente e Amministratore Delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: ”L’esercizio della da parte di Clabo è un’operazione che conferisce grande valore al gruppo. La transazione avviene ad una valutazione dell’equity value di HMC pari a circa 2,6x l’Ebitda 2023, ovvero circa il 40% del multiplo che al momento il mercato borsistico riconosce a Clabo. Con il pieno controllo di Howard McCray, il gruppo potrà ora implementare nel modo migliore i progetti di integrazione tra la controllata americana e le altre consociate. In particolare, grazie alla rete vendita di HMC, il prodotto Easy Best potrà essere distribuito con maggior efficacia in nord America e sarà garantito un miglior servizio post vendita, fondamentale per il successo su quel mercato. A tal scopo, Ulisse Luccon, General Manager della società cinese Easy Best, assumerà anche l’incarico di Vice President di HMC con l’obiettivo di ottimizzare il processo di integrazione tra le due realtà del gruppo. Un ringraziamento particolare va ai coniugi Diane e Chris Scott che hanno contribuito in modo fondamentale allo sviluppo di HMC, passata dagli 11 milioni di dollari di ricavi del 2017 agli oltre 35 dell’esercizio appena concluso. La volontà di entrambi di rimanere come manager e, di Chris, anche come President in HMC è motivo di grande soddisfazione per tutti i collaboratori della nostra controllata statunitense e di tutto il gruppo Clabo”.

Chris Scott, Presidente di Howard McCray, ha dichiarato: ”Siamo entrati in partnership con Clabo nel 2018. Anche se non saremo più proprietari di HMC (Diane Scott e famiglia) – continueremo con entusiasmo a costruire il futuro di HMC come fabbrica per la produzione di attrezzature per il Food Service con nuovi prodotti e nuovi miglioramenti nei processi di produzione. Vogliamo “RINGRAZIARE” tutto il nostro team in HMC e i nostri fedeli clienti di HMC che hanno riposto la loro fiducia in noi e hanno creduto nel nostro percorso verso il futuro. HMC continuerà ad innovare e ad impegnarsi nel processo di transizione verso i nuovi gas refrigeranti e le nuove tecnologie. I prodotti HMC sono e rimarranno orgogliosamente fabbricati a Philadelphia, PA, USA”.

 

