NEL DDL BILANCIO 2018 TAGLIO AI COSTI DI IPO CON UN CREDITO D’IMPOSTA DEL 50%

GRAZIE A QUESTA MANOVRA UN IMPORTANTE IMPATTO STIMATO SULLA CAPITALIZZAZIONE DEL MERCATO AIM ITALIA E SULLA CRESCITA DELLE PMI

LA LIQUIDITÀ DI AIM HA SUPERATO 1,6 MILIARDI DI EURO IN 10 MESI QUINTUPLICANDO IL VALORE DI RIFERIMENTO DEL 2016; LA RACCOLTA HA RAGGIUNTO NEL 2017 EURO 900 MILIONI
Milano, 24 ottobre 2017
Dopo i PIR (Piani Individuali di Risparmio) ora il Governo favorisce le PMI che si quotano con un credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza e collocamento legati all’IPO su AIM Italia: è questa la novità contenuta nell’ultima bozza del Governo di Legge di Bilancio 2018. Il DDL dovrà essere approvato dal Parlamento (Senato e Camera nello stesso testo) entro fine 2017.

Anna Lambiase, Amministratore Delegato di IR Top: “Questa importante scelta governativa potrà fornire una risposta concreta al grande afflusso di liquidità proveniente sul mercato azionario dai PIR e alimentare un circolo virtuoso di nuove quotazioni su AIM, il mercato per la crescita delle PMI. Un incentivo alle imprese che taglia del 50% i costi di IPO nella modalità di credito d’imposta, nella nostra visione e conoscenza del mercato AIM, potrà stimolare significativamente nuove quotazioni di PMI nei prossimi anni con un importante impulso alla crescita della capitalizzazione e conseguentemente del PIL generato colmando l’enorme Gap che allontana la Piazza finanziaria nazionale dalle medie dei mercati europei, in primis Germania ove il rapporto Capitalizzazione su PIL si avvicina al 50% e Francia ove supera l’85%; tale rapporto per l’Italia negli ultimi anni sfiora infatti solo il 30%. Tutto questo dovrà però avvenire a nostro parere stimolando una crescita di qualità, che veda l’ingresso in Borsa di PMI eccellenti nel loro contesto competitivo, con buoni fondamentali e una logica di crescita sana e sostenibile che potrà portare un importante beneficio alla creazione di valore del nostro Paese incrementando il dato occupazionale.Se la proposta governativa sarà trasformata in Legge, le nostre PMI eccellenti potranno ottenere un vantaggio competitivo anche a livello internazionale e attrarre nuovi investitori istituzionali. Ora occorre aumentare la cultura del mercato dei capitali e la conoscenza delle logiche di investimento che la quotazione porta alle imprese e la nostra nuova iniziativa www.pmicapital.it va in questa direzione.”

In una Survey condotta da IR Top nel settembre 2016, emergeva da parte di Imprese e Investitori la richiesta di manovre correttive alla scarsa liquidità e alla mancanza di investitori istituzionali specializzati sulle Small Cap. Oggi, a distanza di un anno il contesto AIM è completamente cambiato grazie alla Legge di Bilancio 2017 che ha introdotto i PIR generando una rinnovata fiducia verso questo mercato azionario, una significativa crescita della liquidità che ha superato 1.6 Miliardi di Euro in 10 mesi quintuplicando il valore di riferimento del 2016, la nascita di oltre 50 nuovi fondi PIR dedicati alle Small Cap e performance FTSE AIM positive.

Questi gli effetti della apprezzata manovra governativa, unitamente alla crescita del numero di IPO che ha già quasi raddoppiato il numero complessivo dell’intero 2016. L’impatto dei PIR continua a generare un afflusso di risorse importante sul mercato secondario e si evidenzia ora la necessità di stimolare l’offerta di nuove PMI anche per evitare effetti “bolla” che già in alcuni titoli la “domanda PIR” sta generando in Borsa.

È allo studio la misura del credito d’imposta. L’Osservatorio AIM di IR Top stima costi fissi di advisory che, anche a seconda della complessità delle caratteristiche della PMI, variano nel range di 300.000 – 500.000 Euro, e costi variabili di collocamento di circa 360.000 Euro sulla base di un dato medio di raccolta che si attesta a 7,3 milioni di Euro.

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