MILANO (AIMnews.it) – MTA e AIM a confronto sui temi della Governance e della trasparenza nello studio “GOVERNANCE E TRASPARENZA NELLE SOCIETÀ SMALL CAP, UN CONFRONTO TRA MTA E AIM”, realizzato da IR Top  Consulting e CONSOB. Un’analisi realizzata dall’Ufficio Studi Economici di Consob in  collaborazione  con l’Osservatorio AIM. Il panel di riferimento è composto da 72  emittenti STAR, 88  emittenti di minori dimensioni appartenenti all’Indice Ftse Italia Small Cap o non inclusi  in alcun indice (la cui capitalizzazione rappresenta il 10,5% della capitalizzazione complessiva di mercato a fine 2017) e da 103 società AIM per una capitalizzazione di 7,4 miliardi di euro a metà giugno 2018.

“Lo studio che abbiamo realizzato congiuntamente con Consob – commenta Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top Consulting – ci ha permesso di evidenziare le prassi di Governance e disclosure delle Small-Cap quotate su STAR, MTA e AIM. Le principali evidenze emerse rilevano assetti proprietari concentrati, con la presenza di un azionista con una partecipazione superiore al 50% più elevata su AIM e MTA rispetto a STAR; una percentuale di Investitori Istituzionali con quote rilevanti (>5%) superiore in AIM. La composizione dei CDA mostra maggiori divergenze tra i mercati, con boards delle società MTA più numerosi, una maggiore incidenza di amministratori indipendenti e una presenza femminile più elevata. Riguardo al tema della trasparenza si rileva che nei  primi  nove mesi del 2018 la pubblicazione di comunicati price-sensitive ha interessato maggiormente gli emittenti AIM. La disclosure volontaria risulta più frequente sull’MTA.  Infatti, il 35% delle Star e il 32% delle società Small Cap ha pubblicato un  piano industriale contenente previsioni per il 2018 rispetto al 22% degli emittenti AIM. Le società che sono coperte da almeno un analista finanziario sono più frequenti nel gruppo STAR, mentre rappresentano il 51% degli emittenti AIM. Di questi, il 62% ha la copertura del Nomad, il 23% dello Specialist, mentre il 15% solo di analisti diversi dal Nomad/Specialist. Nella survey inoltre condotta su un target di Portfolio Manager, relativamente agli aspetti di governance, investitori e aziende esprimono un giudizio positivo sugli effetti della coincidenza proprietà/gestione su analisi e delivery delle performance. Tra i fattori che impattano sulla qualità del board, la maggioranza degli investitori e delle società ha indicato l’esperienza di settore e l’esperienza come membro del CDA di una quotata, oltre che le capacità di investor relations. Relativamente  alla  voluntary  disclosure, la qualità della comunicazione del piano industriale e dell’outlook dell’esercizio in corso è ritenuta buona per le Star, sufficiente per le Small Cap e insufficiente per le AIM. Al contempo, gli investitori indicano la presentazione di piani industriali, unitamente al mantenimento di un profilo di trasparenza costante sullo sviluppo del business nel corso dell’esercizio, tra i principali elementi in grado di rafforzare l’investor confidence verso le società di minore capitalizzazione. Secondo gli investitori, infine, la limitata coverage da parte degli analisti e il gap informativo rispetto alla disclosure resa dalle società quotate sul mercato regolamentato rappresentano i principali fattori di disincentivo all’investimento negli emittenti negoziati sull’AIM”.