LE SOCIETÀ EURONEXT GROWTH MILAN

SOCIETA’ PERFORMANCE
4AIM SICAF 5,47%
4AIM SICAF Comparto 2 Crowdfunding 0,00%
A.B.P. Nocivelli -1,47%
Aatech -3,03%
ABC Company 0,00%
Acquazzurra 0,00%
Agatos 0,00%
ALA 7,34%
Alfio Bardolla Training Group -1,39%
Alfonsino -3,17%
Allcore -0,53%
Almawave -2,63%
Altea Green Power 2,76%
Ambromobiliare -1,54%
Arras Group 0,00%
Arterra Bioscience -1,10%
Askoll EVA 5,65%
Aton Green Storage 0,00%
Bellini Nautica 10,56%
Bifire 0,58%
BolognaFiere 0,00%
Casta Diva Group -1,55%
Circle 4,07%
Clabo -0,84%
CleanBnB 3,70%
Cloudia Research 0,00%
Cofle 0,66%
Comal -1,39%
Compagnia dei Caraibi -5,59%
Confinvest -0,69%
Convergenze -0,68%
Copernico SIM 0,00%
Creactives Group 0,00%
CrowdFundMe 1,90%
Cube Labs 0,00%
Culti Milano 0,30%
Cyberoo 2,91%
Datrix 11,11%
DBA Group 0,28%
Defence Tech Holding 1,11%
Deodato Gallery -1,75%
Destination Italia 0,94%
DHH 3,57%
Digital Magics -3,20%
DigiTouch -1,83%
Directa SIM -1,16%
Dotstay 0,00%
Doxee -17,28%
Ecomembrane -3,44%
Ecosuntek -1,82%
Edil San Felice 2,75%
EdiliziAcrobatica -0,78%
E-Globe 1,81%
Eles Semiconductor Equipment 6,43%
Eligo 0,00%
Elsa Solutions 2,04%
Emma Villas -6,86%
Energy 0,00%
Enertronica Santerno sosp.
E-novia 0,00%
Eprcomunicazione 0,65%
ErreDue 1,67%
Esautomotion -0,50%
ESI -5,83%
Espe 23,91%
Estrima -9,52%
eVISO 12,75%
Execus -3,33%
Expert.ai 15,62%
Fae Technology 6,73%
Farmacosmo 2,91%
Fenix Entertainment 0,00%
Fervi 0,00%
Finanza.Tech 16,26%
First Capital -1,16%
FOPE 1,39%
FOS 1,27%
Franchetti -3,24%
Franchi Umberto Marmi 1,91%
Frendy Energy -0,50%
Friulchem 0,00%
G Rent 0,00%
G.M. Leather -5,34%
Gambero Rosso -8,24%
Gel 1,98%
Gentili Mosconi -8,11%
Gibus -2,79%
Giglio.com 0,00%
Gismondi 1754 -3,24%
GO Internet -1,96%
Green oleo -1,00%
Grifal -1,86%
Growens 1,17%
Health Italia -5,71%
H-FARM 33,93%
High Quality Food 2,00%
Homizy 0,00%
I.M.D. International Medical Devices -9,09%
IDNTT -1,75%
Iervolino & Lady Bacardi Entertainment -5,88%
Illa -50,00%
Ilpra -2,91%
Impianti -5,68%
Imprendiroma -12,80%
Industrie Chimiche Forestali 2,79%
Iniziative Bresciane -5,30%
Innovatec -1,52%
Intermonte Partners SIM 0,39%
International Care Company 5,60%
Intred 3,47%
ISCC Fintech -6,96%
Italia Independent Group 0,00%
Italian Wine Brands -3,36%
Ivision Tech -17,80%
Jonix -3,76%
Kruso Kapital -4,04%
La Sia -11,02%
Laboratorio Farmaceutico Erfo -2,15%
Lemon Sistemi 0,00%
Leone Film Group -0,60%
Lindbergh 4,60%
Longino & Cardenal 5,47%
Lucisano Media Group 0,00%
Magis 1,80%
MAPS -1,61%
Marzocchi Pompe 0,00%
Masi Agricola -1,82%
Matica Fintec -1,56%
Medica -4,38%
MeglioQuesto -23,31%
Mevim -12,24%
MIT SIM 8,20%
Mondo TV France -1,12%
Monnalisa 0,00%
Neosperience -3,50%
Neurosoft 4,62%
Notorious Pictures 4,35%
Nusco -7,21%
NVP 4,64%
Officina Stellare -1,92%
Omer -6,91%
OSAI Automation System -5,66%
Palingeo -1,89%
Pasquarelli Auto -8,75%
Pattern 0,00%
Planetel -3,45%
Poligrafici Printing -0,59%
Porto Aviation Group 0,00%
Portobello -3,76%
Powersoft -7,93%
Pozzi Milano -1,87%
Premia Finance -12,50%
Prismi -5,97%
Promotica -3,64%
Racing Force 1,19%
Radici Pietro Industries & Brands 0,00%
Redelfi -1,19%
Redfish Longterm Capital -2,04%
Relatech -7,66%
RES 1,27%
Reti 8,70%
Reway Group 0,43%
Riba Mundo Tecnología 0,00%
Rocket Sharing Company -10,16%
Rosetti Marino 0,00%
S.I.F. Italia -6,36%
Saccheria F.lli Franceschetti -3,46%
Sbe-Varvit 2,38%
Sciuker Frames -3,62%
SG Company 0,85%
Shedir Pharma Group 2,56%
SIAV -4,20%
Sicily By Car -5,20%
Simone -1,85%
Società Editoriale il Fatto -1,41%
Solid World Group -2,84%
Solutions Capital Management SIM -8,57%
SosTravel.com 5,99%
Spindox 12,14%
Star7 -3,57%
Svas Biosana 4,59%
Take Off -1,19%
Talea Group -1,41%
Tecma Solutions -11,03%
Telesia -2,65%
Tenax International -1,48%
TMP Group -9,35%
TPS 3,03%
TraWell Co 0,50%
TrenDevice -1,95%
Tweppy -1,02%
UCapital24 3,45%
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