MILANO (PMInews.it) – IRTOP Consulting e Banca Generali presentano la II edizione dell’Osservatorio ECM AI, lo studio nato per indagare il contesto attuale dell’Intelligenza Artificiale e le peculiarità delle PMI quotate su Euronext Growth Milan e delle startup private, con l’obiettivo di comprendere le caratteristiche del mercato e contribuire a promuovere lo sviluppo del mercato dei capitali e favorire l’incontro tra domanda e offerta di finanza «alternativa».

L’Osservatorio ECM AI è coordinato da un Comitato Scientifico con competenze trasversali in ambito finanziario, istituzionale, legale e tecnologico, composto da: Anna Lambiase (Founder e CEO di IRTOP Consulting, Presidente di CDP Venture Capital e Consigliere di Invitalia), Maria Ameli (Head of Wealth Advisory di Banca Generali), On. Giulio Centemero (Membro della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati), Lorenzo Maternini (Co-founder e Vice Presidente Talent Garden, Consigliere di CDP Venture Capital), Antonia Verna (Partner dello studio legale Portolano Cavallo), Enrico Zio (Professore ordinario del Politecnico di Milano) e Leonardo Rubattu (Founding Partner di ATLAS SGR).

Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Coordinatore Scientifico dell’Osservatorio Euronext: “Siamo orgogliosi di presentare la II edizione dell’’Osservatorio ECM AI realizzato dal nostro Ufficio Studi in collaborazione con Banca Generali. Le analisi condotte evidenziano un trend di crescita delle 25 società AI quotate su Euronext Growth Milan con un fatturato aggregato nel 2024 che sfiora il miliardo di euro, pari a 996 milioni di euro (+4,1% y/y) con EBITDA margin medio del 16% e complessivi 7.044 dipendenti impiegati, in crescita rispetto al 2024 (6.966). La survey condotta sul campione di analisi evidenzia una propensione agli investimenti in AI in crescita del 30%; la maggioranza delle società ha implementato policy etiche sull’uso dell’AI e modelli di valutazione finanziaria degli asset AI. Gli investitori istituzionali si confermano la categoria ideale di «partner» nei futuri aumenti di capitale per il 61,5% delle aziende. Le performance di borsa dell’«AI Index», composto dalle società AI dell’EGM ponderate per la capitalizzazione mostra una crescita del +19% negli ultimi tre anni. L’Euronext Growth Milan continua quindi ad essere un valido strumento di supporto ai progetti di crescita delle aziende: ad aprile 2025 sono 204 le aziende quotate, un numero apparentemente invariato rispetto ad aprile 2024; in realtà, dalla precedente edizione si sono osservate 19 IPO, 11 OPA, 1 passaggio al mercato principale, 6 delisting nonché la prima operazione di OPAS tra due società dell’EGM (promossa da Mare Group su La Sia). Dal 2009 ad aprile 2025, sono approdate sul mercato EGM (già AIM Italia) 328 società che hanno raccolto complessivamente 6,1 miliardi di euro”.

Maria Ameli, Head of Wealth Advisory di Banca Generali: “Con la II edizione dell’Osservatorio abbiamo voluto offrire una panoramica aggiornata e dettagliata delle startup italiane più innovative nel campo dell’intelligenza artificiale, evidenziando non solo le realtà emergenti ma anche il trend di crescita del mercato italiano. Degno di nota è sicuramente il grande interesse da parte degli investitori verso questo settore strategico, dovuto a un’evoluzione del business, con modelli sempre più maturi e orientati all’implementazione pratica delle tecnologie AI.

Queste realtà rappresentano un motore fondamentale per la trasformazione digitale delle piccole e medie imprese italiane, offrendo soluzioni avanzate che ne migliorano competitività, efficienza e capacità di innovazione”.

 L’intelligenza artificiale si conferma una delle principali sfide globali, al centro della trasformazione digitale delle aziende e dei dibattiti sociali, politici ed economici.

Nel 2024 gli investimenti privati globali in aziende AI private hanno segnato un record superando i 150 miliardi di dollari, in crescita del 44,5% rispetto al 2023 (Artificial Intelligence Index Report 2025, Stanford University).

Delle 204 società quotate sul mercato Euronext Growth Milan al 30 aprile 2025, analizzando dettagliatamente i modelli di business sono state individuate 25 società in cui l’Intelligenza Artificiale è presente in modo rilevante.

