Ampliamento dell’universo investibile per effetto delle nuove IPO attese su AIM
• Nel 2020 afflusso di capitali stimato su AIM Italia pari a 191 milioni di euro
• Nel quinquennio 2020-2024 attese risorse complessive per 5,2 miliardi di euro
• 124 titoli AIM Italia potenziali target di investimento dei PIR Alternativi
• L’analisi è elaborata sulla base delle ipotesi del MEF che ipotizza un afflusso di 33,8 miliardi nel periodo 2020-2024
Milano, 1 ottobre 2020
IR Top Consulting, Advisor finanziario per la quotazione su AIM Italia, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI, ha pubblicato lo studio “PIR ALTERNATIVI: STIMA DELL’IMPATTO SU AIM ITALIA” a seguito dell’introduzione dei PIR Alternativi, in affiancamento ai PIR Tradizionali, con il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19) che ha integrato l’art. 13-bis del decreto legge 124/2019 (convertito, con modificazioni, dalla legge 157/2019).
I PIR Alternativi prevedono che, per almeno i due terzi dell’anno solare di durata del piano, il 70% del valore complessivo sia investito, direttamente o indirettamente, in strumenti finanziari – anche non negoziati in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione – emessi o stipulati con imprese italiane, UE o SEE (ma con stabile organizzazione in Italia), diverse da quelle inserite negli indici FTSE MIB e FTSE Mid Cap della Borsa italiana o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati, in prestiti erogati alle predette imprese nonché in crediti delle medesime imprese.
Sulla base della metodologia utilizzata da IR Top Consulting, partendo dall’ipotesi del MEF, che ipotizza un afflusso pari a Euro 33,8 miliardi nel 2020-2024 (di cui 4,5 miliardi nel 2020), la stima dell’impatto generato dai PIR Alternativi sul mercato AIM Italia è pari a Euro 191 milioni nel 2020 e a Euro 5,2 miliardi nel periodo 2020-2024.
Anna Lambiase, fondatore e CEO, IR Top Consulting: “I PIR Alternativi, che si affiancano ai PIR tradizionali, prevedono un focus sulle PMI e sono rivolti a investitori maggiormente patrimonializzati con un orizzonte di investimento di lungo periodo. La misura di carattere strutturale introdotta dal Governo post Covid, è volta a incentivare ulteriormente gli investimenti nell’economia reale convogliando il risparmio privato in maniera sempre più efficace verso il sistema imprenditoriale italiano. Il Mercato AIM Italia, con il proprio universo investibile, è quello che include maggiormente le PMI, costituendo il canale privilegiato per gli obiettivi di crescita degli imprenditori, come dimostrato dal numero di IPO registrate nell’ultimo quadriennio. L’ampliamento delle asset class investibili, l’innalzamento del vincolo di concentrazione, una più estesa platea di Intermediari coinvolti e l’ulteriore defiscalizzazione potrebbero consentire, secondo la nostra analisi, di attrarre sul Mercato AIM Italia investimenti per 191 milioni di Euro entro l’anno in corso. Estendendo l’orizzonte temporale dell’analisi, proiettando le stime del MEF, si stima un potenziale afflusso su AIM Italia pari a 5,2 miliardi di Euro entro la fine del 2024.”