Entrando nel dettaglio delle soluzioni di Artificial Intelligence, le 25 società sono state distinte in 2 gruppi:

  • AI come “core business”, ossia le aziende che offrono in modo prevalente prodotti/servizi basati su tecnologia AI. Tra queste figurano 6 società: Almawave, Creactives Group, Cyberoo, Datrix, Expert.ai, Mare Group;
  • AI come “value proposition”, ossia le aziende che integrano tecnologie di AI all’interno di un’offerta più ampia.  Tra queste figurano 19 società: Cloudia Research, Digitouch, Doxee, E-Novia, eVISO, Fae Technology, IDNTT, MAPS, Reti, SIAV, Solid World Group, Spindox, Sostravel.com, Star7, Tecma Solutions, Vantea Smart, Yakkyo e Websolute.

Sono invece escluse le aziende che «just use» l’AI, ossia che impiegano l’AI per migliorare alcuni processi interni, senza trasferire l’innovazione ai propri clienti.

Al 30 aprile 2025, le società AI dell’EGM capitalizzavano complessivamente €1,1 miliardi (€7,8 miliardi la capitalizzazione complessiva dell’EGM). In IPO tali emittenti hanno raccolto complessivamente €190 milioni, €7,6 milioni il dato medio (€1,8 miliardi la raccolta totale delle 204 società EGM con una media in linea a €7,6 milioni al netto delle SPAC).

In termini di composizione territoriale, la regione più rappresentata per le società AI è la Lombardia (36%), seguita dall’Emilia Romagna (16%) e dal Veneto (12%).

Analizzando la liquidità del mercato si conferma un maggior numero di scambi per le società AI rispetto al resto del mercato EGM. Nel 2023 il controvalore medio giornaliero scambiato dalle società AI era pari a €58 mila (€47 mila per l’EGM) e nel 2024 è aumentato a €81 mila (mentre è diminuito a 44 €k per l’EGM). Nei primi 4 mesi del 2025, il controvalore medio giornaliero per le AI, nonostante il lieve calo, si è mantenuto elevato a €78 mila (€41 mila per l’EGM). Le società dell’AI presentano inoltre un flottante mediamente più elevato rispetto alle altre aziende dell’EGM (33,3% vs 31,8%). Anche il controvalore medio del flottante risulta maggiore per le società AI rispetto alle altre aziende dell’EGM (€14,4 milioni vs €10,1 milioni).

Nel valutare le performance azionarie, l’Ufficio Studi di IRTOP ha creato l’”AI Index ” composto dai 25 titoli delle società AI su EGM ponderate per la capitalizzazione e lo ha confrontato con l’indice FTSE Italia Growth. A partire da aprile 2023 l’AI Index ha iniziato a sovraperformare il FTSE Italia Growth, con un differenziale di rendimento che si è ulteriormente ampliato a partire dal 2024, in concomitanza con il processo di approvazione dell’AI Act. Nel periodo di analisi di 3 anni, si registra infatti una performance del +19% per l’AI index rispetto al -23% del FTSE Italia Growth.

Le 25 società AI del mercato EGM hanno generato nel 2024 un giro d’affari complessivo di €996 milioni, in crescita del 4,1% rispetto ai €957 milioni del 2023 realizzati dalle medesime società. In media, la società AI presenta ricavi per €43,3 milioni, EBITDA Margin del 16% e una PFN di €4,3 milioni (con una leva contenuta di PFN / EBITDA di 1,1x). La maggior parte delle società quotate su EGM, sia AI che non AI, presenta ricavi ricompresi tra i €20 e 50 milioni.

Sulla base dei bilanci 2024, le società AI quotate sul mercato EGM occupano complessivamente 7.044 dipendenti, un dato che evidenzia una crescita del 1,1% rispetto ai 6.996 dipendenti occupati dalle medesime società nel 2023.

A completamento della ricerca è stato condotto un questionario alle società AI dell’EGM dal quale sono emerse una serie di evidenze, tra cui:

  • Importanza di policy etiche sull’utilizzo dell’AI: il 46,2% dei rispondenti ha dichiarato di aver già adottato una policy e oltre il 46,2% è in fase di definizione di specifiche policy (per un totale di 92,4%);
  • Oltre la soluzione di AI facente parte dell’offerta, il 66,7% dei rispondenti impiega l’AI nella gestione interna delle operations & supply chain e il 33,3% impiega l’AI nel customer service & chatbot;
  • Il 46,2% dei rispondenti investe annualmente in AI tra i 100-500 €K e iI 61,5% dichiara che nei prossimi 3 anni incrementerà in modo significativo gli investimenti in AI;
  • Per il 53,8% dei rispondenti lo strumento informativo principale sui progressi dell’AI è rappresentato dal comunicato stampa ufficiale, seguito dagli incontri istituzionali (30,8%);
  • Necessità di implementazione di modelli di valutazione economico/finanziaria degli asset AI: il 30,8% dei rispondenti adotta già strumenti di rendicontazione su progetti specifici o nei report standard mentre il 46,2% sta lavorando per adottarli nei prossimi anni;
  • Gli investitori istituzionali si confermano la categoria ideale di «partner» nei futuri aumenti di capitale (per il 61,5% delle aziende).

Da una prima analisi di 65 realtà sul mercato privato, l’Osservatorio ECM AI ha selezionato 39 società ritenute avere una maggiore attrattività per gli investitori. In termini di composizione territoriale, il nord Italia è l’area con più rappresentanti (69% del totale).

Tali società sono distinte tra quelle in cui l’Intelligenza Artificiale rappresenta il Core Business o la Value Proposition.

In particolare:

  • Per 25 Società l’Intelligenza Artificiale rappresenta il Core Business, ovvero in cui i prodotti/servizi offerti sono basati su soluzioni o strumenti di AI (AdCube, AidaMask, Aiko, Aindo, AISent, Altilia, Aptus.AI, As.Car.I, Asc27, Contents.com, Displaid, Equixly, Hodlie, IdentifAI, iGenius, IIO, Intellico.ai, Lexroom, myBiros, RENrisk, Small-Pixels, Snaproof, Vedrai, Voiseed, Wordlift);
  • Per 14 Società l’Intelligenza Artificiale rappresenta la Value Proposition, ovvero società in cui le soluzioni di AI hanno un impatto rilevante sulla proposta di valore e di conseguenza hanno integrato le tecnologie di AI nei prodotti/servizi modificandoli/aggiornandoli di conseguenza (Alba Robot, Algor Lab, Allelica, Axyon AI, Corticale, DeckDive, Eoliann, Mopso, Soource, Stip, Switch, Tuidi, Voiceme, Webidoo).

Le 39 società AI sono state inserite in uno dei cluster individuati dall’ultima classificazione delle soluzioni di AI del Politecnico di Milano.

Quest’ultima prevede 5 classi di soluzioni:

  1. Text Analysis Classification & Conversation Systems;
  2. Image, Video & Audio Analysis;
  3. Data Exploration & prediction Systems – Decision Support & Optimization Systems;
  4. Recommendation Systems;
  5. Process Orchestration Systems

Analizzando la distribuzione delle società per round di finanziamento, emerge che il 62% delle realtà mappate è in fase di Pre-seed (7 società) e Seed (17 società) e solo il 5% non ha ancora effettuato alcun round.

Guardando al campo di applicazione delle 39 società mappate e prendendo come riferimento il Rapporto AI Index della Stanford University, è emerso che il segmento del Data management, processing & cloud è quello che caratterizza più startup, con il 23% del totale. Seguito, poi, da Cybersecurity & Data Protection (15%) e le categorie Industrial Automation e Digital Platform a pari merito (10%).

A completamento della ricerca è stato distribuito un questionario alle startup AI rientranti nello Studio dal quale sono emerse una serie di evidenze, tra cui:

  • Importanza del capitale umano. Continua a crescere il numero di figure specializzate: il 58% dei rispondenti ha dichiarato di avere un minimo di 1 a 3 PhD in materie STEM all’interno del team, mentre il 32% ne ha fino a un massimo di 9.
  • Esposizione verso Paesi non UE. Il 37% dei rispondenti alla survey dichiara che il proprio fatturato deriva in una percentuale significativa da clienti extra-UE.
  • Elevata domanda di capitali:
    • Il 42% delle startup incluse nello studio dichiara di aver chiuso un round di finanziamento negli ultimi 12 mesi, di cui il 5% per un importo superiore rispetto al target di raccolta iniziale.
    • Il 74% delle startup incluse nello studio dichiara di voler aprire un nuovo round di finanziamento entro i prossimi 12 mesi.